Guatemala, Belize, El Salvador e Honduras: in questi paesi del centroamericani la giungla custodisce la ricchezza dei Maya, sotto forma di monumenti imponenti e maestosi e di bellezze culturali, artistiche e architettoniche che continuano a conquistare i viaggiatori di oggi.
Lama’an’ain (coccodrillo sommerso in lingua Maya), nel Belize, è stato un luogo abitato per lungo tempo, dal 500 a.C. al 1675 d.C., anche per la sua posizione strategica su un’importante via commerciale, il Río Nuevo. El Caracol è un altro dei siti più importanti e misteriosi del mondo Maya, una città con più di 35.000 edifici nascosti nella giungla, alcuni con più di 40 metri di altezza. Un’altra meraviglia da scoprire è Xunantunich, “donna di pietra” in lingua Maya.
Il sito più grande del continente americano si trova immerso nella giungla del Guatemala, una città avvolta nel mistero fino alla sua scoperta nel 1848. Si tratta di Tikal, centro urbano della civiltà Maya precolombiana che ha avuto il suo apice nel periodo Classico, tra il 200 e il 900 d.C.
Conosciuta come la porta di accesso al mondo Maya o la “città perduta“, Cancuen è un Copán, in Honduras, è considerata la “Atene dei Maya” ed è una delle più importanti città di questa civiltà. Capitale di un importante regno nel periodo Classico, dal IV al X secolo, è stata abitata per oltre due millenni. Le rovine, avvolte da una fitta giungla, sono composte da due sezioni: il gruppo principale con le tombe e la sezione dei tre musei. Il sito è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1980 ed è un luogo imperdibile per archeologi e storici che vogliono scoprire i misteri della civiltà Maya.
Tazumal, il sito archeologico più famoso di El Salvador e il primo nato nel Paese, è anche uno dei più antichi di tutto il Centroamerica. I primi scavi hanno portato alla luce molti reperti della civiltà indigena del periodo Classico e Post-classico, tra cui una piramide alta 24 metri. Questo è senz’altro uno dei siti più spettacolari della zona.
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