di Antonio Bordoni.

Ricordate i dieci piccoli indiani di Agatha Christie dove uno dopo l’altro scomparivano tutti i protagonisti del racconto?

Ebbene qualcosa di simile sta accadendo nel mondo del trasporto aereo italiano ove, una dopo l’altra, le compagnie aeree nostrane si sono clamorosamente ridotte di numero, o nel migliore dei casi sono finite nell’orbita di controllo di altri vettori.

Par iniziare la nostra trattazione  potremmo posizionarci  in apertura del nuovo secolo, nell’anno 2001. Annotava l’annuario dell’AEA che in quell’anno il nostro Paese era al vertice per numero vettori aerei: “As an example, France’s 12 airlines currently is half the number in 1993, while the number of Italian airlines has grown from 8  to 21.”

Quali erano i 21 vettori attivi in quell’anno?

Air Dolomiti

Air Europe

AirOne

Air Sicilia

Air Vallee

Alitalia

Alitalia Express

Alpi Eagles

Azzurra

Blue Panorama

Eureca

Eurofly

Gandalf

Italair

Italy First

Lauda Air

Meridiana

Minerva

Panair

Sifly

Volare

 

Se oggi ci spostiamo sul sito Enac (1)  troveremo che le imprese titolari di licenza  dotate di aeromobili con più di 19 posti, sono le seguenti:

La Air Dolomiti la quale è però controllata al 100 per cento  da Lufthansa. La Air Italy passata sotto il gruppo Meridiana Fly.  L’Alitalia attualmente commissariata. La Blue Panorama Airlines, la Ernest, la Meridiana Fly controllata al 49 per cento da Qatar Airways, la Mistral Air controllata dal Gruppo Poste Italiane e la Neos.   In base alle ultime notizie Meridiana diventa Air Italy e quest’ultima verrà controllata al 49 per cento da Qatar Airways.

 

Il fatto che le compagnie aeree in Italia durano come il passaggio di una meteora non è certo un discorso nuovo, ma d’altra parte le cifre non danno spazio ad equivoci. Secondo i dati dell’ENAC nel 2016 le compagnie aeree italiane hanno registrato i seguenti numeri di passeggeri trasportati:

Alitalia                 23.106.000

Meridiana Fly     2.628.000

Blue Panorama  1.211.000

Neos                    1.057.000

Air Dolomiti       783.000

Mistral               374.000

 

Totale 29.159.000 passeggeri.  In questo stesso anno sui nostri aeroporti erano transitati 164.3 milioni di passeggeri, il che significa che nel 2016 le nostre compagnie hanno assorbito il 18 per cento del numero complessivo.

Se ora noi ci spostiamo in apertura del secolo, anno 2001, troveremo che le compagnie italiane avevano trasportato oltre 37 milioni di passeggeri ma in quell’anno sui nostri aeroporti il numero dei passeggeri movimentati era stato di 90.2 milioni: nel 2001 quindi, sedici anni orsono, i nostri vettori assorbivano il 41 per cento del traffico aereo.  Se andassimo ancora  indietro negli anni troveremmo che il divario si allarga ancor di più.  (2)

Come commentare questa tragica debacle?  “il mercato aereo italiano è tra i più importanti al mondo” sono parole pronunciate dal commissario Luigi Gubitosi  il 28 gennaio 2018 nell’ambito della vicenda Alitalia . Le stesse comparate con le cifre di cui sopra suonano davvero come una beffa.

Non si prova un po’ di imbarazzo prendendo atto che uno tra i più importanti mercati al mondo ha fatto le fortune di compagnie straniere ma non delle nostre?

Ryanair ha già provveduto da tempo a sostituirsi ad Alitalia nelle rotte continentali ed ora è la volta di Mr. Al Baker il quale con l’acquisizione del 49 per cento di Air Italy punta al controllo dell’intercontinentale. Per l’utente italiano interessato a quest’ultimo mercato, a parte la manciata di collegamenti  ancora svolti da Alitalia,  le possibilità oggi offerte sono due: o andare al nord ad uno dei mega-hub (Parigi, Francoforte,Londra) o andare a est verso Dubai e Doha.

In entrambi i casi è d’obbligo il cambio di aeromobile.  Con le ultime novità in casa Meridiana, diventa singolare a questo punto la posizione di Qatar Airways la quale già oggi opera voli Italia-Doha-Asia/Africa  ed ora si ritroverà in un certo qual modo a “cannibalizzare” il suo traffico partecipando alle operazioni di Air Italy.

Con l’avvio della nuova compagnia la quale accanto ai Boeing 737 Max-8, disporrà anche del Dreamliner  e degli A330-200, in totale cinquanta aerei nei prossimi cinque anni, l’acquirente di Alitalia non potrà non tener conto di questa nuova realtà:  un mercato continentale controllato da Ryanair, un mercato intercontinentale controllato da una affiliata di Qatar Airways….fatti questi che non potranno non aver riflessi sui soggetti interessati all’acquisto di  Alitalia.

Rimane da vedere poi si Mr. Al Baker riuscirà a fare della ex Meridiana quello che Mr. Hogan (Etihad) non è  riuscito a fare con Alitalia.

 

(1) Dal Sito Enac, sezione “Imprese titolari di licenza di trasporto aereo” aggiornato al 20 febbraio 2018.

(2) I dati sono tratti dalla nostra Newsletter “Il tramonto dell’aviazione civile italiana” , 13 ottobre 2017

 

Articolo tratto da “www.aviation-industry-news.com