di Antonio Bordoni.
Brutte notizie dall’annuale appuntamento con le cifre diramate dall’Enac (Ente Nazionale Aviazione Civile) complessivamente le compagnie aeree tricolori continuano a perdere terreno nei confronti dei due maggiori vettori low cost stranieri Ryanair e Easyjet. Le sei compagnie italiane messe insieme non raggiungono la cifra dei passeggeri che Ryanair produce da sola nel nostro Paese: 28.3 le prime, 36.2 milionila seconda.
Se nel 2016 il divario fra vettori italiani e Ryanair era di 3.457.000 passeggeri, nel 2017 ha raggiunto i 7.970.000 passeggeri, in pratica un raddoppio. Va ricordato che i numeri di Ryanair sono stati ottenuti malgrado la cancellazione voli e le agitazioni che hanno coinvolto la compagnia nell’ultimo trimestre 2017.
Per i dettagli si osservino le cifre che seguono le quali mostrano i due principali vettori italiani in calo mentre ottengono risultati in aumento gli altri quattro. (1)
2017 2016
Alitalia 21.765.000 23.106.000
Meridiana/Air Italy 2.475.000 2.628.000
Blue Panorama 1.444.000 1.211.000
Neos 1.164.000 1.056.000
Air Dolomiti 912.000 783.000
Mistral Air 543.000 374.000
Totale vettori italiani 28.303.000 29.158.000 – 3%
Ryanair 36.273.000 32.615.000 +11%
Easyjet 16.526.000 14.335.000 +15%
Ma se le compagnie aeree nostrane scendono l’unica nota di consolazione viene dalle cifre aeroportuali che sono, come di consueto, in ascesa. I passeggeri complessivamente transitati sui nostri scali sono stati lo scorso anno 174.628.000 contro i 164.368.000 del 2016: un aumento di oltre 10 milioni pari ad un + 6,2 per cento.
Superfluo precisare che se i passeggeri transitati sui nostri scali aumentano mentre contemporaneamente calano quelli portati dai vettori italiani, l’aumento va imputato tutto a merito delle compagnie straniere che in casa nostra continuano a strapazzarci. Ma in fondo questo particolare poco interessa ai gestori aeroportuali in quanto il passeggero -sia che esso voli italiano , sia che voli straniero- sempre lo stesso importo di introito significa.
(1) Le cifre sono tratte dalla tabella “VET1” dei Rapporti Enac 2017 e 2016