di Ezio Biagioli.

 

Sull’aumento dei costi degli ingressi alla Galleria degli Uffizi  e in altri importanti musei italiani sarebbe da far presente alle Istituzioni che questi aumenti dovrebbero essere programmati con largo anticipo e, magari, concordati con gli addetti ai lavori, i Tour Operator ,

Si parla tanto di flussi da governare, di sostenibilità, di overtourism, ma i Tour Operator, che sono anche cittadini che vivono nelle destinazioni, e che conoscono i fenomeni e le nuove tendenze, non vengono quasi mai interpellati.

Questi aumenti e cambiamenti delle regole vengono stabiliti sotto data creando gravi problemi e danni al turismo organizzato. I Tour Operator programmano e vendono i loro servizi con almeno un anno di anticipo.

Gli operatori italiani dell’incoming, che hanno già cominciato a vendere i pacchetti del 2019 basandosi su listini improvvisamente non più attuali, per rispettare i contratti già firmati, vedono i margini azzerati e dovranno rinunciare a nuovi investimenti o assunzioni.

Sarebbe più corretto  rinviare i tempi di entrata in vigore delle nuove regole e convocare tutti gli attori in gioco per definire una strategia e delineare dei programmi.

Ezio Maria Biagioli

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