Il presidente Rebecchini: “Bisogna agire subito sulla nostra reputazione e sul sostegno agli operatori.”

Dall’inizio della diffusione del Covid-19 nel Nord Italia, per i soci di Convention Bureau di Roma e Lazio, territorio al di fuori delle zone “rosse” e “gialle”, sono oltre 300 gli eventi annullati e oltre 100 quelli rinviati, per una perdita stimata intorno all’80% del totale degli eventi dei soci vanificando l’impegno profuso e le legittime aspettative di crescita.  Le perdite investono tutta la filiera dei servizi così come le location per gli eventi, attesi nei centri congressi, nella fiera, negli hotel del territorio.

I dati si riferiscono a cancellazioni e rinvii avvenuti in queste terribili ultime due settimane con effetti devastanti da marzo fino a fine settembre, ma mutano di giorno in giorno, registrando un danno sempre maggiore. Crescono, infatti, le aziende all’estero che stanno inserendo l’Italia in black list e, con essa, Roma e il territorio regionale.

Essendo la meeting industry un comparto che lavora sulla programmazione di lungo periodo, all’inizio del mese scorso la situazione sembrava sostenibile, mentre adesso è precipitata.

“Roma e il Lazio si trovano in una condizione da cui usciremo moltiplicando il nostro impegno, ma non possiamo nascondere le difficoltà – afferma il presidente del Convention Bureau Roma e Lazio Onorio Rebecchini –, essendo la meeting industry un settore con una lunga gestazione delle gare per la conquista di congressi o eventi internazionali; ora servirà la collaborazione di tutti, specie delle Istituzioni, per recuperare la fiducia della nostra potenziale clientela, investendo sulla brand reputation”.

“A tal fine – prosegue il presidente – è necessario che, accanto ai nostri sforzi, che condurremo unitamente all’intero sistema dei Convention Bureau Territoriali e Nazionale, coinvolgendo anche i nostri ambassador internazionali nel mondo e presso le associazioni mondiali a cui aderiamo per far leva su un cambiamento di rotta immediato, accrescano gli sforzi di Enit, delle Ambasciate e delle sedi ICE”.

“Al tempo stesso – conclude Rebecchini – le Istituzioni, anche locali, devono sostenere le difficoltà degli operatori, prima che il sistema collassi, e agevolare la ripresa delle attività, appena sarà possibile, riducendo lungaggini burocratiche e veti, spesso immotivati, che a volte ci rendono meno competitivi”.

 

CONVENTION BUREAU ROMA E LAZIO

Il Convention Bureau di Roma e Lazio è stato costituito in forma di società consortile a responsabilità limitata il 21 giugno 2017 con una compagine di soci e partner attualmente composta da 143 operatori della Meeting Industry affiancati dagli operatori della cultura e dei trasporti. Fanno parte del Convention Bureau Roma e Lazio centri congressuali di prestigio internazionale quali la “Nuvola”, l’Auditorium Parco della Musica, poli fieristici come la Fiera di Roma, player strategici quali il sistema aeroportuale di Roma, o dei trasporti come Trenitalia, grandi operatori dello sport, service provider, alberghi business e luxury oriented, PCO, DMC e Incentive House di dimensioni ed esperienza internazionale, teatri e operatori di servizi tecnici.

Il Convention Bureau di Roma e Lazio opera in stretto coordinamento con Roma Capitale e Regione Lazio che ne hanno supportato la nascita e ne sostengono l’attività attraverso un Comitato di Indirizzo, dando vita a una partnership tra pubblico e privato.

Obiettivo del Convention Bureau è lo scouting delle opportunità per MICE nel territorio di Roma e del Lazio e l’elaborazione di proposte tailor made. Il Convention Bureau opera con una costante azione di interazione con gli operatori, in accordo con le istituzioni comunicando con trasparenza attraverso tutti i più efficaci canali media e social.