“La scelta di chiudere le fiere e i congressi dà il colpo di grazia a ogni velleità di ripresa degli hotel milanesi e di tutte quelle destinazioni che hanno ospiti in inverno solo grazie al turismo d’affari”. Questo il commento di Rocco Salamone, presidente dell’associazione degli albergatori milanesi di ATR – Confesercenti sul DPCM del 25 ottobre che ha decretato la chiusura degli eventi in Italia per un mese.
Con il turismo internazionale bloccato, il turismo congressuale e delle fiere è l’unico che ha offerto una timida boccata d’ossigeno alle strutture ricettive da metà settembre in poi. Questo, unito al blocco degli eventi da vivo, dei teatri, dei viaggi d’istruzione e della chiusura serale dei locali, ha fatto ripartire la girandola di cancellazioni in hotel, essendo venuti a mancare i motivi per soggiornare a Milano.
Prosegue Salamone: “Mi auguro che la decisione di mantenere gli hotel aperti non sia solo un modo per evitare di ristorare gli operatori alberghieri: se non arriverà nulla sicuramente ci faremo sentire in piazza. Oggi possiamo solo resistere: gli hotel si svuotano di una clientela aziendale senza nessuna prospettiva futura, poiché non è dato sapere se queste misure finiranno a fine novembre o saranno rinnovate mettendo a rischio anche la settimana di Sant’Ambrogio con la fiera degli O’bej. In questa situazione di incertezza molti hotel preferiranno licenziare e chiudere in attesa di tempi migliori”.