Decreto Riaperture: la mancanza di chiarezza in tema di riapertura degli eventi e la disparità delle date di ripresa di fiere e congressi sta generando comportamenti sleali da parte di alcuni operatori. Federcongressi&eventi, nel ribadire il proprio impegno nel ristabilire equità, prende le distanze da tali iniziative e chiede
il rispetto delle norme

 

Il grande pasticcio del Decreto Riaperture. Il Decreto attualmente all’esame della Camera manca di chiarezza in tema di riapertura degli eventi privati e aziendali e dei corsi di formazione. Non solo. Stabilisce incomprensibili differenze di ripartenza tra le fiere e i congressi autorizzando le prime dal 15 giugno e i secondi solo da luglio e presenta gravi incoerenze: autorizza infatti la ristorazione ma non i servizi catering e le rappresentazioni cinematografiche e teatrali al chiuso ma non i meeting e gli eventi.

 

L’incoerenza e la disparità delle disposizioni, unite alla frustrazione, stanno generando comportamenti scorretti da parte di alcuni operatori che, interpretando in maniera ampia e ad personam le norme, stanno realizzando eventi non autorizzati dalle norme vigenti. È questa la denuncia di Federcongressi&eventi, l’associazione italiana dell’industria dei congressi e degli eventi.

 

Il Decreto Riaperture ha deluso le aspettative dell’intero comparto ma è fondamentale che il settore dia prova di professionalità, attenendosi quindi a quanto autorizzato dal Decreto”, è l’appello di Alessandra Albarelli, Presidente di Federcongressi&eventi. “Siamo perfettamente consapevoli dello sconcerto e della rabbia di quanti sono ancora e incomprensibilmente impossibilitati nello svolgere il proprio lavoro e, proprio per questo, stiamo costantemente interloquendo con i maggiori rappresentanti delle istituzioni affinché si torni prontamente a uno stato di equità che faccia ripartire quanto prima non solo i congressi ma anche gli eventi aziendali, il wedding e la formazione ECM, clamorosamente non contemplati tra le riaperture. In questa fase, però, è fondamentale che tutti gli operatori si attengano a quanto sino a oggi disposto sia per evitare la concorrenza sleale con chi ha e sta operando nel pieno rispetto delle norme, sia per ragioni di salute pubblica”.

 

Nell’appellarmi al senso di responsabilità di tutti gli operatori della event industry affinché al nostro settore siano sempre riconosciute la serietà e la professionalità che lo distingue ribadisco l’impegno dell’associazione per avere indicazioni coerenti e chiare sulle aperture. Eventi e congressi si svolgono con protocolli rigorosi e possono e devono partire subito”.