Che cosa chiedono gli italiani alle Terme ed ai servizi termali? Quali sono gli aspetti più ricercati e quale sarà il futuro del mercato termale? Quanto evolverà da ora in poi il tema del benessere in rapporto ai territori in cui insistono complessi termali?

 

Da questi e da molti altri quesiti ha preso il via l’indagine, ideata e realizzata da Federalberghi Terme in collaborazione con Eumetra, che è stata presentata il 14 ottobre al PalaFiera di Rimini nell’ambito della tradizionale kermesse dedicata al turismo.

 

La ricerca, che è stata al centro dell’incontro di Federalberghi Terme al Sia TTG alla presenza del presidente Emanuele Boaretto, e di Renato Mannheimer, responsabile per Eumetra, ha l’obiettivo di studiare tendenze ed orientamenti della popolazione italiana verso il turismo della salute ed in particolare verso i viaggi termali. Per realizzarla, le interviste sono state effettuate su un campione di 1000 individui rappresentativi della popolazione per area geografica, genere, età e titoli di studio.

 

“Dopo i due anni bui della pandemia e le dure restrizioni che hanno costretto gli italiani in gran parte a stravolgere la propria vita, oggi l‘analisi sull’approccio che i viaggiatori del nostro Paese possano avere in relazione alla fruizione delle terme acquisisce un maggior significato – ha commentato il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca – La realizzazione dell’indagine ha prodotto risultati sorprendenti di cui sarà importantissimo fare tesoro. Stiamo parlando infatti di un settore – ha aggiunto Bocca – che con le opportunità di crescita che porta con sé, converrà potenziare al massimo per il bene del turismo in tutto il suo complesso”.

 

Un settore che, a quanto si evince dallo studio, è pronto a cambiare: attualmente la domanda del mercato non guarda più all’aspetto squisitamente medicale, ma anche al “wellness”, al tema del benessere in senso assoluto che può costituire di per sé un’opportunità ulteriore di sviluppo.

 

“L’obiettivo principale della nostra ricerca – ha dichiarato il presidente di Federalberghi Terme Emanuele Boaretto – è stato quello di comprendere che cosa sia cambiato nella percezione soggettiva della persona nei confronti della fruizione delle terme dopo lo shock provocato dalla pandemia. quali esigenze e quali aspettative siano ad oggi in testa alla classifica a differenza dei tempi precedenti. Noi partiamo dal presupposto che la pandemia ha sconvolto il mondo portando le attenzioni della persona verso la natura piuttosto che verso una dimensione antropizzata, costruita dall’uomo”.

 

“Abbiamo scoperto – ha aggiunto Boaretto – che in questa fase di risveglio post pandemico c’è molta attenzione verso la salute del territorio nel quale la gente si reca. Oggi non conta più soltanto la struttura termale in sé, ma anche la sua area di appartenenza. Si guarda al territorio nel suo complesso, che per chi lo frequenta deve essere sano, vivibile, il più possibile rispettato”.

 

In sostanza, chi oggi cerca il benessere e le terme, vuole anche tutto il resto attorno a sé. L’indagine mette a fuoco questo importante elemento: la SPA è il secondo “punto di approdo” che si cerca laddove si considera l’eventualità di una vacanza dedicata alla propria salute.

 

“Dall’ampia ricerca condotta su di un campione di popolazione italiana – ha dichiarato a commento dei dati Renato Mannheimer, responsabile dello studio di Eumetra – emerge l’attrattività delle terme anche per un pubblico giovanile. Da questo comparto specifico ci si aspetta non solo cure, ma anche relax. Nel prossimo futuro – ha aggiunto Mannheimer – si rileva che molti avranno intenzione di recarsi alle terme”.

 

“Ogni dettaglio rilevato dallo studio è essenziale per muoversi nella direzione giusta – ha commentato ancora Boaretto – Va da sé che le terme devono dotarsi ed arricchirsi di quei servizi che fino ad ora non necessariamente avevano al proprio interno. Aggiungo un’altra tessera al mosaico che vorremmo comporre: consideriamo indispensabile per l’equilibrio di un territorio dove insiste una struttura termale, che le amministrazioni locali, in comunione con le terme, mettano a sistema una serie di attenzioni e di interventi che oggi sono giudicati fondamentali per i fruitori delle terme. Chi ha come obiettivo la vacanza medicale e/o di benessere, si aspetta di trovare circuiti enogastronomici autentici, strutture dedicate al relax, piste ciclabili e quant’altro. Il mondo è davvero cambiato: ormai la gente non si muove più soltanto per andare in hotel”.

 

“Ora per noi il primo passo – ha concluso Boaretto – è portare i risultati di questa ricerca all’attenzione delle amministrazioni dei territori dove insistono le terme o i centri termali più complessi. C’è bisogno di una rivoluzione culturale ed anche strutturale, perchè le terme non hanno perso appeal, piuttosto devono solo rinnovarsi, arricchirsi di quei servizi che non c’erano. E’ necessario fare sistema con gli organi territoriali preposti, in quanto molta parte dell’attrattività di questo comparto dipende dalle strutture e dalle infrastrutture locali. E ancora, sarà essenziale investire sulla qualità dell’accoglienza: parcheggi, piste ciclabili, teatri, architettura del verde, ovvero tutto ciò che, della vacanza termale e non solo, farà per certo una esperienza unica”.