Termini tecnici del linguaggio turistico.

 LUNCH

Termine usatissimo nel settore della ristorazione, che vuol dire: seconda colazione o pasto del mezzogiorno. Secondo l’accezione americana la parola LUNCH ha lo specifico significato di spuntino e rapportato alla realtà, quest’ultimo è un termine più appropriato. Tale vocabolo della lingua inglese è così integrato nel linguaggio turistico italiano che un Agente di Viaggi italiano (anche quando non conosce l’inglese) scriverà quasi sempre LUNCH e non Seconda Colazione.

Molto nota è anche la locuzione Basket-lunch (= cestino da viaggio).

 

MAILING LIST

Questa locuzione inglese è di uso comune nel linguaggio turistico, ma anche in altri comparti, soprattutto commerciale. Si tratta ovviamente dello schedario usato per l’invio postale del materiale pubblicitario o promozionale.

Lo schedario della clientela comunque sta scomparendo man mano che si effettua l’installazione del computer. L’elaborazione elettronica infatti elimina la scheda sempre ingombrante e aleatoria,memorizzando la lista della clientela con una rapida esecuzione sia di stoccaggio che operativa.

 

MAITRE D’HOTEL

Nonostante la denominazione, il maitre d’hotel talvolta non ha nulla a che vedere con l’albergo. Si tratta infatti del direttore della sala-ristorante. Di sua pertinenza sono pertanto la conduzione e la supervisione dei servizi di ristorazione; sovente anche l’arredamento e la decorazione floreale, nonché la cordiale accoglienza della clientela. L’iniziale precisazione è motivata dal fatto che molti Hotels, per cause gestionali, non effettuano il servizio di ristorazione, ad eccezione della piccola colazione. Tali esercizi alberghieri vengono denominati Hotels meublè.

 

 MANAGEMENT – MANAGER

I due vocaboli, pur avendo una rimarchevole analogia etimologica, non sono per nulla sinonimi. Infatti il primo termine significa  direzione,gestione,amministrazione, ma anche scienza dell’attività direttiva; il secondo termine sta ad indicare la persona fisica che rappresenta in concreto l’idea concettuale espressa nel primo termine. Questa analisi semantica vale per ogni comparto operativo: industriale, commerciale e terziario/turistico.

 

MARKETING

Vocabolo di uso comune e non sol nel settore turistico. Grammaticalmente è il gerundio del verbo inglese to market  che vuol dire vendere, ma la traduzione ormai consueta del termine è compravendita. Dal punto di vista economico il vocabolo marketing vuol dire tecnica delle ricerche di mercato con una duplice fase o prospettiva.

Nella prima fase si stabiliscono tre elementi: l’oggetto, il tempo e le caratteristiche della produzione;mentre nella seconda fase si stabilisce la vendita e l’analisi dell’uso del bene prodotto.

 

MARK UP

Si tratta di un neologismo inglese ed è un termine tecnico specifico del settore commerciale. E’ abbastanza frequente nel linguaggio dotto degli Agenti di viaggio, ma è più diffuso l’equivalente “provvigione, commissione, profitto e simile”. Il mark-up pertanto consiste nella differenza tra il costo reale e il prezzo di vendita al pubblico del prodotto turistico; tale differenza costituisce il guadagno di un’organizzazione turistica o Agenzia di Viaggi. Si tratta comunque di un utile lordo; può variare, in percentuale, da servizio a servizio e viene determinato dalla direzione dell’Azienda.

 

MASTER

Il significato letterale del vocabolo è: padrone, proprietario, maestro. Sostanzialmente è questo il concetto comunemente inteso e che viene attribuito alla denominazione inglese di Master nel settore industriale e commerciale, ma anche turistico. Tuttavia le frasi partecipare ad un Master oppure frequentare un Master; si usano per indicare un corso di studi e di perfezionamento professionale, soprattutto in riferimento alla formazione altamente qualificata per un dirigente d’agenzia.

 

MASTER-TICKET

Locuzione inglese la cui traduzione letterale è: biglietto-maestro, cioè biglietto principale. Nel linguaggio turistico agenziale o di compagnie aeree l’espressione inglese è molto nota e di uso comune. Il master-ticket comunque è un normale biglietto aereo solitamente emesso per un volo charter e per l’intero gruppo di turistici trasportati. Nel master-ticket figura soltanto il nome del tour-leader, ma ad esso viene allegato l’elenco dei passeggeri costituenti il gruppo-charter.

 

M.C.O.

La sigla M.C.O. sta a significare l’iniziale di tre vocaboli: MISCELLANEOUS CHARGES ORDER (= Ordine di Spese varie o di vario genere). Anche nelle Agenzie di viaggio italiane (come crediamo in tutte le Agenzie del mondo) si pronuncia EM SI O, all’inglese. Si tratta di un Voucher particolare in dotazione presso tutte le Agenzie di viaggio concessionarie della biglietteria aerea, tanto che viene stampato dalla IATA e reca, in alto a sinistra del frontespizio, un globo alato e sovrapposto a quest’ultima sigla. L’uso di questo documento, che in modo esemplificativo l’abbiamo definito “ Voucher particolare”, è molteplice e può essere emesso: 1) come pagamento delle tasse d’imbarco, quando queste non sono già incluse nel costo del biglietto aereo; 2) come pagamento per l’eccedenza del bagaglio; 3) per il pagamento del passaggio di classe, es. dalla turistica (o economy) alla prima (o First); 4) come pagamento dei servizi a terra (cioè escursioni, alberghi, visite di città ecc.) (= land arrangement).

Si tratta comunque di servizi complementari al trasporto aereo del turisti e per conseguenza l’EM SI O costituisce un documento complementare al biglietto aereo stesso.

 

MEETING

Vocabolo assai comune non solo nel gergo turistico, ma anche politico, sportivo, mondano, culturale ecc. col comune significato di incontro, riunione, assemblea, raduno, convegno ecc.

Negli aeroporti, specialmente internazionali, si trovano delle indicazioni con la dicitura: meeting point (= punto di incontro), con l’evidente scopo di facilitare determinati servizi turistici come punti di riferimento di viaggiatori sia in arrivo che in partenza. Altra espressione abbastanza nota è meeting-planner, cioè organizzatore di Congressi.

MEMO

E’ l’abbreviazione del vocabolo memorandum (da latino memorare, cioè ricordare). La parola memo è molto usata nel settore aereo (Compagnie aeree e Agenzie di viaggio concessionarie di biglietteria aerea), ma unitamente ai vocaboli debit e credit. Così si avrà debit memo e credit memo. Si tratta di documenti o prestampati con cui le Compagnie aeree comunicano alle Agenzie di viaggio eventuali addebiti o accrediti allorché il valore monetario di un biglietto aereo non è stato giustamente calcolato per vari motivi: errato computo tariffario, rimborso di un tagliando di volo non usufruito, applicazione di una tariffa speciale non consentita e simili. Poiché è evidente il rapporto tra Compagnie aeree e Agenzie di viaggi, concessionarie per la vendita della biglietteria aerea internazionale, il titolo completo del documento è sempre preceduto dal vocabolo Agency, cosicché si avrà: Agency debit memo (per un addebito) e Agency credit memo (per un accredito).

 

MID-WEEK

L’espressione idiomatica inglese che letteralmente vuol dire: in mezzo alla settimana o a metà settimana, ha riferimento turistico soltanto nel settore della tariffazione aerea. Si tratta di una tariffa particolare, ridotta (ma non di molto) risetto alla tariffa aerea con partenza o ritorno nei giorni di Sabato o Domenica, specie nei tratti transatlantici. Tale tariffa ridotta ha una duplice motivazione: incentivare il traffico infrasettimanale e diminuire quello di fine settimana solitamente più richiesto.