Termini tecnici del linguaggio turistico.

OPTIONAL

In alcuni programmi turistici, non raramente si trova l’aggettivo opzionale che è un autentico barbarismo, ignorando magari volutamente il vocabolo facoltativo. Alcuni tour operators usano addirittura la parola optional (in lingua inglese dunque) nei propri programmi di viaggio redatti naturalmente in italiano. Si tratta in sostanza della descrizione di una visita di città oppure di una escursione il cui costo non è compreso nel prezzo totale del viaggio e per tal motivo viene evidenziato separatamente.Parimenti facoltativi possono essere altri servizi turistici: l’ingresso a un museo, l’assistenza di un interprete, una serata teatrale e simili.

ORIGINE e DESTINAZIONE

Sarebbe certamente superfluo tentare anche una semplice spiegazione della normale accezione dei due vocaboli;  non lo è invece per il settore aereo specie per il termine destinazione.

Il punto di origine del volo è sempre l’aeroporto di partenza; mentre la destinazione è il punto di arrivo solo nel caso in cui il volo è di sola andata (= one way). Invece, se il volo è andata e ritorno (= round trip), la destinazione è il punto di partenza, poiché per destinazione si intende il punto   finale del viaggio.   Ma ecco due esempi esplicativi: ROMA-LONDRA, dove ROMA sta ad indicare l’origine del volo e LONDRA la destinazione. ROMA-LONDRA-ROMA: in questo secondo caso la città di Roma è origine e destinazione del volo, mentre Londra viene considerata come Turn Around Point, cioè punto di inversione di rotta.

OUTGOING (INCOMING)

Esiste una frase inglese che recita testualmente: THE OUTGOINGS EXCEED THE INCOMINGS, che tradotta in italiano vuol dire: LE USCITE SUPERANO LE ENTRATE. Il riferimento al comparto economia-commercio è evidente. Secondo il linguaggio turistico, assai comune nelle Agenzie di viaggio italiane, il vocabolo outgoing viene usato per indicare il turismo italiano destinato all’estero; mentre incoming indica il turismo estero che arriva in Italia. Più usate, tuttavia, e pertanto più note, sono le due parole italiane OPERATIVO (= outgoing) e RICETTIVO (= incoming). Da notare che secondo la grammatica italiana, operativo e ricettivo sono due aggettivi, invece secondo il gergo turistico delle Agenzie di Viaggio, i due vocaboli sono sostantivi (!). Si tratta ovviamente di una metamorfosi o (se si preferisce) evoluzione linguistica ormai consolidata. Si sa infatti che il linguaggio tecnico sovente differisce totalmente da quello letterario.

OVER

Nel settore turistico questo avverbio è comunemente usato, ma acquista un particolare significato nelle parole composte: over commission e overboost. Conosciutissimo il primo termine dato che per overcommission si intende una commissione o provvigione superiore alla normale. Al secondo termine, meno frequente e usato quasi esclusivamente nel linguaggio colto, sostanzialmente viene attribuito un identico significato. E’ opportuno ricordare però che nel campo della meccanica overboost significa sovralimentazioni e secondo il gergo americano vuol dire anche lanciare un prodotto con pubblicità eccezionale.

 OVERBOOKING

Questa locuzione sta a significare l’eccessivo numero di prenotazioni effettuate dagli operatori turistici (albergatori,vettori,agenti di viaggio), rispetto alle proprie capacità ricettive (per gli albergatori), di capienza (per i vettori aerei), di differenza per eccesso tra il numero delle prenotazioni e la reale consistenza della clientela (per gli agenti di viaggio).

Il fenomeno dell’overbooking comunque è un problema complesso e di non facile soluzione a motivo dei molteplici e contrastanti interessi economici che si verificano tra gli operatori turistici. Infatti, mentre i vettori aerei e gli albergatori ricorrono all’overbooking per tutelarsi dagli annullamenti (che non raramente sono notevoli), gli agenti di viaggio usano l’overbooking perché talvolta sono costretti a rinunciare (con grave danno economico anche nel loro caso) a numerosi clienti per mancanza dei necessari servizi turistici (trasporto, sistemazione alberghiera ecc.). E’ pur vero che tra gli albergatori e glia genti di viaggio esiste una convenzione internazionale che regola le problematiche di tale fenomeno, ma con scarsa efficacia, perché detta convenzione come abbiamo accennato altrove è quasi sconosciuta e ancor meno messa in pratica. Va inoltre precisato che la convenzione non è giuridicamente vincolante.

OVERNIGHT

Contrariamente a quanto si possa pensare, il vocabolo inglese non è un sostantivo, ma è usato come aggettivo (ed in tal caso ha il significato di: per una notte) e come avverbio (col significato: durante la notte). Nel linguaggio statunitense è considerato invece come sostantivo e vuol dire la notte precedente.

Leggendo tuttavia i programmi di viaggio stampati in inglese dai Tour Operators italiani (destinati chiaramente all’estero) è usuale la frase: hotel accomodation, dinner and overnight.

E’ evidente dunque che il vocabolo overnight viene usato col significato di pernottamento in albergo.

PACKAGE TOUR

Secondo il glottologo Hazon la locuzione Package Tour è un inglese americanizzato nel cui linguaggio radiofonico-televisivo assume la specifica attribuzione di programma o viaggio organizzato.

L’equivalente italiano è: pacchetto turistico. Entrambe le espressioni idiomatiche sono comunemente e indifferentemente usate nelle Agenzie di Viaggio italiane, sia verbalmente che graficamente. Il pacchetto turistico dunque è un prodotto finito e pronto per l’uso e trattandosi di un viaggio tale prodotto dovrà comprendere: a) il mezzo di trasporto ( aereo, nave, treno, auto ecc.); b) la sistemazione alberghiera e relativi pasti; c) il trasferimento da/per l’aeroporto, stazione ecc.; d) visita della città o dei luoghi di destinazione turistica, con l’ausilio degli assistenti-interpreti e/o guide turistiche locali. Ovviamente in tali pacchetti possono essere evidenziati anche servizi turistici supplementari e periodi extra di soggiorno.

 PARADOR

Esercizio alberghiero tipicamente spagnolo. Spesso si tratta di una vecchia costruzione (adattata ad albergo) come un castello, un ex-convento o antico palazzo patrizio; talvolta anche di una costruzione moderna. Tutto l’arredamento e le decorazioni devono comunque adattarsi allo stile della costruzione. I paradores si trovano in città storiche o di notevole interesse artistico e culturale o in luoghi di particolare bellezza naturale.

PARTNER

Secondo la più ovvia etimologia, questo vocabolo deriva dal latino pars (nominativo), partis (genitivo), che significa: parte – divisione. Attualmente è un vocabolo molto usato anche nel linguaggio comune italiano col significato di compagno o compagna della propria vita, ma anche come socio; è chiaro che partner fa parte del vocabolario inglese a pieno titolo.

Nel gergo turistico l’uso del vocabolo partner col significato di socio, si attribuisce non solo all’individuo ma anche all’azienda. Pertanto due agenti di viaggio possono essere partners di una stessa società, come due aziende o società turistiche possono essere partners l’una dell’altra.

PAX

Questo strano vocabolo non costituisce una delle tante sigle di cui è costellato il mondo turistico, ma è un’abbreviazione della parola inglese PASSENGER = ( passeggero). Consuete sono le frasi: gruppo composto da 25 Pax. Le contrazioni dei vocaboli sono sorte soprattutto in seguito allo sviluppo e al diffondersi dei mezzi di comunicazione telegrafica ed elettronica.

Come è chiaramente espresso in altra parte del libro, laddove si parla delle abbreviazioni del settore alberghiero, la contrazione di più parole in una sigla era dettata dalla necessità di risparmiare tempo e denaro per l’invio di comunicazioni a mezzo telegramma. Ecco allora che invece di Grazie si scriverà Grz, oppure usando il vocabolo inglese) Tks in luogo di Thanks od anche BB invece di Bed and Breakfast ( = camera e piccola colazione).

PEX

Sono le iniziali dell’espressione idiomatica Purchase Excursion Fare ( = acquisto tariffa escursionistica). Consiste nel pagamento del biglietto aereo al momento dell’acquisto e con prenotazione del volo per una data fissa senza alcuna possibilità di cambiamento, salvo pagamento di penalità. Si tratta comunque di una tariffa speciale ridotta, con conseguenti altre restrizioni di cui le più importanti sono: a) durata massima di validità, un mese; b) non ammette stopovers (=soste); c) prenotazioni prestabilite per l’intero itinerario; d) escluse riduzioni per i tour-conductors ecc.

Simili condizioni valgono per un’altra tariffa speciale denominata SUPERPEX. Va precisato comunque che entrambe le tariffe sono soggette a continui cambiamenti da parte delle Compagnie aeree, data la loro peculiare incentivazione per determinate destinazioni.

PICKING-UP

Il glottologo Hazon attribuisce a tale locuzione ben otto differenti significati senza alcuna particolare attinenza col settore turistico; tuttavia spiegando il significato del verbo to pick-up, riferisce la seguente espressione: she picked me up with the car (= mi fece salire sulla sua automobile…). Tutti gli operatori turistici sanno che per la visita di ittà di grande interesse turistico (come ad esempio Roma, Firenze, Napoli, Milano, Genova ecc.) esiste una programmazione prestabilita che può attuarsi ogni giorno (tre ore al mattino e tre ore nel pomeriggio) per l’intero arco dell’anno, con pullman e guida turistica sia per grupp che per turisti individuali.

Solitamente la visita della città inizia davanti gli Uffici dell’Agenzia organizzatrice e ciò presuppone la raccolta dei turisti dai vari Hotels; ridistribuendoli poi in gruppi omogenei per lingua parlata e per itinerario prescelto.

Nei programmi redatti in lingua inglese (contenuti anche nei Confidentail Tariffs) si trovarà scritto testualmente: City Sightseeing:  picking-up from Hotels, morning: 8:30-9 a.m.; afternoon: 2-2:30 p.m. (Si controlli anche quanto è stato scritto alla voce CITY SIGHTSEEING).

PLAFOND VALUTARIO

Il vocabolo plafond deriva dal Francese, il cui significato letterale è soffitto, volta e per analogia: tetto o limite massimo. L’aggettivo valutario completa il vero significato della locuzione comunemente usata nel comparto turistico, ma anche commerciale e industriale. Si tratta in concreto di restrizioni alla libera circolazione del denaro. Il Governo italiano attuò tale norma a partire dal 1974, ma anche altri Governi (Inghilterra, Francia) vi hanno fatto ricorso.

Il plafond valutario non viene applicato soltanto al comparto turistico e la sua applicazione è soggetta a continue variazioni.

POOL

Il significato letterale è: specchio d’acqua, stagno, pozzanghera. In senso commerciale è un accordo tra imprese operanti nello stesso settore. Viene denominato comunemente pool, dunque, l’accordo operativo tra due o più Agenzie di viaggio oppure tra due o più Compagnie aeree allorché effettuano il servizio di linea sulla stessa tratta: es. Roma – Parigi, dove sono in pool  l’’Alitalia e  l’’Air France.

 

Continua….