Torna, dal 18 al 31 luglio 2023, il Festival Ticino Musica, appuntamento imperdibile dell’estate culturale svizzera dedicato alla musica classica. Ticino Musica, con i suoi oltre 70 eventi in due settimane nei luoghi più belli del Ticino e della Svizzera italiana, richiama ogni anno, oltre ad innumerevoli musicisti, appassionati, turisti e viaggiatori che sulle vie della musica vanno alla scoperta di una regione incantevole, caratterizzata da una natura idilliaca, sorprendenti monumenti architettonici e borghi fiabeschi.

 

Esplorando il calendario dei concerti di Ticino Musica è possibile individuare 5 zone da scoprire attraverso i concerti e gli eventi in programma: Luganese (che comprende anche il Malcantone), Mendrisiotto, Bellinzonese, Locarnese e Grigioni italiani.

 

Partendo dal Luganese, il punto di partenza non può che essere il Conservatorio della Svizzera italiana, nel quartiere di Besso – da più di 30 anni fucina artistico-pedagogica in cui si formano giorno dopo musicisti che intraprendono brillanti carriere. Qui, nell’ampia Aula Magna, sala dalle sonorità avvolgenti, avrà luogo – martedì 18 luglio alle ore 20.00 – l’inaugurazione del Festival con la première dell’opera “Il matrimonio segreto” di Domenico Cimarosa. L’Aula Magna sarà, nel corso della manifestazione, palcoscenico di moltissimi concerti in cui si alterneranno o uniranno grandi e giovani maestri, vincitori di concorsi internazionali, giovanissimi talenti musicali svizzeri ed ensemble in residence, per un totale di oltre 20 appuntamenti da non perdere.

 

Scendendo dalla collina di Besso ed incamminandosi sul suggestivo lungolago si trova il LAC, luminosissimo nelle vetrate e autorevole nelle sue forme moderne e slanciate. La sua Hall ospiterà Il matrimonio segreto di Domenico Cimarosa nella replica di martedì 25 luglio alle ore 20.00, e, ogni giorno a partire da domenica 23 luglio, i “Pranzi in Musica”, appuntamenti musicali che, con inizio alle 12.15, offrono una pausa di musica rinfrescante a metà giornata.

 

Se dal LAC si prosegue, nella nostra ideale passeggiata, verso sud, si giunge a Paradiso, dove è d’obbligo una sosta per ammirare il lago e le sue sponde verdeggianti: quale migliore sfondo per un concerto di trombe, corno, trombone e tuba? L’appuntamento è per domenica 23 luglio alle ore 21.00 sulla Terrazza del Debarcadero con l’Ensemble Iyoko, quintetto di ottoni in residence di Ticino Musica 2023.

 

Poco lontano, affacciato sul lago, si trova l’elegante Hotel Bellevue au Lac, location, negli anni, di molti indimenticabili concerti di Ticino Musica. Sarà possibile apprezzare il fascino di questo luogo storico giovedì 20 luglio alle ore 21.00 in occasione del concerto del concerto del Quintetto Fedro – quintetto a fiati nonché ensemble in residence di Ticino Musica 2023 – o venerdì 28 luglio, sempre alle 21.00, ascoltando un concerto dedicato a giovani talenti musicali.

 

Se dal lungolago si rientra invece alla scoperta delle vie del centro storico di Lugano, nella centralissima via Nassa si scoprirà la bella Chiesa di San Carlo Borromeo, costituita nel lontano 1618 dalla Confraternita Luganese di San Carlo Borromeo, che ha recentemente festeggiato il Giubileo dei suoi 400 anni, ricevendo la benedizione apostolica di Papa Francesco. In questo luogo si terranno, venerdì 21 luglio alle ore 21.00, il recital del celebre chitarrista argentino Pablo Márquez, e martedì 25 luglio allo stesso orario, il concerto dell’Ensemble Iyoko.

 

La regione del luganese offre, oltre al lago ed ai tesori del suo capoluogo, numerosi ulteriori spunti di “esplorazione”, da Sorengo con il suo Chiosetto – splendido scenario per l’”Opera a Sorengo” di domenica 23 luglio alle ore 20.00 – alla Chiesa di San Siro a Canobbio, location deputata di openclass e recital organistici; poco più distante, nella zona del Malcantone, vi sono ben 4 nuove “new entry” nel panorama geografico di Ticino Musica: Magliaso, Curio, Novaggio e Bedigliora.

 

A Magliaso, per la precisione nel verdeggiante Parco della Residenza Rivabella – già sede dell’acclamato Gala dei Cantanti, evento pre-festival di Ticino Musica tenutosi nel mese di aprile – farà tappa la vivace squadra dell’Opera studio internazionale “Silvio Varviso”, che mercoledì 19 luglio alle ore 20.00 metterà in scena l’opera “Il matrimonio segreto” di Domenico Cimarosa, con un allestimento pensato appositamente per questo luogo.

 

E così, proseguendo alla scoperta del Malcantone, venerdì 21 luglio alle ore 20.00 ci si potrà recare a Novaggio, comune del cosiddetto Medio Malcantone, per gustare una nuova replica dell’opera in versione “en plein air” nella Piazza Francesco Ferrer. Novaggio, adagiato a cavalcioni del promontorio che separa il bacino della Lisora da quello della Magliasina, gode di una posizione geografica che ne fa uno dei più bei villaggi dell’intero Malcantone. Vede il lago di Lugano, il laghetto di Ponte Tresa e la vallata della Magliasina sino ad Arosio. Un particolare punto d’interesse sono i murales all’aperto di “NovaggioArte”: semplicemente passeggiando tra le viuzze del nucleo del paese sarà possibile ammirare i molteplici murales dipinti sulle mura delle case. Novaggio è inoltre punto di partenza del famoso sentiero delle Meraviglie.

 

Per gli amanti delle passeggiate tra arte, storia e natura, un appuntamento da non perdere è senz’altro la Passeggiata musicale del 15 luglio dalle 19.00 alle 20.30 – una sorta di anteprima del Festival – a Bedigliora, località del Malcantone situata al confine con Novaggio. Qui, lungo un itinerario che attraverserà il bosco e le vie del borgo, per culminare nella piazza principale, il pubblico potrà scoprire i diversi paesaggi accompagnato da momenti musicali a cura del Quintetto Fedro (quintetto a fiati in residence, composto da flauto, oboe, clarinetto, fagotto e corno) e del brillante violoncellista ticinese Sandro Meszaros.

 

Per concludere in bellezza la panoramica sui luoghi di Ticino Musica 2023 compresi nella regione del Luganese non può mancare un caloroso invito a visitare il borgo-gioiello di Morcote, che nel 2016 ha ottenuto il titolo di “villaggio più bello della Svizzera”. Distante solo 14 chilometri da Lugano, Morcote è detto, con le sue stradine, i portici e le facciate decorate dei palazzi d’epoca, la “perla del Ceresio”. Porto più importante per la Svizzera in età antica, Morcote è famoso per gli edifici del tardo Medioevo, le dimore gentilizie costruite dal XVI al XVIII secolo, la Torre del Capitano, la Chiesa di Santa Maria del Sasso e il Parco Scherrer, di interesse artistico-botanico. Ticino Musica sarà presente a Morcote con due appuntamenti da segnare assolutamente in agenda: mercoledì 19 luglio alle ore 21.00 presso lo Spazio Garavello 7 (terrazza al 7° piano dell’Autosilo Garavello) si terrà un concerto dell’Ensemble Iyoko (quintetto di ottoni in residence di Ticino Musica), mentre sabato 22 luglio, a partire dalle ore 10.00, il Quintetto Fedro (quintetto a fiati in residence) condurrà il pubblico lungo le vie del borgo in una passeggiata storico-musicale.

 

Se da Morcote si prosegue nell’esplorazione “a suon di musica” del Ticino e della Svizzera italiana percorrendo lungo la via che va a sud si approda alla regione del Mendrisiotto, che vede il Festival Ticino Musica presente a Riva San Vitale (Casa Houck), Rovio (Chiesa della Madonna), Mendrisio (Chiesa di San Sisinio), Ligornetto (Museo Vela), Cabbio (Casa Cantoni), Arogno e Brusino Arsizio. Ognuno di questi luoghi merita non solo una visita, ma anche un approfondimento storico-culturale.

 

Casa Houck a Riva San Vitale – delizioso borgo affacciato sulle sponde del lago – risalente alla seconda metà del XVI secolo, oggi sede della Fondazione Maurits Ernest Houck, fu antica residenza della famiglia Della Croce. Edificio a pianta trapezoidale con cortile interno, ospita nel salone al piano terreno un monumentale camino in marmo d’Arzo, con cappa adornata di stucchi.  Gli affreschi presenti sulle pareti, realizzati entro il 1581 sono opera dei Fratelli Pozzi di Puria di Valsolda.  La sala al primo piano, dalle pareti pure riccamente affrescate, ospita un camino la cui cappa vede dipinta l’arma dei Farnese e le iniziali di Papa Paolo III. Il citato salone è tra i più belli, se non esclusivamente, di quanti se ne conoscano nel Mendrisiotto.

Per gli appassionati di opera, ma soprattutto per chi non potesse resistere dalla curiosità fino alla première de “Il matrimonio segreto” in Aula Magna, l’invito è per assistere, a Casa Houck, sabato 15 luglio alle ore 20.00, alla prova generale aperta.

 

Spostandoci a Rovio troviamo la bellissima chiesa-oratorio di Santa Maria Assunta o della Gesiola, costruita su una cappella preesistente, sorse nel XVI secolo, ma fu radicalmente modificata dal 1648 al 1657. Un’ulteriore modifica fu effettuata nel 1744, quando la struttura seicentesca fu integrata con un protiro. Le ricche decorazioni degli interni spaziano dal XIV al XIX secolo. Questo luogo magico ospiterà, mercoledì 26 luglio alle ore 20.30, un concerto dello Iyoko Ensemble (quintetto di ottoni composto da due trombe, corno, trombone e tuba).

 

Trasferendoci quindi nella zona di Mendrisio dedichiamo una visita alla Chiesa dei Santi Cosma e Damiano, considerata il più imponente edificio ecclesiastico del Ticino. Eretta su un promontorio che la fa apparire ancora più maestosa, l’attuale Chiesa è stata realizzata in stile neoclassico su disegno di Luigi Fontana negli anni 1863–75. Lo si intuisce già dalla facciata: il porticato a tre archi con lesene e colonne corinzie imita l’arco di trionfo romano ed è sormontato da un grande attico con cariatidi che culminano nel campanile. Anche l’interno è di ispirazione neoclassica: l’unica navata, con pianta a croce greca, richiama le terme romane, mentre l’abside semicircolare si rifà alla basilica pretoria. L’effetto maestoso è ottenuto grazie all’alto zoccolo su cui sorgono le solide semicolonne, al cornicione e all’ampia cupola. Nella Chiesa dei Santi Cosma e Damiano a Mendrisio avranno luogo, venerdì 21 luglio, un’openclass ed un concerto di organo a cura di Stefano Molardi e dei giovani maestri che partecipano al suo corso di alto perfezionamento.

 

Sia per i neofiti che per gli affezionati di Ticino Musica, in qualsiasi itinerario concertistico è imprescindibile il Museo Vela di Ligornetto, tra le più importanti case d’artista dell’800 europeo. Vincenzo Vela, vissuto a cavallo dei confini italo-svizzeri, fu il maggior esponente della scultura realista ottocentesca di area italofona. Villa Vela venne donata nel 1892 alla Confederazione Svizzera, insieme alle collezioni in essa conservate, dal pittore Spartaco, figlio di Vincenzo, ed ancora oggi conserva la gipsoteca monumentale del grande scultore realista. Il parco del Museo ospita il giardino formale italiano e quello paesaggistico inglese, una eccezionale collezione di agrumi e piccole esposizioni di piante ornamentali. Ticino Musica aspetta appassionati d’arte e di musica al Museo Vincenzo Vela giovedì 27 luglio alle ore 20.30 per un concerto dedicato alla chitarra, con il maestro Pablo Márquez e i giovani talenti che partecipano al suo corso di alto perfezionamento.

 

Arriviamo infine a Cabbio, per la precisione a Casa Cantoni, oggi sede del Museo etnografico della Valle di Muggio e centro informativo del “Museo nel territorio” nel quale il visitatore trova tutte le indicazioni e gli approfondimenti indispensabili per comprendere i valori del patrimonio etnografico e storico della Valle. A Cabbio sarà possibile scoprire, nel pomeriggio di venerdì 21 luglio, il Tangentenflügel, strumento raro che rientra nell’ affascinante famiglia delle “tastiere antiche”, ovvero gli antenati del moderno pianoforte.

 

L’itinerario viaggio di Ticino Musica nella regione del Mendrisiotto tocca due “new entry” nella mappa del Festival: i borghi di Arogno e Brusino Arsizio.

 

Arogno, situato nella Val Mara, merita una visita per la suggestione delle viuzze attraverso cui si sviluppa il suo nucleo, per gli interessanti monumenti religiosi e civili, per la bellezza della natura circostante e per i suoi echi storici. Terra di rinomati artisti, come molti altri villaggi della regione, Arogno diede i natali ad Adamo che, con figli e nipoti, a partire dal 1212 iniziò la costruzione del Duomo di Trento, uno dei più interessanti esempi del romanico italiano. Lo scultore arognese Guido Bigarelli fu attivo tra il 1185 e il 1246 a Lucca, Pistoia e Pisa. Già dal medioevo esisteva quindi uno spostamento di maestranze verso le città italiane, fenomeno che si consolidò nei secoli successivi. Intere famiglie, per generazioni, emigrarono da Arogno non solo verso la vicina Italia, ma anche in Germania, Polonia, Cecoslovacchia, Russia. Sono i Colomba, gli Artari, i Cometta, i Cozzi, i Maini, gli Stella che, nei brevi periodi di permanenza nel villaggio natale, abbellirono chiese ed edifici, come ancor oggi mostrano le case delle piazze Valécc e Fróo. Nella Piazza Grande, sabato 22 luglio alle ore 20.30, si terrà un concerto dell’Ensemble Iyoko, quintetto di ottoni in residence di Ticino Musica.

 

Antico villaggio lacustre, situato ai piedi del Monte San Giorgio, sulla strada che da Riva San Vitale conduce a Porto Ceresio, Brusino Arsizio presenta un nucleo antico caratterizzato da vecchie case e stretti vicoli che testimoniano la sua antichità. Particolarmente apprezzato dai turisti che cercano tranquillità e panorami indimenticabili, Brusino Arsizio è una meta raggiungibile in battello da Lugano o Melide, come anche con la funivia scendendo dal Serpiano. Ticino Musica sarà presente in questo luogo incantato con un “Concerto sotto i portici” a cura del Quintetto Fedro (quintetto a fiati in residence).

 

Chi a partire dal Luganese preferisse esplorare le regioni sulla via del nord, giungerà nel Bellinzonese, dove, andando per concerti, potrà scoprire il piccolo comune di Giubiasco, la Corte del Municipio di Bellinzona, la Chiesa di San Bernardo al Curzútt (Monte Carasso) e la Chiesa di San Biagio a Ravecchia, autentiche gemme storico-architettoniche da scoprire e conservare nella memoria.

 

Giubiasco, che si incontra sulla strada per Bellinzona provenendo da Lugano, è presente nel calendario di Ticino Musica fin dagli inizi del Festival con il recital organistico di Stefano Molardi di mercoledì 19 luglio alle ore 20.30 nella Chiesa di Santa Maria Assunta, sede di uno dei più importanti organi del territorio ticinese. Giovedì 27 luglio alle ore 21.00 Giubiasco sarà invece protagonista di Ticino Musica con la caratteristica cornice dello storico Hotel La Tureta, che ospiterà un concerto dedicato al violoncello: protagonisti, i giovani maestri della classe del rinomato interprete e didatta Asier Polo.

 

Per gli amanti dell’opera la meta privilegiata del bellinzonese sarà – giovedì 20 luglio alle ore 20.00 – la Corte del Municipio di Bellinzona, luogo dal fascino discreto e incredibilmente suggestivo, con i suoi eleganti archi e le logge che unitamente agli affreschi fanno rivivere l’antica storia della citta proiettando lo spettatore in una nobile epoca passata. Spingendo lo sguardo dal Municipio verso un orizzonte più ampio, impossibile non notare gli splendidi castelli, principale attrattiva di Bellinzona e dintorni, monumenti di una bellezza senza tempo sempre meritevoli di una visita approfondita.

 

Vi è poi, poco distante dal nucleo di Bellinzona, la Chiesa di San Bernardo al Curzútt – sede, lunedì 24 luglio alle ore 18.30, di uno speciale “Concerto al tramonto” a cura del Quintetto Fedro (flauto, oboe, clarinetto, fagotto e corno) – raggiungibile soltanto a piedi con una suggestiva passeggiata in mezzo al bosco, dopo aver raggiunto il sentiero tramite un piccolo viaggio in teleferica. Situata a 600 metri di altezza su uno spiazzo tra i boschi sopra la cittadina di Monte Carasso, la chiesa ha origini romaniche, risalenti alla fine dell’XI o all’inizio del XII secolo. Ad un esterno in pietra si contrappone un interno che pur presentandosi sobrio architettonicamente è ricchissimo di pregevoli affreschi (discretamente conservati dopo i restauri degli anni Settanta) che coprono praticamente tutte le pareti. Un piccolo e preziosissimo scrigno, dalla splendida acustica, affacciato su un panorama che permette allo sguardo di correre attraverso l’intera regione di Bellinzona. Attorno a questo suggestivo monumento si distribuivano alcuni nuclei nei quali risiedevano in forma stanziale i moncarassesi fino al 1700. Di questi antichi insediamenti, l’unico nucleo che è resistito nel tempo è costituito dall’agglomerato di Curzútt, il cui valore storico e architettonico è stato per altro decretato con decisione governativa: il Consiglio di Stato ha infatti classificato questo agglomerato come nucleo meritevole di particolare protezione.

 

Nella zona sud di Bellinzona si trova la Chiesa di San Biagio a Ravecchia, edificio romanico caratterizzato da un’atmosfera di semplicità e sobrietà, che rimanda alle sue origini medioevali e trasmette un intenso senso di raccoglimento e spiritualità. Qui avrà luogo, venerdì 28 luglio alle ore 21.00, un concerto che vedrà alternarsi i due ensemble di fiati in residence a Ticino Musica 2023: il Quintetto Fedro (flauto, oboe, clarinetto, fagotto e corno) e l’Ensemble Iyoko (due trombe, corno, trombone e tuba). Per chi in concomitanza di uno dei concerti di Ticino Musica si trattenesse a Ravecchia e volesse concedersi un ulteriore momento di arricchimento culturale-naturalistico, sicuramente l’attrattiva principale è il Museo di Villa dei Cedri, museo d’arte che sorge all’interno di una splendida villa ottocentesca dotata nella parte occidentale di un parco di circa 10.000 mq, classico esempio di parco all’inglese. Vari percorsi pedonali conducono il visitatore attraverso l’imponente vegetazione ornamentale che consiste principalmente in alberi secolari sempreverdi (lecci, magnolie, faggi, frassini, querce, palme) e conifere (cedri, cipressi, abeti di Douglas, tassi, sequoie).

 

Sempre a nord di Lugano, ma affacciata sul ramo settentrionale del Lago Maggiore, vi è la regione del Locarnese, che vede Ticino Musica presente nelle città di Locarno e Ascona.

 

Locarno rappresenta un’altra tappa obbligata per melomani e appassionati d’opera: qui infatti si terrà, giovedì 27 luglio alle ore 20.00 presso il Teatro Paravento, l’ultima recita de “Il matrimonio segreto” di Domenico Cimarosa, produzione 2023 dell’Opera studio internazionale “Silvio Varviso”.

Locarno, caratterizzata da stretti vicoli che conducono il visitatore direttamente al suo centro storico, la celebre Piazza Grande, è famosa nel mondo specialmente per il festival cinematografico che qui si tiene ogni anno ad agosto. Un clima mite, temperato e molto soleggiato, nonché una rigogliosa vegetazione mediterranea, conferiscono a Locarno la fama di ″città più calda di tutta la Svizzera″. Le Alpi abbracciano la città e le sponde del lago, creando uno spettacolare quadro paesaggistico, dove il verde della natura si riflette nell’azzurro delle acque: per questo il suo lungolago è davvero un luogo magico, che difficilmente sfugge ai viaggiatori più attenti ed esigenti.

 

Sempre affacciata sul Lago Maggiore e separata da Locarno soltanto dal fiume Maggia vi è Ascona, meta turistica tra le più gettonate dell’intero Ticino, luogo denso di reminiscenze storico-culturali e tappa, nel ‘900, di personaggi illustri della storia della cultura quali Hermann Hesse, Rainer Maria Rilke e Erich Maria Remarque. Il suo caratteristico lungolago fa di questa piccola città un vero gioiello: le tipiche case dalle facciate tinte a colori vivaci trasformano quello che una volta era un villaggio di pescatori in una cittadina elegante dall’atmosfera mediterranea che invita a rilassarsi, fare una passeggiata e godersi un magnifico tramonto sul lago.

Ascona rappresenta per Ticino Musica una sede di riferimento per i giovani maestri del corso di alto perfezionamento di musica da camera di Ulrich Koella, che qui trovano molteplici opportunità per esibirsi di fronte ad un pubblico attento e partecipe. La Chiesa Evangelica ospita infatti ben 4 concerti di musica da camera (21, 23, 25 e 28 luglio alle ore 20.30), nonché, sabato 29 luglio alle ore 18.00 – uno speciale appuntamento dedicato al connubio tra musica e letteratura di lingua tedesca – “Musik und Wort” – che vedrà quest’anno protagonisti i giovani maestri della classe di viola di Danilo Rossi.

 

Ormai da anni Ticino Musica porta avanti una felice collaborazione con alcune realtà extra-ticinesi: da qualche anno organizza infatti uno o più eventi nella vicina regione dei Grigioni. Le località interessate sono Soazza, villaggio-gioiello della Valle Mesolcina,

e Mesocco.

 

La maggiore attrattiva della cittadina di Soazza, incastonata nel verde dei monti, è la bella Chiesa di San Martino di Tours, che contiene al suo interno diverse pregevoli opere artistiche, oltre all’organo “Vedani”, reso assai famoso dal noto organista Hannes Mayer.

Qui e nel settecentesco Ospizio – che ospita un Hammerklavier, particolare antenato del pianoforte – si esibiranno, domenica 23 luglio, Stefano Molardi e i giovani maestri della sua classe di organo e tastiere antiche.

 

Mesocco è invece sede della suggestiva Chiesa di Santa Maria del Castello. In stile romanico, l’edificio si trova a ridosso del castello altomedievale di Mesocco, rocca costruita a sud del paese su uno scosceso sperone di roccia che sovrasta la gola scavata dalla Moesa, a presidio dell’antica via del San Bernardino. Le rovine del castello poggiano quasi certamente su postazioni difensive precedenti alla dominazione romana. È però a partire dal 1137 che il castello di Mesocco si trasforma nell’imponente opera militare che ancora oggi, nonostante il degrado, si può osservare. La suggestione di queste rovine, legata alle interessanti e complesse vicende storiche che si sono succedute nei secoli, fanno di questa struttura architettonica una méta irrinunciabile per chi si trovi nella zona. A Mesocco, venerdì 28 luglio alle ore 20.30, si terrà uno speciale concerto che vedrà sullo stesso palcoscenico, gli uni a fianco agli altri, grandi maestri e giovani promesse, ovvero Alessandro Moccia (violino), Danilo Rossi (viola), Asier Polo (violoncello) insieme ai migliori tra i partecipanti ai rispettivi corsi di alto perfezionamento. Il sestetto composto da questi speciali interpreti eseguirà a Mesocco un capolavoro della musica da camera per archi: il “Souvenir de Florence” di P.I. Tschaikovsky.

 

Giunti al termine di questa lunga esplorazione immaginaria fatta di cenni storici, artistici e naturalistici, l’invito è per tutti è quello di consultare il cartellone della 27ª edizione del Festival Ticino Musica e lasciarsi guidare dalla musica alla scoperta dei luoghi magici della Svizzera italiana.