di Roberto Necci.

 

Il conflitto russo-ucraino è una crisi geopolitica di vasta portata che ha avuto e sta tutt’ora avendo ripercussioni significative in diversi settori in ogni parte del mondo. Uno degli ambiti più colpiti da questa situazione è decisamente il settore turistico, e  l’Italia, una delle principali destinazioni turistiche in Europa e nel mondo, ne sta subendo le conseguenze.

 

In questo articolo, esploreremo l’impatto del conflitto russo-ucraino sul turismo italiano e le sfide che l’industria turistica italiana sta affrontando a causa di questa crisi internazionale.

Il contesto del conflitto russo-ucraino

 

Il conflitto russo-ucraino ha avuto inizio nel 2014, quando la Russia ha annesso la Crimea e sono scoppiati scontri armati nell’est dell’Ucraina tra forze filo-russe e forze ucraine. Questo conflitto ha portato a una situazione di instabilità e tensione politica in Europa, con sanzioni internazionali nei confronti della Russia e una serie di ripercussioni economiche e sociali.

 

L’impatto sul turismo in Italia

 

L’Italia è una delle principali destinazioni turistiche al mondo, in grado di intercettare turismo culturale, artistico ed enogastronomico ed il conflitto russo-ucraino ha condizionato pesantemente i flussi verso il nostro Paese. Il turismo proveniente da quei paesi si contraddistingueva anche con alta capacità di spesa ed una alta propensione allo shopping, spesso unico motivo di viaggio verso l’Italia.

 

Una Italia apprezzata ad est non solo per il clima, l’arte, la cultura ed il buon cibo ma anche per la sua moda ed i suoi stilisti 

 

Il conflitto insieme ai drammi che ne conseguono ha portato ad una forte diminuzione del potere d’acquisto delle famiglie russe e ucraine anche a causa della svalutazione delle loro valute. Ciò ha influenzato negativamente la loro capacità di spesa e di conseguenza la possibilità di sostenere i viaggi all’estero.

 

L’effetto indiretto del conflitto russo-ucraino

 

Oltre alla diminuzione del flusso turistico diretto dalla Russia e dall’Ucraina, il conflitto ha anche avuto effetti indiretti sull’industria turistica italiana, l’instabilità geopolitica ha infatti generato incertezze tra i turisti internazionali, che possono essere più cauti nel pianificare viaggi verso l’Europa, compresa l’Italia. La percezione di un’Europa in conflitto può spingere alcuni turisti specialmente americani a preferire destinazioni più sicure o a rimandare i loro viaggi.

 

Inoltre, le sanzioni internazionali e le tensioni politiche stanno influenzando l’economia italiana con conseguenze negative sulla fiducia dei consumatori e sulle prospettive economiche del Paese. Ciò può portare a una riduzione delle spese turistiche anche da parte dei turisti italiani , colpendo oltre al turismo settori come la ristorazione ed il commercio al dettaglio.

 

Le strategie per mitigare gli effetti negativi

 

L’industria turistica italiana sta adottando diverse strategie per mitigare gli effetti negativi del conflitto tra cui  la diversificazione delle fonti di flusso, cercando di attrarre visitatori provenienti da altre aree geografiche e promuovendo l’Italia ai connazionali. I governi che si sono succeduti durante il conflitto, Draghi prima e Meloni dopo, hanno adottato la medesima strategia relativamente all’approvvigionamento delle fonti di gas vista la dipendenza dell’Italia e dell’Europa dal gas Russo.

Conclusioni e considerazioni

Il conflitto russo-ucraino ha avuto ripercussioni significative sul turismo italiano, con una diminuzione del flusso turistico proveniente da Russia e Ucraina e un clima generale di incertezza tra i turisti internazionali, va detto però che tale momento di incertezza non ha interrotto in Europa e nel mondo la voglia di viaggiare, e destinazioni di prossimità ( l’Italia per gli Europei ) hanno, in assenza di mete alternative, ( Est del mondo che per essere visitato ha necessità di volare sulle zone del conflitto ) , beneficiato di flussi turistici .

 

E’ presto ancora per fare un bilancio che analizzi i numeri esatti e l’interruzione delle serie storiche di analisi, causa periodo Covid, non agevola il lavoro, questo blog tuttavia continuerà ad analizzare i dati a beneficio dei suoi lettori.

 

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