di Liliana Comandè.
Le bellezze spagnole che non hanno niente da invidiare anche alle capitali.
Barcellona, Madrid e Siviglia attraggono ogni anno la stragrande maggioranza dei visitatori del Paese, ma le attrattive della penisola iberica non si esauriscono in queste pur interessantissime città, perché ci sono altre regioni e città meno note al turismo di massa.
Saragozza, l’antica Cesaraugusta fondata dai romani nel 14 a.c. nello stesso luogo dell’originaria Salduie (un insediamento iberico fortificato vicino al fiume Ebro), è una città dalla grande tradizione storica, artistica e culturale.
Essa fu il fulcro diffusore della cultura romana, dalla quale si latinizzò gran parte del territorio iberico.
A partire dall’anno 714 fu sotto il dominio musulmano e nel 1018 divenne la capitale del primo regno di Taifas indipendente da tutto al-Andalus, rappresentando per un intero secolo l’approdo ideale per quanti cercassero asilo e il rifugio desiderato da intellettuali e scienziati, dove l’arte e la cultura brillarono come non mai.
L’era cristiana ebbe invece inizio nell’anno 1118, quando la città venne riconquistata da re Alfonso I d’Aragona; i vari monarchi che la governarono in quel periodo di tempo la ingrandirono, le concessero privilegi ed un livello di libertà inusuale nell’Europa feudale di allora. Nel Medioevo Saragozza fu la capitale del regno d’Aragona, che comprendeva gran parte della Spagna ed anche territori francesi ed italiani.
Durante il Rinascimento la città, chiamata “l’abbondante”, conobbe un grande apogeo, ma è nel XVIII secolo (a cui appartiene il pittore aragonese Goya) che Saragozza raggiunse uno straordinario sviluppo nella scienza, nell’arte e nella cultura e che diventò uno dei punti chiave dell’illuminismo spagnolo. La città rafforzò anche il proprio dominio commerciale e divenne pioniera nel processo di modernizzazione della Spagna, la quale le ha permesso di consolidare nei secoli la promettente posizione centrale che la storia, l’economia e la geografia le assegnarono come capitale della valle dell’Ebro.
Le varie culture e dominazioni succedutesi nel tempo le hanno conferito un carattere eterogeneo, cosmopolita ed accogliente, ricco di molteplici influenze rintracciabili in tutti gli aspetti della vita e della tradizione cittadina, dalla storia all’arte della gastronomia.
Saragozza, situata a meno di 200km di distanza dalla montagna, tra Madrid e Toledo, è anche il punto di partenza ideale sia per una vacanza itinerante (Fly & Drive) sia per le vacanze sui Pirenei all’insegna degli sport invernali e per il relax nelle riserve naturali.
Le bellezze storico-artistiche di cui è ricca la città sono molteplici, a cominciare dal centro storico, che conserva ancora la struttura ottagonale dell’urbanesimo romano, con il cardo e il decumano ed altre vestigia di Cesaraugusta (come i resti delle mura, il teatro romano, parte del porto fluviale e le terme).
L’Aljaferìa, attuale sede delle Corti Aragonesi, il parlamento regionale della comunità autonoma d’Aragona,è, invece, un meraviglioso palazzo arabo, il meglio conservato in Occidente ed è stato dichiarato dall’Unesco “patrimonio dell’Umanità”. Nel periodo dell’inquisizione spagnola fu anche adibito a tribunale. Vi si possono ammirare la mosche con il minareto, la sala del trono, i giardini interni e la Torre del Trovador.
La cattedrale di San Salvador, nella quale si fondono con armonia diversi stili artistici dal romantico al neoclassico, è il capolavoro del gotico locale e insieme a numerose altre chiese vanta delle bellissime decorazioni in tipico stile mudejar, in mattoni e piastrelle.
Fu costruita nel XIV secolo proprio sopra un vecchio tempio romanico. Qualcuno definisce questa cattedrale più bella di quella Del Pilar. Vi si fondono anche elementi in stile Mudéjar. Anche qui vi sono degli affreschi di Goya e Bayeu nella cupola barocca. La chiesa è nota anche per il Museo dei Tappeti dove si trovano esposti preziosi tappetti fiamminghi e francesi che risalgono al XV°, XVI° e XVII° secolo.
La Basilica di Nostra Signora del Pilar,
una delle più geniali realizzazioni dell’arte barocca e neoclassica, meta di pellegrinaggi e fulcro della cristianità nazionale e internazionale, costituisce una delle tappe dell’itinerario mariano tra i santuari del Lordes, Torreciudad e, appunto, Il Pilar.
La Basilica è stata costruita nel 1681, ed è circondata da 4 torri e 11 cupole ed ospita al suo interno degli importanti dipinti di Goya e di Bayeau. C’è una leggenda che lega la Cattedrale alla Madonna. Si narra, infatti, che nel primo secolo apparve sulla cima del pilastro (el pilar, appunto) in favore dell’apostolo San Giacomo. Questo pilastro, chiaramente, è motivo di grande pellegrinaggio.
Vicino alla chiesa si trova il Museo del Pilar, nel quale sono conservati i gioielli utilizzati per adornare la statua Pilar.
La Lonja, invece, era l’antica Borsa del mercato cittadino, il posto più importante dove si contrattavano i prodotti che venivano scambiati. E’ un grande palazzo rinascimentale ed è il primo monumento del Rinascimento in tutta la regione che venne edificato nel 1540: Oggi viene utilizzato soprattutto per organizzare eventi e manifestazioni culturali.
L’attività congressuale a Saragozza è assicurata dall’auditorium – Palazzo dei Congressi. L’evoluzione in questo genere di attività è culminata nel 1998, quando si sono celebrati 224 avvenimenti che hanno fatto registrare l’affluenza nel capoluogo aragonese di circa 70.000 persone, generando un’ importante ripercussione sull’economia della città.
L’intenzione è di proseguire con impegno anche in questo settore perché Saragozza continui a crescere come città dei congressi, sia a livello nazionale che internazionale.
La capacità ricettiva della città e molto alta con strutture di diverse categorie.
La gastronomia aragonese è molto antica e prestigiosa, le sue radici affondano nella tradizione borbonica napoletana e italiana e Saragozza, meta ambita per l’ozio e le specialità culinarie, si è anche meritata l’appellativo di “città di tapas”, grazie allo svolgimento del concorso annuale di tapas (i tipici stuzzichini spagnoli) realizzato dall’Associazione di Caffè e Bar cittadina.
L’artigianato tipico di Saragozza è basato sulla lavorazione della ceramica: molti, infatti, sono i laboratori artistici presenti nel capoluogo e soprattutto a Muel, la famosa cittadina dei dintorni, nella quale vecchi e giovani ceramisti perpetuano quest’antica tradizione artigianale.
Ecco, a volte vale proprio la pena guardare anche a quelle città dove storia, cultura, paesaggi, enogastronomia sono un invito a essere visitate perché, sicuramente, non si resterà delusi!
Ciao Liliana! Ma stai sempre in viaggio?! Una bella scoperta questo tuo articolo, e non avrei mai immaginato che una piccola città come questa potesse nascondere delle simili bellezze assolutamente da visitare. Grazie ancora per le info!
Una descrizione perfetta, e un ottimo consiglio, quello di inserire questa splendida città, crogiuolo di culture (dalla latina, all’araba a quella odierna spagnola) in un contesto di viaggio itinerante come un fly & Drive. Farci almeno 2 o 3 notti è d’obbligo. Davvero molto bella.
Ottimo spunto di viaggio, brava e grazie per la segnalazione! Peccato che come voli non è collegata splendidamente da più città Italiane, ma penso proprio che una bella vacanza dai cugini spagnoli si può fare considerando che da Bergamo opera un volo diretto low cost.
Ma come riesce a trovare il tempo per viaggiare così tanto e contemporaneamente scrivere tutti questi meravigliosi reportages, articoli, editoriali etc? Sicura che la sua giornata sia di 24 ore come tutti i comuni mortali? Veramente complimenti, la passione per i viaggi, e per il turismo in genere (anche con tutte le sue magagne) traspare da ogni riga.
Federico non sto sempre in viaggio, anche se mi piacerebbe veramente. Saragozza è veramente da visitare come tutti i centri cosiddetti minori. Ne abbiamo tanti anche in Italia, sai, eppure non li conosciamo. Peccato
Antonio, come ADV ti consiglio ti uscire dai soliti schemi delle capitali e poi basta. Ogni paese ha mille posti da visitare e apprezzare. Saragozza è fra questi.
Maria Rosaria, se si conoscono i posti, poi si possono consigliare ai clienti, si possono descrivere. Si acquisisce quella professionalità che tutti decantano ma pochi hanno.
Luciana, il tempo lo trovo quando torno a casa la sera. IO continuo a stare davanti al PC fino a mezzanotte per scrivere quello che apprezzi. Ma non mi lamento, è una cosa che amo fare e la faccio a costo di lavorare veramente dalla mattina…alla notte.
Ciao Liliana, ho visitato Saragozza e devo dirti che l’hai davvero descritta benissimo!Complimenti, i tuoi spunti di viaggio sono veramente utili.
Leggendo il tuo articolo capisco che davvero è una cittadina da non perdere assolutamente. Un vero melting-pot di culture, un mix di correnti e di popoli che va assolutamente vista e vissuta. Adoro le città così, se poi si trovano vicinissime all’Italia .. Ancora meglio. Grazie per i consigli che dai a noi e che noi gireremo ai nostri clienti quando ci chiederanno qualche consiglio su dove andare. Saluti e buon lavoro.
Grazie Paola per apprezzare i miei spunti di viaggio. Il mio spcopo è proprio quello di incuriosire a visitare queste località dai nomi poco altisonanti, ma ricchi di storia e di fascino.
Andrea, a mio avviso ogni località merita di essere vista. Certo, se alcune offrono più cose da vedere, è meglio. Saragozza è una città che offre molto, anche sotto il profilo storico. Buon lavoro anche ate.
Ciao Liliana, ti rubo una frase assolutamente da condividere… Barcellona, Madrid e Siviglia attraggono ogni anno la stragrande maggioranza dei visitatori del Paese, ma le attrattive della penisola iberica non si esauriscono in queste pur interessantissime città, perché ci sono altre regioni e città meno note al turismo di massa.
Nulla di piu’ vero. Sono le piccolissime città che colpiscono e che rimangono impresse nella nostra memoria e nei nostri cuori. Ricordo Valencia, Siviglia e Granada che sono piccole città ma meravigliosamente ben organizzate e con un’accoglienza meravigliosa. Proprio come hai indicato tu di Saragozza. Brava !
La Spagna da vivere! Prendersi e concedersi una vera “vacanza” per girovagare e fermarsi ma non solo nelle città maggiori ma e sopratutto da vivere con le persone nei paesi in modo da ritrovare quella atmosfera sempre ben descritta da chi la Spagna la vive!!! Grazie anche per questo bellissimo reportage, cara Liliana Comandé !!!
Liliana, mi piace leggere i tuoi racconti di viaggio perché mi danno sempre qualcosa di più rispetto a quelli che ho letto. Non sei mai noiosa, anzi, tieni sempre desta l’attenzione e poi c’insegni anche un po’ di storia oltre a descriverci i vari posti sempre meritevoli di essere visti. E se lo scrivi tu io ci credo. Un carissimo saluto. Gianna da Milano
Ciao Luigi, grazie per essere sempre così attento a ciò che scrivo e per i complimenti. Io sono del parere che ogni nazione, Italia compresa, sia tutta da scoprire. Ogni luogo ha una bellezza propria e vale la pena di conoscerla. Per me non esistono solo le capitali, che pure sono importanti, ma trovo che nei centri minori ci sia più autenticità e possibilità di avere più contatti anche con gli abitanti del luogo. Cosa che amo molto. Buona giornata.
Gianna, grazie per ciò che hai scritto. Fa piacere sentirsi dire che non si è noiosi quando si scrive. E’ una delle cose fondamentali quando si “racconta” un paese. Un caro saluto anche a te.