di Antonio Bordoni
Guardate questa immagine che vi proponiamo. L’Alitalia nel pubblicare i suoi orari dell’anno 1959 metteva già in bella mostra il simbolo delle Olimpiadi che si sarebbero svolte a Roma l’anno successivo. Nella copertina dell’orario si può leggere “The Official Airline for the Rome Olympic games 1960” . Era un motivo di vanto essere stati nominati l’aerolinea ufficiale per i giochi olimpici.
In quel 1960 Alitalia superò per la prima volta, il milione di passeggeri trasportati sulle sue linee: una cifra mai toccata negli anni precedenti. La XVII Olimpiade, l’unica ospitata finora dalla capitale italiana, è stata l’Olimpiade “che univa un mondo diviso” così la definì Giulio Andreotti, responsabile nominato dal Coni per la realizzazione di opere e infrastrutture ad hoc per l’evento.
Per alberghi e ristoratori l’evento fu una vera manna degli affari, un vero e proprio boom per il turismo. Unica pecca di quel grande evento fu la mancata apertura del nuovo aeroporto romano “Leonardo da Vinci” che avrebbe dovuto essere pronto per le Olimpiadi e invece venne aperto al traffico solo il 12 gennaio 1961. (1)
Perché ricordiamo questi fatti? Non potevamo farne a meno leggendo in questi giorni la seguente notizia diffusa dai media :
“Air France, la compagnia di bandiera francese, si sta preparando ad affrontare un colpo da 180 milioni di euro, dato che i turisti eviteranno la capitale francese a causa delle Olimpiadi estive di Parigi 2024. Le Olimpiadi estive, le prime Olimpiadi di Parigi in 100 anni, iniziano il 26 luglio e terminano l’11 agosto. Air France è la compagnia aerea ufficiale dell’evento. Tuttavia, ha rivelato che le prenotazioni aeree sono in calo perché i non appassionati dei Giochi sono stati scoraggiati dall’idea di visitare Parigi a causa della grande folla prevista per il periodo e del potenziale aumento dei prezzi di hotel, ristoranti e altre attività turistiche. Di conseguenza, le prenotazioni aeree per Air France sono state deludenti, con prenotazioni di voli da e per Parigi significativamente inferiori rispetto ad altre città europee chiave.” (2)
180 milioni di euro di perdite stimate da Air France dovute al fatto che le Olimpiadi si sono svolte a Parigi! E’ proprio il caso di dire che siamo passati dalle stelle alle stalle e non si tratta di confrontare Roma con Parigi, quanto invece di prendere atto di come è cambiato il mondo dal momento che siamo stati capaci di trasformare un evento sportivo simbolo di fratellanza universale in un evento dal quale è meglio girare alla larga!
Quanta differenza fra come il mondo accoglieva le Olimpiadi del 1960 e quelle di oggi accompagnate dal ghettizzare la città che le ospita e dal timore diffuso di attentati. Il tutto contornato da un consorzio umano in pratica ostaggio della digitalizzazione. Pochi giorni prima dell’inaugurazione abbiamo avuto blocco dei treni, di aerei, di banche ed altro per un software che avrebbe dovuto essere semplicemente upgradato. Quest’ultimo “incidente” esula dal discorso Olimpiadi ma serve a mettere in evidenza la fragilità che caratterizza l’odierno nostro vivere digitale.
In concomitanza con le Olimpiadi vi è stato un acuirsi del timore terrorismo ed anche di attivisti cosiddetti ecogreen i quali poche ore prima dell’apertura dei giochi di Parigi sono stati capaci per ben 8 ore di bloccare l’aeroporto di Francoforte, uno dei principali snodi europei del traffico aereo, posizionandosi sulle sue piste: inevitabile il caos nei cieli europei. E in Francia il giorno dell’inaugurazione sono avvenuti sabotaggi alle fibre ottiche che sui binari francesi dirigono il traffico dei treni ad alta velocità: altre migliaia di persone bloccate nei loro spostamenti e nella loro libertà di circolazione.
A fronte di questi fatti che per il momento hanno accompagnato solo l’apertura dei giochi, chi ha avuto la fortuna -crediamo sia questo l’esatto termine da usare- di godersi gli anni sessanta e il clima di libertà e voglia di vivere che si respirava in quel tempo, non può fare a meno di rattristarsi nel constatare come è finita l’Europa presa nella morsa bipolare dei terroristi e degli eco-green/no-tav. Quest’ultimi altro non sono che ragazzi come lo erano i giovani del 1960, con la differenza però che noi avevamo un padre e una madre, ovvero una famiglia, che ci guidava su cosa fare e non fare, un punto di riferimento alla cui progressiva scomparsa è sopravvenuto il caos.
- Le XVII Olimpiadi di Roma si svolsero dal 25 agosto all’11 settembre del 1960.
- https://www.euronews.com/business/2024/07/02/air-france-set-for-180-million-hit-as-tourists-avoid-paris-olympics