di Franca D.Scotti

 

Il 15esimo Salone Mondiale del Turismo delle Città e dei Siti Patrimonio Mondiale UNESCO si è svolto a Genova  dal 12 al 14 settembre

 

E’ stata Genova la sede  del 15esimo World Tourism Event, che si è svolto dal 12 al 14 settembre.

Nel Palazzo della Meridiana, il Salone Mondiale del Turismo delle Città e dei Siti Patrimonio Mondiale UNESCO ha visto la presenza di enti, responsabili e rappresentanti di un centinaio di beni Patrimonio Mondiale, materiali e immateriali, sia italiani che stranieri.

Successo e presenze affollate sia agli stand, sia alle interessanti conferenze che hanno affrontato temi di grande attualità.

Tra le Città e i siti presenti, un ruolo da protagonista è stato ricoperto dalla città ospitante.

Genova ha colpito l’attenzione dei partecipanti, pubblico, buyers, sellers e stampa, per la magnificenza del suo centro storico con il patrimonio UNESCO delle Strade Nuove e il sistema dei Palazzi dei Rolli, testimoni di un’epoca in cui Genova, la “superba”, era una potenza marinara del Mediterraneo, forte di una oligarchia di famiglie di mercanti e banchieri che competevano con le corti europee e invitavano i grandi artisti dell’epoca, tra tutti Van Dyck, per farsi eternare presso i posteri.

E Genova ha presentato negli incontri di approfondimento sia il Progetto DOGE – Dimore dell’Ospitalità Genovese Europea per la valorizzazione del Sito UNESCO   dei Rolli, sia il Congresso delle Capitali Europee dello Sport, che si terrà qui il 15-16 novembre 2024, sia il tema della sostenibilità e della cooperazione con l’incontro “Genova sostenibile e le politiche di internazionalizzazione e cooperazione per la valorizzazione del patrimonio”, sia infine la cucina tipica genovese presentata nelle degustazioni Genova Gourmet Experience, a cura della Camera di Commercio di Genova.

Oltre a Genova, protagonista è stata anche la regione Liguria con i siti di Porto Venere, le Cinque Terre e le isole di Palmaria, Tino e Tinetto e il Parco naturale del Beigua.

Tra le presenze di rilievo la Giordania, che ha presentato i suoi sette beni UNESCO, tra cui l’ultimo in ordine temporale, iscritto nella WHL a luglio scorso, ovvero Umm al Jimal, il villaggio a nord di Amman, testimone di tutte le culture che si sono succedute nel Paese mediorientale.

Cuba ha ampliato il suo ruolo, abbinandosi ai rappresentanti del programma Transcultura che unisce Cuba, i Caraibi e l’Unione Europea in nome della cultura e della creatività. Antigua e Barbuda, le isole gemelle, hanno messo in luce il Nelson’s Dockyard, un prezioso tesoro storico e culturale antiguano dichiarato patrimonio UNESCO nel 2016.

Il Nelson’s Dockyard è un antico porto e cantiere navale della Marina Militare Inglese, costruito nel 1755, che costituisce oggi l’unico esempio ancora esistente di un forte georgiano commissionato dagli inglesi.

L’Italia ha visto moltissime presenze: il Veneto, la Toscana che ha presentato la guida interamente dedicata ai Siti UNESCO della regione, il Piemonte, la Città metropolitana di Napoli, la Città di Torino con le splendide Residenze Reali Sabaude, Cremona, che ha offerto il concerto inaugurale, Urbino, Barumini, i Parchi della Calabria, l’Umbria e il Lazio, che ha puntato sulla Via Appia appena iscritta nella WHL, le necropoli di Cerveteri e Tarquinia, fino ad approdare al Metaverso, da Arpino con la Corsa della Cannata del Gonfalone ai progetti di tutela ambientale e sviluppo del tratto UNESCO tra Fondi e Itri.

Tra le new entry del WTE 2024 la Fondazione FS e Treni Turistici Italiani, che hanno scelto il WTE per promuovere le tante offerte di viaggio a bordo dei treni turistici. Anche Bologna è stata presente per la prima volta all’appuntamento con i suoi splendidi Portici, annoverati tra i beni Patrimonio mondiale dal 2021. Infine, particolarmente interessante la presenza all’edizione genovese del Centro Studi Identità e Memoria (CESIM) della Sardegna, promotore della candidatura a Patrimonio UNESCO delle Domus de Janas.

In occasione della inaugurazione è stato  presentato il libro “WTE, 15th anniversary. Il salone Internazionale del Turismo dal 2010 fra viaggiatori e siti UNESCO”, che  ripercorre i primi quindici anni del World Tourism Event.

Rivelatori gli incontri su la Città Metropolitana di Napoli insolita e segreta, nel racconto del consigliere delegato al Turismo Vincenzo Cirillo, e sui Parchi della Calabria, grazie alla presenza del Parco regionale delle Serre, del Parco Nazionale della Sila e di quello del Pollino.

Interessanti e affollati gli incontri di  approfondimento, rivolti sia a un pubblico specializzato che ad appassionati.

Tra i principali temi di grande attualità, l’Overtourism e il Climate sensitive Tourism, che possono essere di particolare e drammatica urgenza proprio sui siti Patrimonio Mondiale, la cui tutela è nell’interesse dell’intera umanità.

Interessante anche l’argomento del Turismo delle radici, tema centrale per il turismo 2024, sviluppato nell’incontro organizzato da Italea Toscana e Italea Liguria in collaborazione con la Direzione Generale per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Un argomento affrontato attraverso il racconto di storie eccellenti di emigrazione, come quelle di Giovanni Battista Pirelli, Amedeo Modigliani, Andrea Doria e Amerigo Vespucci.

Infine la Fondazione Santagata per l’Economia della Cultura e Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale ha organizzato un forum tecnico – operativo per riflettere sulle opportunità di sviluppo e sulle criticità dei flussi turistici nei siti Patrimonio Mondiale.

Al workshop riservato agli operatori del settore hanno preso parte 50 buyers italiani e internazionali, selezionati in collaborazione con ENIT, provenienti dai Paesi obiettivo, individuati con la Città di Genova, ovvero Francia, Spagna, Regno Unito, Germania, Olanda, Belgio, Austria, Svizzera, Usa, Israele, Australia e Italia, e oltre 100 seller provenienti da tutta la Liguria, ma anche dal resto d’Italia.

www.wtevent.it

 

Nella foto

Assessore al turismo del comune di Genova Alessandra Bianchi a sx, l’assessore al Turismo della regione Liguria Augusto Sartori al centro e Carlo Francini, coordinatore tecnico scientifico della Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale