Grande attesa a Roma per la Mostra “Giordania: alba del cristianesimo” al Palazzo della Cancelleria dal 31 gennaio al 28 febbraio 2025. L’eccezionale evento, organizzato dal Ministero del Turismo e delle Antichità della Giordania in collaborazione con il Vaticano, celebra i 30 anni di relazioni diplomatiche tra la Giordania e la Santa Sede, coincide con l’Anno Giubilare del Vaticano a tema “Pellegrinaggio della Speranza” e celebra il 60° anniversario della visita di Papa Paolo VI in Giordania nel 1964. I visitatori potranno intraprendere un viaggio immersivo attraverso 90 straordinari reperti che narrano la storia del cristianesimo, selezionati da 34 siti archeologici in Giordania.
Un viaggio attraverso storia e fede
La mostra rappresenta una porta d’ingresso al sacro passato della Giordania e include cinque siti di pellegrinaggio riconosciuti dal Vaticano:
Tel Mar Elias, dove scoprire il luogo di nascita del profeta Elia; Nostra Signora della Montagna, santuario che commemora la Vergine Maria; Monte Nebo, ultimo luogo di riposo del profeta Mosè; Macheronte, dove si racconta del martirio di Giovanni Battista; Il sito del Battesimo di Gesù Cristo (Maghtas) dove i pellegrini possonno connettersi con le acque in cui Giovanni Battista battezzò Gesù.
“Il nostro Paese è la patria di una storica comunità cristiana – fa sapere sua Maestà il Re Abdullah II che continua a promuovere il ritorno all’essenza e ai valori fondamentali condivisi da tutte le fedi – I cristiani fanno parte delle società del Medio Oriente da migliaia di anni e sono vitali per il futuro della nostra regione”.
Questa mostra riflette tale duraturo lascito mettendo in luce il ruolo cruciale della Giordania nella storia del cristianesimo. Da queste terre Elia ascese al cielo, Giovanni Battista compì il suo sacrificio finale e Gesù Cristo diede avvio alla Parola di Dio.