E’ quanto ha dichiarato Oxford Business Group (OBG) nel suo rapporto 2011 sulla situazione economica, sociale e politica del Marocco. Dopo una forte crescita nel 2010, i dati relativi all’inizio del 2011 evidenziano un altro anno eccezionale per il turismo in Marocco, secondo quanto dichiarato da Oxford Business Group (OBG) nel suo rapporto 2011 sulla situazione economica, sociale e politica in Marocco.

L’industria del turismo del Marocco ha registrato una forte crescita nel 2010 e le cifre per l’inizio del 2011 mostrano un altro anno straordinario. Nonostante il gesto criminale dello scorso aprile in un bar a Marrakech – il cui effetto sembra essere stato limitato – e l’instabilità politica delle nazioni vicine, la fiducia rimane alta. Il governo, infatti, continua a promuovere piani ambiziosi per il prossimo decennio.

Negli ultimi dieci anni il numero di visitatori è aumentato progressivamente ogni anno e gli arrivi turistici in Marocco hanno raggiunto 9,3 milioni nel 2010, con una forte crescita dell’11,5% rispetto al 2009 in accordo con le cifre rese note dal Ministro del Turismo. Anche il numero di notti trascorse nel Paese sono aumentate dell’11% anno su anno (su base annuale), così come i tassi di occupazione delle camere, passando dal 41% nel 2009 al 44% dello scorso anno. Sostanzialmente, quindi, il valore del turismo è cresciuto del 6% rispetto all’anno precedente, toccando quota 56,2 miliardi di Dirham (pari a 4,96 miliardi di euro), nonostante i ricavi nel 2009 siano diminuiti a causa degli effetti persistenti del rallentamento dell’economia mondiale.

Il 2011 è iniziato con tutti i migliori presupposti, con tutti i principali indicatori che mostrano ancora una volta una crescita sana. Nonostante una flessione a marzo, nel primo trimestre del 2011 gli arrivi turistici sono aumentati del 6% su base annua, con 1 milione e 830 mila arrivi. Nel mese di aprile sono aumentati del 18% rispetto al 2010, registrando 784.000 di turisti. Le notti passate in hotel nel primo trimestre sono cresciute del 7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, contribuendo a incrementare i tassi di occupazione di due punti percentuali, toccando il 41%. Le entrate turistiche totali per gennaio, febbraio e marzo sono così aumentate del 6,7% su base annua, arrivando a 11,1 miliardi di Dirham (pari a 980 milioni di euro).

Secondo quanto riportano i media locali, nonostante l’attacco del 28 aprile a Marrakech – la più grande destinazione del Marocco in termini di pernottamenti – a partire da maggio sono state cancellate solo 22 mila notti per il periodo maggio, giugno e luglio, pari al 5% del totale dei 3 mesi in oggetto. I tour operator hanno, di conseguenza, rassicurato i rappresentanti delle imprese locali e registrato solo una lieve flessione in termini di cancellazioni.

Questo ottimismo è sostenuto dalla crescente diversità nell’offerta del turismo. Mentre il Marocco in passato è stato legato al turismo di “viaggiatori zaino in spalla”, il segmento lusso e golf nel Paese continua ad espandersi. Per esempio lo scorso marzo, la catena francese Accor ha aperto 147 camere nel nuovo Sofitel Essaouira Mogador Golf e Spa vicino a Essaouira, portando il numero totale dei suoi hotel nel regno a 30. Il resort comprende anche 28 ville e fa parte del progetto Mogador eco-resort che offre anche un campo da golf da 18 buche disegnato da Gary Player. Inoltre, Accor ha anche aperto un secondo Ibis a Tangeri nel mese di gennaio.

Anche la catena alberghiera spagnola RIU a maggio ha aperto due proprietà, una ad Agadir composta da 462 camere e un Hotel boutique golf a Marrakech con 54 camere che fa parte della gamma di immobili di lusso RIU Grand Palace. Le nuove aperture portano a sei il numero di hotel RIU in Marocco, con l’intenzione di aprire un’altra struttura – il Riu Palace Agadir – verso la fine dell’anno. Nonostante il successo e l’espansione in atto nel mercato, il governo non sta lasciando nulla al caso e sta continuando con il suo progetto Vision 2020, sulla scia del successo della precedente iniziativa Vision 2010. Il piano prevede un investimento – da qui al 2020 – di 177 miliardi di Dirham (pari a 15,62 miliardi di euro) di cui 32 miliardi di Dirham forniti dal governo (pari a 2,8 miliardi di euro), inclusi 15 miliardi di Dirham (pari a € 1.32 miliardi) sostenuti dal Fondo per lo sviluppo del turismo.