ARTE E COLLEZIONISMO A ROMA

II Edizione

 dal 20 al 23 settembre 2025

Palazzo Barberini

Galleria d’Arte Frediano Farsetti

Stand 26 

 

Grandi Opere per Frediano Farsetti ad Arte e Collezionismo a Roma.

In primis Giorgio de Chirico (Volos 1888 – Roma 1978) che sarà in esposizione con “Chevaux au bord de la mer” del 1926, olio su tela. Il dipinto mostra due cavalli su una spiaggia solitaria, con il mare calmo e un paesaggio sullo sfondo. L’atmosfera sospesa e irreale è tipica di de Chirico. Quest’opera segna un’ulteriore fase dell’artista in cui si distacca progressivamente dalle atmosfere enigmatiche e urbane della pittura metafisica per riscoprire la tradizione classica e il mito. L’ispirazione al classico si concretizza in particolare nella resa dei cavalli che richiama la scultura greco-romana.

Renato Guttuso (Bagheria 1912 – Roma 1987) sarà presente a Palazzo Barberini con l’olio su tela “Forchetta, bicchiere e tenaglia” del 1946. Tre oggetti semplici e comuni, una forchetta, un bicchiere e una tenaglia, vengono rappresentati su un tavolo coperto da un drappo rosso che rende la scena teatrale e solenne trasformando la natura morta in un manifesto simbolico. I tre oggetti rimandano, infatti, alla quotidianità del lavoro e alla sopravvivenza, ma evocano anche la fatica, la fame, la lotta, rispecchiando nella loro semplicità l’atmosfera del secondo dopoguerra fatta di impegno e ricostruzione.

Lorenzo Viani (Viareggio 1882 – Ostia 1936) sarà in fiera nello stand della Galleria d’Arte Frediano Farsetti con l’opera Le Parigine del 1908, olio su cartone. Viani è uno degli artisti più intensi e tormentati dell’arte italiana del primo Novecento e la drammaticità delle due figure immerse nell’oscurità della notte esprime l’inquietudine dell’artista. Viani non rappresenta il divertimento e i fasti delle notti parigine, le sue “Parigine” non sono donne dell’alta società, ma popolane, prostitute, lavoratrici precarie o emarginate, donne consumate dalla strada.

Altro artista di punta della Galleria è Ottone Rosai (Firenze 1895 – Ivrea 1957), di cui viene proposto un Autoritratto, olio su cartone del 1933. In un’Italia dominata dal regime fascista e dal gusto per un’arte monumentale e celebrativa Rosai sceglie di ritrarsi come un uomo qualunque. Lo sguardo è dubbioso ma nello stesso tempo l’atteggiamento è fermo, i tratti sono decisi e l’abbigliamento richiama l’”abito della domenica”, si raffigura, infatti, in giacca e cravatta ma il completo appare comunque sobrio e modesto.

Lo stand 26 ospiterà anche Filippo de Pisis (Ferrara 1896 – Milano 1956) con l’opera Natura morta con maschera, 1926, olio su tela, dipinto durante il soggiorno a Parigi. Si tratta di un lavoro enigmatico e ricco di mistero. Alcuni oggetti disposti in modo apparentemente casuale su una tavola vengono come osservati da una maschera posta sul lato sinistro dell’opera, che pare affacciarsi sulla scena. La pittura appare leggera e i colori hanno un tocco polveroso e sfumato, la luce diffusa conferisce all’opera un’atmosfera sospesa.

Mario Sironi (Sassari 1885 – Milano 1961) sarà presente con la monumentale opera Scultore e modella, olio su tela, 1929. Sironi verso la fine degli anni ’20 torna ai volumi plastici e compatti e a richiami architettonici tipici dell’arte italiana dei secoli passati. Le figure sono pesanti e semplificate, quasi come statue esse stesse. Lo scultore, al centro dell’opera, simboleggia il costruttore, colui che, tra le due guerre è l’artefice di un’umanità rinnovata e ancora in fase di evoluzione rappresentata attraverso la modella, i cui tratti neri marcano e definiscono i contorni di una figura appena accennata. La staticità della scena viene accentuata anche dall’uso di toni terrosi, grigi e ocra che rendono le superfici appiattite.

La Galleria d’Arte Frediano Farsetti nasce nel 1999. Sin dalle origini, la galleria si è distinta per un’attenta attività di ricerca e valorizzazione del patrimonio artistico del Novecento italiano e internazionale, promuovendo grandi mostre monografiche e retrospettive dedicate ai maestri storici. Parallelamente, la Galleria ha progressivamente aperto il proprio sguardo alle istanze del contemporaneo, affiancando ai grandi nomi del passato voci più sensibili e originali della scena artistica attuale.

Questo doppio binario – tra memoria e sperimentazione – rappresenta l’identità profonda della Galleria, capace di creare un ponte critico tra le avanguardie del secolo scorso e le nuove forme dell’arte visiva.

La Galleria Frediano Farsetti partecipa regolarmente alle principali fiere nazionali e internazionali e collabora con musei, fondazioni e archivi per la realizzazione di mostre e pubblicazioni di alto profilo scientifico e culturale.

Tra le mostre organizzate negli ultimi anni: Vis a vis, arte antica e moderna a confronto, 2015; Ottone Rosai ritratti e autoritratti, un dialogo con Bacon e Baselitz, 2018; Gino Severini, geometrie e visioni, 2021; Volti Ritratti Italiani dal XVI al XX secolo, 2024 (in collaborazione con Cantore Galleria Antiquaria).