Di Stefano Modena

 

Il World Travel Market di Londra è da sempre una vetrina dove i grandi del turismo si giocano il futuro dei viaggi. Quest’anno, però, un protagonista ha dominato la scena più di tutti: l’Arabia Saudita. Con uno stand mastodontico battezzato “Saudi Land”, 71 partner al seguito e un’agenda fitta di incontri, il Regno ha voluto comunicare un messaggio chiaro: non solo petrolio, ora puntiamo a diventare una potenza turistica mondiale.

I numeri danno forza a questa ambizione: 116 milioni di visitatori nel 2024 e oltre 60 milioni solo nei primi sei mesi del 2025. Una crescita impressionante — seppur ancora sostenuta in larga parte dal turismo domestico e religioso — che alimenta una domanda fondamentale: questo boom sarà davvero sostenibile e attrattivo per i viaggiatori internazionali?

EVENTI “UNREAL”: UN CALENDARIO CHE FA RUMORE

Tra le attrazioni principali del padiglione saudita spicca l’Unreal Calendar: un concentrato di mega-eventi che spaziano dalla Formula 1 alla WWE, passando per festival musicali e competizioni calcistiche internazionali. Cristiano Ronaldo, icona del calcio globale e ambasciatore di fatto del Regno, è il volto della campagna. Una strategia di forte impatto, che mira a catturare l’attenzione del pubblico più giovane e internazionale. La domanda, però, sorge spontanea: un evento sportivo o musicale può diventare il punto di partenza per scoprire un Paese ancora poco noto al turismo occidentale? Oppure rischia di essere solo un enorme spettacolo lucente che lascia in ombra la cultura locale?

DALLE MERAVIGLIE MILLENARIE AI PARCHI DIVERTIMENTO: QUALE ANIMA DEL PAESE PREVARRÀ?

Il Regno punta su un’offerta multipla:

  • AlUla: un tesoro archeologico unico nel mondo, ancora percepito come una meta “da pionieri”.
  • Mar Rosso saudita: barriere coralline e natura incontaminata, ma anche resort di lusso sempre più invasivi.
  • Jeddah: crocevia culturale dal fascino mediorientale autentico.
  • Riyadh: metropoli futuristica in trasformazione continua.

E dalle immagini futuristiche del progetto Qiddiya, con il parco divertimenti Six Flags pronto all’apertura, al lusso delle prossime inaugurazioni a Shura Island, si intravede un modello di sviluppo fortemente orientato all’intrattenimento premium. Una scelta strategica… ma inclusiva?
Il rischio è che il Paese diventi una grande playground per viaggiatori benestanti, trascurando la ricchezza di tradizioni che potrebbero renderlo davvero unico.

 

INVESTIMENTI, VOLI, PARTNERSHIP: LA MACCHINA SI MUOVE

Durante il WTM sono stati firmati 9 Memorandum of Understanding con colossi del travel come Saudia Holidays e TUI Group, oltre a centinaia di incontri B2B. Un segnale chiaro: il Regno vuole partner forti e vuole averli subito. Secondo STA, collegamenti e infrastrutture miglioreranno costantemente, rendendo l’Arabia Saudita accessibile tutto l’anno. Lo sviluppo va veloce, forse velocissimo: ma un’espansione così rapida potrà tenere il passo con le aspettative dei viaggiatori in termini di servizi, sicurezza e trasparenza?

TRA VISIONE E REALTÀ: COSA SI DEVE ASPETTARE IL VIAGGIATORE?

La visita al WTM ha mostrato un Paese che vuole stupire. E su questo non c’è dubbio: ci riesce.

Ma chi guarda al futuro del turismo saudita dovrebbe tenere a mente tre dimensioni:

  1. Autenticità — la modernità può convivere con la storia millenaria senza soffocarla?
  2. Accessibilità culturale — quali esperienze saranno realmente aperte e fruibili per tutti?
  3. Sostenibilità — grandi investimenti garantiscono risultati duraturi o rischiano di essere fuochi d’artificio?

Il Regno sembra convinto di poter rispondere affermativamente a tutte queste sfide. Per noi viaggiatori, la scelta è in parte più semplice e in parte più complessa: è arrivato il momento di scoprire una destinazione ancora piena di mistero, o è meglio aspettare che la trasformazione trovi un equilibrio definitivo? In ogni caso, l’Arabia Saudita non è più fuori dalla mappa del turismo internazionale. È una nuova frontiera: vicina, chiassosa, ambiziosa. Sta a ciascuno decidere quando e come varcarla.