Accolte le posizioni di Confindustria Alberghi: la misura torna valida anche per B&B e affitti brevi

a tutela di sicurezza e residenti

La decisione odierna del Consiglio di Stato, annullando la sentenza del Tar Lazio ,ripristina la piena validità della circolare del Ministero dell’Interno relativa all’obbligo di riconoscimento de visu nella procedura di registrazione degli alloggiati. Tale obbligo torna quindi ad applicarsi anche a Bed & Breakfast e affitti brevi, in linea con quanto già previsto per le altre tipologie di strutture ricettive.

Confindustria Alberghi, assistita dagli avvocati Andrea Gemma e Beatrice Nobili dello Studio GPD – Studio Legale e Tributario, è intervenuta nel giudizio davanti al Consiglio di Stato sostenendo la posizione poi accolta dal Collegio.

Il pronunciamento dei giudici contribuisce a rimuovere un’ingiustificata disparità applicativa tra le diverse forme di ricettività e interviene su un tema cruciale per il settore turistico: la sicurezza. Al tempo stesso, offre una risposta alle preoccupazioni di molti cittadini che vivono nelle realtà condominiali e che spesso si trovano a convivere con il turnover degli ospiti degli affitti brevi.

«Accogliamo con soddisfazione – sottolinea Confindustria Alberghi – il pieno riconoscimento della linea da noi sostenuta. Siamo favorevoli alle semplificazioni e aperti all’impiego di tecnologie innovative nelle nostre strutture, ma quando in gioco ci sono la sicurezza dei turisti e la tranquillità dei residenti, le valutazioni devono essere particolarmente rigorose».