
Il Trentino-Alto Adige guida la classifica con 5.380 hotel, seguito da Emilia-Romagna, Veneto, Lazio, Lombardia e Toscana
L’Italia si conferma leader europeo per capacità ricettiva alberghiera con numeri che raccontano la forza di un comparto strategico per l’economia nazionale. Secondo il X Rapporto sul sistema alberghiero e turistico ricettivo italiano, diffuso da Federalberghi, il nostro Paese conta 32.943 hotel, 1,1 milioni di camere e 2,3 milioni di posti letto, conquistando il primato continentale.
Un patrimonio che nel 2024 ha registrato 283,9 milioni di notti trascorse in albergo, pari al 61% delle presenze turistiche complessive, con un incremento del 3,1% rispetto all’anno precedente. La fotografia del settore evidenzia un processo di riqualificazione avviato negli ultimi decenni. Se nel 2000 la maggioranza degli alberghi era a 1 e 2 stelle (49,3%), oggi prevalgono i 3 stelle e le residenze turistico alberghiere, che rappresentano il 55,2% dell’offerta. Cresce anche la fascia alta: i 4 stelle sono 6.639, mentre i 5 stelle raggiungono quota 771.
Parallelamente, la dimensione media delle strutture si è ampliata: dai 37,6 letti per albergo del 1980 si è passati ai 69,3 del 2024. La distribuzione geografica conferma la centralità del Nord, che ospita il 58,2% degli esercizi e il 51% dei posti letto. Il Trentino-Alto Adige guida la classifica con 5.380 hotel, seguito da Emilia-Romagna, Veneto, Lazio, Lombardia e Toscana. In termini di camere, primeggia l’Emilia-Romagna con oltre 141mila, mentre nel Sud e nelle isole gli alberghi si distinguono per la maggiore dimensione media: Calabria, Sardegna, Puglia e Sicilia superano i 90 posti letto per struttura.
Sul fronte della domanda, nel 2024 gli arrivi in albergo sono stati 96,4 milioni (+2,9% rispetto al 2023). Gli italiani hanno totalizzato 47,5 milioni di arrivi e 134,7 milioni di presenze, in calo rispetto all’anno precedente, mentre gli stranieri hanno registrato una crescita significativa con 48,9 milioni di arrivi e 149,2 milioni di presenze. Un segnale che conferma l’attrattività internazionale dell’offerta alberghiera italiana.
“Il quadro che viene fuori da questo rapporto – ha dichiarato il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca – ci mostra un sistema che tiene. La capacità ricettiva ci contraddistingue in tutta Europa, sempre più visitatori scelgono il soggiorno in hotel e la crescita del turismo straniero rivela la qualità di un’offerta che fidelizza il viaggiatore. Ogni lieve crescita va considerata al doppio del suo valore, perché testimonia la solidità di un comparto capace di affrontare le incertezze globali. Certo, vi è sempre la possibilità di migliorare, ma intanto continuiamo a fare ciò che ci caratterizza: vigiliamo sul futuro”.