Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, la risposta di ASTOI in merito a quanto già scritto ad MSC riguardo una pubblicità che era stata promossa dall’operatore di crociere.
Abbiamo accolto con estremo stupore il contenuto delle repliche di MSC alla nota stampa ASTOI del 24 agosto: si fa riferimento al fatto che la nostra associazione abbia “distorto il messaggio”, che la nota sia stata diramata perché MSC non è un membro di ASTOI, che i voucher non siano trasferibili – informazione sulla quale siamo già ampiamente edotti – e che si tratti di polemiche sterili, ma la compagnia non ha detto chiaramente l’unica cosa che doveva dire, ossia perché nella propria comunicazione commerciale abbia voluto far riferimento ai clienti possessori di voucher emessi da altri operatori.
Meglio sarebbe stato precisare le buone intenzioni dell’iniziativa, magari scusandosi per il riferimento esplicito ai voucher di altre aziende, che riteniamo di cattivo gusto e fuori luogo, soprattutto in un momento come l’attuale, nel quale nessuno ha purtroppo certezza sui tempi di ripresa.
In egual misura ci appare incomprensibile la presa di posizione di altre associazioni che, invece di dare lezioni di stile avrebbero dovuto, come ha fatto ASTOI, preoccuparsi del rispetto della posizione di tutti i player di mercato, ivi inclusa quella dei membri rappresentati da ASTOI. Invitiamo inoltre le altre Associazioni di categoria ad astenersi da giudizi semplicistici e da facili conclusioni, poiché – come noto a tutti – il tema voucher è più complesso di quanto non possa apparire e lo strumento stesso si presta a differenti utilizzi.
Non riteniamo di dover spiegare oltre come potrebbe essere o non essere utilizzato.