A seguito del successo di pubblico gli organizzatori hanno deciso di prorogare fino al 4 ottobre la rassegna José Ortega. Realismo e identità mediterranea a cura di Gianfranco Bruno e Alfredo Paglione. Molti sono stati i visitatori che hanno affollato le sale del Museo d’Arte Costantino Barbella di Chieti per ammirare le atmosfere mediterranee dell’artista spagnolo.
La proroga della mostra si presenta come straordinaria occasione anche per le scolaresche di conoscere un grande Maestro di Spagna legato alla storia e alle tradizioni del suo paese. L’arte di Ortega riflette anche l’impatto ambientale sia con la terra natale, di cui conserva luce e colori, sia con il paesaggio dell’Italia del sud, dove l’artista visse per molti anni in esilio. Il tema del paesaggio è una costante nella sua pittura sia come scenario in cui ambienta i suoi personaggi popolari sia come fonte di ispirazione nella sua nuda bellezza.
Uno straordinario percorso espositivo composto da 113 opere provenienti da musei e collezioni private abruzzesi, tra cui le dieci xilografie del ciclo El Terror, esposte per la prima volta in Italia meditate e realizzate da Ortega all’inizio degli anni Cinquanta durante la sua detenzione nelle carceri spagnole a seguito di una condanna a dieci anni per attività contro il regime franchista.
Vicente Aguilera Cerini parlando di Ortega lo descrive con queste parole Josè Ortega dipinge, disegna e incide, dentro la vita stessa. Quel che gli sta a cuore è l’esistenza del suo popolo.
L’arte di Ortega compare sulla scena spagnola negli anni della guerra civile ed ha il suo massimo sviluppo durante il periodo della dittatura franchista con una connotazione decisamente “politica”. La sua è un’arte di impegno che, anche senza indulgere ad aspetti propagandistici ed illustrativi, mette in primo piano problemi della vita sociale, come la condizione contadina, la sopraffazione del potere, lo snaturamento dell’identità individuale in un paese oppresso.
Tutti i lavori di Ortega: la pittura, la ceramica, il mosaico, l’affresco e, soprattutto, l’incisione, nascono da un’emozione potente e duratura, dall’ossessione per i volti travagliati dalla miseria, dalla sofferenza di uomini alienati dal duro lavoro. Artista dotato di eccezionale sensibilità famoso per i suoi mietitori, per le raccoglitrici di olive, per i pescatori trasforma i contenuti in fatti e simboli.
SCHEDA TECNICA
Titolo: José Ortega. Realismo e identità mediterranea
A cura di: Gianfranco Bruno, Alfredo Paglione
Sede: Museo d’arte Costantino Barbella
Indirizzo: Via C. de Lollis, 10, Chieti
Informazioni: tel. 0871 4083352
e-mail: [email protected]
sito internet: www.muvi.org/museobarbella
Periodo espositivo: 25 giugno – 4 ottobre 2009
Inaugurazione: 25 giugno 2009 ore 18.00
Apertura al pubblico: 25 giugno – 4 ottobre 2009
Orario: martedì, giovedì 9-13, 16-19; mercoledì, venerdì, sabato 9-13;
prima domenica del mese 9-12
Giorno di chiusura: lunedì
Ingresso: gratuito
Enti Promotori: Provincia di Chieti
Sponsor: Fondazione Carichieti – Camera di Commercio di Chieti
Catalogo: Vallecchi