di Antonella Pino d’Astore.

250 candele adagiate al suolo hanno illuminato il giardino di Villa Medici, riproducendo il cielo stellato della notte. Sono state accese una dopo l’altra, e come stelle luminosissime hanno formato la carta celeste delle costellazioni. Con una coinvolgente performance, il Sofitel Rome Villa Borghese ha offerto un’ottima opportunità per festeggiare l’arrivo del 2011, un anno contraddistinto da un’agenda ricca di eventi, manifestazioni e sorprese che appassioneranno ospiti e visitatori dell’elegante albergo romano.

Una Roma incantata nelle luci della notte fa da sfondo alla panoramica Terrasse Cuisine & Lounge del Sofitel, tra seduzione, lusso, piacere ed eleganza. In questa location il fotografo francese Renaud Auguste Dormeuil ha stupito gli ospiti con una performance spettacolare e suggestiva: “I will keep a light burning”. Ispirato alle scoperte del poliedrico padre della scienza moderna, Galileo Galilei, l’artista francese, grazie ad un potentissimo telescopio, immortala per la sua piece artistica gli astri dell’universo, invisibili a occhio nudo, nel momento esatto in cui la Terra è agli estremi della sua rotazione intorno al sole.

L’evento realizzato in collaborazione con l’Accademia di Francia a Roma”- dichiara Marie Bérengère Chapoton, direttore generale del Sofitel Rome Villa Borghese- “sottolinea la proficua collaborazione con Villa Medici, fucina di grandi talenti come Renaud Auguste Dormeuil. Ospitando “I will keep a light burning” abbiamo voluto, infatti, dar voce all’arte, alla cultura, alle sue molteplici rappresentazioni, nella convinzione che il Sofitel Rome Villa Borghese possa rappresentare sempre più un interlocutore importante per le personalità del mondo artistico nazionale e internazionale”.

Il lavoro del visionario fotografo francese ha avuto inizio il 6 luglio scorso, nel luogo esatto in cui Galileo presentò nel 1611 il suo primo cannocchiale per l’osservazione degli astri, cioè dalla Casa Rustica del colle del Gianicolo, oggi pertinenza dell’Accademia Americana a Roma. Immortalate le costellazioni, Dormeuil ha ricoperto la lente del telescopio con un velo, allo scopo di conservare questa immagine, rappresentazione più vicina delle stelle in quel preciso istante. Il genio Galileo avrebbe sicuramente apprezzato simile performance.

Nel cuore di Roma, tra via Veneto, Piazza di Spagna, Villa Borghese e Villa Medici, il cielo si è illuminato catturando i confini visibili del nostro universo. Ma la quinta stella è stata già catturata e conquistata dal Sofitel Rome Villa Borghese nel 2008. Con questo traguardo, il Sofitel è entrato nel panorama dell’accoglienza di lusso della Capitale, in un armonico equilibrio di libertà, piacere ed eleganza in cui l’arte del ricevere alla francese incontra il meglio della cultura locale.

 Antonella Pino d’Astore