di Luciano Riella

Una mostra organizzata dal Vitra Design Museum, dal Milwaukee Art Museum, dall’Institute of Contemporary Art Philadelphia e dalla Wüstenrot Foundation, in collaborazione con lo Shaker Museum.

 

E’ una mostra fuori dal comune: una chiesa libera americana del XVIII secolo ha ispirato generazioni di artisti, architetti e designer in tutto il mondo. Gli Shaker erano un gruppo religioso per il quale il design e l’architettura erano un’espressione delle convinzioni relative alla comunità, al lavoro e all’uguaglianza sociale. La mostra “The Shakers: A World in the Making” rivela il complesso contesto sociale, materiale e spirituale che ha creato lo ‘stile Shaker’ e le possibilità che i suoi valori offrono oggi: mobili meticolosamente realizzati e in un’architettura vernacolare che continua a risuonare a distanza di secoli. La mostra riunisce un’ampia gamma di mobili, elementi architettonici, utensili e beni commerciali Shaker, abbinati a opere di artisti e designer contemporanei recentemente commissionate ed esplora come il design Shaker fosse profondamente radicato nella pratica religiosa del culto e del lavoro degli Shakers.

Fondati in Inghilterra alla fine del XVIII secolo, gli Shaker emigrarono nelle colonie americane nel 1774, dove fondarono diciotto comunità distinte, dal Kentucky al Maine. All’interno di queste comunità, gli Shakers crearono mobili, oggetti domestici e architetture che furono presto acclamati per la loro radicale semplicità, oltre che per l’uso innovativo della standardizzazione e della produzione in serie. Il contributo del gruppo al design e all’architettura è celebrato ancora oggi, ma spesso viene interpretato solo in termini di estetica. Invece, “The Shakers: A World in the Making” esplora come il design Shaker fosse profondamente radicato nella pratica religiosa del culto e del lavoro degli Shakers. Progettata dallo studio milanese Formafantasma, la mostra riunisce più di 150 oggetti originali, la maggior parte dei quali prestati dalla collezione leader mondiale dello Shaker Museum di Chatham, New York. 

 

Nuove ricerche di designer contemporanei

Oltre alle opere storiche, la mostra comprende anche nuove ricerche e commissioni di sette designer e artisti contemporanei internazionali.

Queste opere commissionate coinvolgono gli artefatti Shaker in un dialogo, con ogni artista che si avvicina agli Shaker e alla loro cultura materiale da una prospettiva unica e personale – un legame tra passato e presente che permette ai visitatori di creare nuove connessioni con uno dei più avvincenti esperimenti di vita comunitaria alternativa della storia. Attraverso questo mix di materiale contemporaneo e storico, la mostra esplora le risonanze durature degli Shakers nel XXI secolo, includendo temi come il genere, l’inclusione e la sostenibilità. “The Shakers: A World in the Making” sfida le narrazioni convenzionali che circondano il design Shaker e lo inserisce invece nei contesti più ampi che lo hanno plasmato.

 

E’ un’introduzione alla visione del mondo e alle strutture sociali che definivano la vita degli Shaker. Fotografie storiche e contemporanee dell’architettura shaker sono abbinate a oggetti per rivelare le realtà materiali della loro vita comunitaria e della segregazione sessuale e celibataria. Una radio della comunità Shaker di Canterbury mostra come il gruppo accogliesse innovazioni e tecnologie esterne, nonostante il loro ritiro dalla società secolare. L’enfasi sul suono viene trasmessa agli oggetti che esaminano l’espressione esteriore più famosa del credo shaker: la danza di culto per la quale si sono guadagnati il soprannome di “Shakers”.

 

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