Nella prospettiva di realizzare un grande Centro Congressi ed eventi, il Palermo Convention Bureau sta lavorando per la formazione di una cordata di imprenditori privati, con cui condividere, insieme agli Enti pubblici, un progetto di gestione della Fiera del Mediterraneo.
Nel corso dell’ultima seduta del consiglio di amministrazione del Palermo Convention Bureau è stata valutata la grave situazione economica in cui versa la Fiera del Mediterraneo. Il consiglio, pur condividendo le preoccupazioni espresse in merito dall’assessore regionale alla Cooperazione, Roberto Di Mauro, ha manifestato una seria preoccupazione per una eventuale chiusura dell’Ente o peggio dismissione degli spazi.
Ogni possibilità di sospensione, anche temporanea, delle attività della Fiera causerebbe una frattura pericolosissima nelle attività di promozione dell’offerta congressuale, indebolendo le potenzialità di un segmento strategico per il fatturato turistico locale e per l’occupazione.
Un segnale di fiducia, in un momento non facile per la vita economica e turistica della Città e del Paese tutto che, pur tuttavia, dimostra una vitalità imprenditoriale potendo puntare su risorse vitali e su conoscenze di mercato che danno segnali evidenti di un trend in continua crescita per il segmento del turismo congressuale, recentemente attenzionato anche dal mondo finanziario nazionale ed internazionale.
“Il congressuale – spiega il presidente del Palermo Convention Bureau, Salvatore Sammartano – è uno dei segmenti più produttivi del turismo in Italia e recentemente anche in Sicilia si guarda a questo settore con rinnovato interesse. Per questo, già da qualche anno abbiamo costituito il Palermo Convention Bureau, con l’obiettivo a medio – lungo termine di potenziare la filiera congressuale al fine di creare e proporre sul mercato un’offerta articolata e competitiva ed inoltre di promuovere la creazione di un Palazzo dei Congressi. Gli spazi della Fiera del Mediterraneo sono attualmente l’unica possibilità concreta per ospitare congressi con un numero superiore a mille partecipanti, in attesa che vengano individuate nuove aree in grado di accogliere meeting internazionali ed eventi importanti. La proposta del consiglio di amministrazione si rivela, pertanto, una possibilità concreta – conclude Sammartano – per continuare ad utilizzare questi spazi che costituiscono elemento vitale di sviluppo per l’economia cittadina, per la destagionalizzazione dei flussi e per l’economia turistica dell’intera area occidentale dell’Isola, come avviene nei maggiori capoluoghi italiani.”
E’ opinione diffusa, anche tra i soci del Palermo Convention Bureau, che é possibile attuare un progetto che, applicando innovative strategie commerciali e di marketing, punti a razionalizzare gli spazi espositivi della Fiera, ottimizzandone l’utilizzazione non solo in termini fieristici, ma anche e soprattutto in termini congressuali, generando vantaggiose ricadute a favore dell’economia complessiva della regione.