“Il mese di febbraio, turisticamente parlando, ha fatto registrare un lieve recupero di arrivi e presenze alberghiere, che tuttavia non raccontano fino in fondo le difficoltà nelle quali versano le imprese del settore”. È quanto afferma il Presidente di Federalberghi-Confturismo, Bernabò Bocca, alla lettura dei dati relativi al monitoraggio mensile effettuato dalla Federazione (l’inchiesta è stata svolta dal 1° al 5 marzo, intervistando con metodologia internet 934 imprese ricettive, distribuite a campione sull’intero territorio nazionale).
“Leggere che le presenze alberghiere sono aumentate dell’1,5% a febbraio (rispetto al febbraio 2009) -prosegue Bocca- significa che la neve ed il carnevale hanno positivamente influito sul risultato finale, a fronte però di tariffe alberghiere che continuano ad essere ferme se non in calo generalizzato.
“E la conferma di questa analisi -sottolinea il Presidente degli albergatori italiani- emerge dal dato relativo ai lavoratori che scendono dello 0,8% a febbraio, con un picco del -2,5% per i lavoratori a tempo indeterminato ed un +3,2% per i lavoratori a tempo determinato, a significare l’esigenza per le imprese di abbattere, loro malgrado, i costi fissi.
“L’emergenza infatti adesso -conclude Bocca- si chiama liquidità e se il Governo ed il mondo bancario non sosterranno le imprese in questo delicato momento, il rischio che si potrebbe concretizzare a breve è un ulteriore calo dell’occupazione negli alberghi italiani”.