Ryanair, la più grande compagnia aerea d’Europa per tariffe basse, oggi (3 novembre), ha annunciato un profitto per il primo semestre di € 215 milioni, in diminuzione del 47% rispetto ai profitti interim degli scorsi anni, poiché il costo del carburante è più che raddoppiato da €392,7 milioni a €788,5 milioni. Il traffico è cresciuto del 19% a 32 milioni, le tariffe medie (incluso gli addebiti per il bagaglio) sono diminuite del 4% a €47, mentre i ricavi totali sono aumentati del 16% a €1,8 miliardi. I costi unitari escludendo il carburante sono diminuiti del 6% (includendo il carburante sono aumentati del 21%), malgrado ad un aumento del 2% nella lunghezza media del settore. L’Amministratore Delegato di Ryanair, Michael O’Leary, ha detto: “Raggiungere un profitto netto semestrale di €215 m in condizioni commerciali con costi del petrolio record è testimone della forza del modello di tariffe bassissime di Ryanair, che ha consentito un aumento del traffico del 19%, e un declino del rendimento (dovuto all’assenza di Pasqua e alla caduta della penetrazione delle tariffe bagaglio). I ricavi accessori che sono aumentati del 28% a 322 milioni di euro rappresentano circa il18% dei ricavi verso il 16% dell’anno scorso. I costi unitari incluso il carburante sono aumentati del 21%. Il carburante ha rappresentato più del 50% dei costi operativi totali poiché il costo del barile è raddoppiato da 63 dollari a 125. I prezzi del carburante per acquisto a pronti sono scesi recentemente a $60 al barile con la recessione globale che ha portato al collasso della fiducia del consumatore e dei consumi. La nostra posizione riguardante il carburante rimane immutata per l’anno fiscale 2008/09. Noi siamo riforniti per il trimestre 3 a 124 dollari al barile e non protetti per il trimestre 4. Nei mesi recenti un significativo scollegamento si è verificato tra i prezzi per consegna immediata e futura risultando nei periodi fiscali trimestre 1 e 2 ad un prezzo premium di più di 17 dollari a barile rispetto ai prezzi per consegna immediata. Inoltre i mercati per gli acquisti per consegne future non sono disponibili e ciò spiega parzialmente questi alti prezzi. Ci siamo avvantaggiati delle recenti cadute nel prezzo del petrolio per rifornirci del 25% per il trimestre 1 e 2 dell’anno fiscale 2009/10 ad un prezzo medio di 77 dollari a barile. Questo dovrebbe portare ad un risparmio sostanziale su i 125 dollari pagati in metà dell’anno fino a Settembre 2008. Continuiamo a monitorare i prezzi del carburante e guardiamo alle opportunità di estendere i nostri rifornimenti a questi prezzi molto più bassi del petrolio. Gli alti prezzi del petrolio e la recessione globale hanno, come avevamo predetto, causato una striscia di bancarotta e/o di raggruppamento nelle compagnie aeree in Europa. I fallimenti recenti includono Alitalia, Excel Airways, Futura, LTE, Sterling e Zoo. Molte altre compagnie aeree Europee in perdita andranno in fallimento quest’inverno a causa di perdite insostenibili e riserve di cassa insufficienti. Il raggruppamento delle compagnie aeree continuerà con compagnie di bandiera che si fondono in 3 gruppi a tariffe alte, che addebitano il carburante, guidate da Air France, BA e Lufthansa. Ryanair continuerà a competere con queste grandi compagnie la maggior parte delle quali si rifiuta di ridurre le sovrattasse per il carburante per riflettere la recente caduta del 50% nel prezzo del petrolio. Le nostre nuove basi di Birmingham, Bologna, Bournemouth, Edimburgo e Reus sono andate bene con i consumatori passati a Ryanair che garantisce le tariffe più basse e nessuna sovrattassa per il carburante. Abbiamo annunciato 3 nuove basi Italiane per Marzo 2009, ad Alghero e Cagliari in Sardegna e Trapani in Sicilia per capitalizzare sui tagli di Alitalia poiché più aeroporti si rendono conto che solo Ryanair può produrre una crescita rapida e sostenibile di traffico. Le prenotazioni per questo inverno sono leggermente superiori alle previsioni anche se ciò è dovuto alle numerose e ripetute promozioni di prezzo che risultano in tariffe ancora più basse. Il governo irlandese ha recentemente annunciato piani per introdurre una tassa per il viaggio aereo di 10 euro che discriminerà il trasporto aereo visto che non si applica ai treni e ai traghetti concorrenti. Abbiamo reclamato con il governo Irlandese perché sostituisca questa tassa fissa con una più giusta e una tassa più moderna in percentuale sulla tariffa pagata. Questa tassa fissa è ingiusta. Perché dovrebbero passeggeri ricchi (business)su tariffe transatlantiche di 3.000 euro pagare la stessa tassa di 10 euro di passeggeri attenti al prezzo che(su molti voli Ryanair) pagano una tariffa di meno di 10 euro ? Questa tassa fissa sul viaggio aereo è già fallita in Inghilterra e Olanda dove il traffico aereo è in declino in molto aeroporti. E’ inevitabile che il traffico/turismo Irlandese soffrirà un simile declino il prossimo anno. Mentre questa tassa danneggerà seriamente il nostro investimento in Aer Lingus (che è interamente dipendente dal traffico Irlandese e il cui tasso di riempimento è in continuo declino), il suo impatto su Ryanair sarà minore poiché solo il 15% del nostro traffico è originato in Irlanda. Tuttavia, la nostra base di Shannon(dove la media delle tariffe è minore di 10 euro per tutto l’inverno) sarà particolarmente colpita e noi prevediamo di ridurre voli e traffico fino al 75% da Novembre 2009 se questa tassa fissa verrà applicata come annunciato. In Inghilterra continuiamo ad appellarci per la rimozione del Sig.Harry Bush, il pessimo legislatore, così come per la vendita di Stansted dal monopolio della BAA. Il Signor Bush ha approvato la maggior parte di tutti gli aumenti nei costi della BAA e le proposte compreso il piano pazzo di sprecare 4 miliardi di sterline per il Terminal 2 malgrado l’opposizione unanime di tutte le compagnie aeree che usano questo Taj Mahal dorato. E’ rimasto tranquillo mentre le compagnie aeree e i passeggeri soffrivano le lunghe code per la sicurezza e il passaporto, ripetuti guasti ai nastri trasportatori del bagaglio e il raddoppio dei costi per passeggero negli ultimi 18 mesi. Il risultato di questo fallimento normativo è stato il primo declino nel traffico di Stansted degli ultimi 20 anni. La proposta vendita di Gatwick è l’ultimo stratagemma del monopolio di BAA per evitare le raccomandazioni di interruzione della Commissione per la Concorrenza. Crediamo che il Governo Inglese e l’autorità per la concorrenza debba forzare BAA a portare avanti la vendita di Stansted e di almeno uno degli aeroporti Scozzesi. Questo porterà a una concorrenza reale e a un miglior servizio passeggeri. Assicurerà anche che servizi efficienti vengano costruiti a Stansted per rispondere alle necessità delle compagnie aeree e dei consumatori piuttosto che gonfiare i costi e i profitti del monopolio BAA. Abbiamo implementato i nostri piani di mettere a terra 15 aeromobili a Stansted e 4 a Dublino quest’inverno a seguito di ingiustificati aumenti nei già alti addebiti per passeggero in questi aeroporti. Malgrado queste riduzioni, prevediamo che il traffico Ryanair cresca ancora del 9% quest’inverno, e del 14% a 58 milioni per l’intero anno. La recessione economica ha causato il collasso della fiducia del consumatore. Le tariffe Ryanair sono ancora più attraenti ora in cui il consumatore diventa più sensibile al prezzo e si allontana dalle alte tariffe, dalle compagnie Aeree che addebitano soprattasse carburante, come Air France, BA e Lufthansa. Visto che altre compagnie aeree falliranno, e l’ondata del raggruppamento continua, sopravviveranno quelle compagnie aeree più forti – come Ryanair – che sono ben gestite finanziariamente, hanno un forte bilancio, e una base di costo bassissima. La prospettiva per il resto di questo anno fiscale (2008/09) dipende dalle tariffe e dai prezzi del carburante .La recessione continuerà per far scendere i prezzi del carburante e le tariffe quest’inverno. Noi continueremo a rispondere con tariffe più basse e aggressive promozioni di prezzo per continuare a far volare l’Europa e per mantenere i nostri fattori di riempimento leader del mercato. Anche se abbiamo limitata visbilità, crediamo ora che le tariffe medie nella seconda metà dell’anno scenderanno tra -15% e -20% portando a perdite nel terzo e quarto trimestre. La nostra media tariffa per l’anno potrebbe scendere di circa -12% anche se queste tariffe più basse saranno largamente compensate da costi più bassi del carburante (attualmente $57 per barile nel quarto trimestre). Come risultato la nostra precedente previsione rimane invariata e siamo fiduciosi che chiuderemo l’anno a pareggio. Ci aspettiamo che i continui fallimenti e raggruppamenti creeranno ancora maggiori opportunità per la crescita di Ryanair. I prezzi del carburante rimarranno a circa 80 dollari al barile l’anno prossimo quando i nostri guadagni cresceranno fortemente. Abbiamo un significativo vantaggio di costi rispetto ai concorrenti molti dei quali si sono riforniti di carburante per il prossimo anno a livelli significativamente più alti dei prezzi correnti di mercato. Questo forzerà i concorrenti ad aumentare maggiormente le tariffe aeree e ad allargare il divario fra loro e le tariffe basse di Ryanair. Con uno dei bilanci più forti nel settore delle compagnie aeree, 2.1 miliardi di euro in cassa e la base di costo più bassa, Ryanair è posizionata fortemente per avvantaggiarsi delle opportunità che inevitabilmente deriveranno dalla crisi finanziaria e dalla recessione economica nel prossimo anno.”