Dopo aver rilevato gli atteggiamenti degli operatori di viaggio italiani nel 2009, il lavoro dell’Osservatorio Nazionale per l’applicazione nel settore turismo della Legge 269/98 e del Codice di Condotta (recepito il 19 luglio 2003 dal CCNL del turismo) è proseguito e si è esteso al confronto internazionale.
L’Osservatorio è stato creato e promosso dall’Ente Bilaterale Nazionale del Turismo, per monitorare l’impatto delle azioni messe in campo per contrastare il fenomeno del turismo sessuale in danno di minori, ed ha già condotto a risultati significativi, sia in assoluto, che nel confronto temporale 2009-2010, che si possono riassumere come segue:
- il 73 % dei Tour Operator outgoing italiani mostrano di aver applicato la Legge, segnalando ai propri clienti gli obblighi relativi al rispetto dei minori, anche in viaggio. Questa percentuale nella rilevazione del 2010 risulta in crescita fino al 78%. Pur trattandosi di un valore rilevante, è da valutarsi come ancora insufficiente, non solo perché si tratta di una prova di civiltà, ma anche perché più di un Tour Operator su cinque è nei fatti “fuorilegge”, non inserendo neppure sul proprio catalogo –nella sezione delle condizioni generali di viaggio- la dicitura prevista; e la cosa non migliora con lo sviluppo tecnologico: pochissimi sono ancora i casi – il 2,4% – in cui la segnalazione della problematica avviene sulla home-page del sito aziendale;
- una forte crescita si registra però, riguardo alla sensibilizzazione del personale (dipendenti e collaboratori), anche nella linea prevista dal CCNL del 2003: si è infatti passati, nel corso di un solo anno, dal 38% al 47% di personale coinvolto, in particolare con la modalità diretta, e cioè mediante briefing interni (71,4% dei casi).;
- un notevole balzo in avanti ha contraddistinto anche l’attività di comunicazione nei confronti dei fornitori locali, passata dal 15% al 22,7% degli operatori; una attività svolta il più delle volte con il metodo più cogente, ovvero l’inserimento di specifiche clausole nei contratti (48% dei casi).
Infine, una considerazione specifica ha riguardato i principali Operatori dei Paesi europei leader nell’outgoing: Gran Bretagna, Germania, Francia. Da questa sezione dell’Osservatorio vengono le note più dolenti, tanto che la pochezza del quadro europeo potrebbe far ritenere meno preoccupanti i dati italiani. Nella media, infatti, solo il 20% hanno intrapreso azioni di sensibilità dei clienti, il 23% del personale, e il 10% dei fornitori. Brillano per assenza gli operatori tedeschi, mentre quelli francesi si mostrano più sensibili ed attivi, avvicinandosi ai dati rilevati per l’Italia.
Si conferma allora, nonostante alcune increspature positive, l’esigenza di un rilancio su scala europea delle iniziative al riguardo, mirante ad un più diretto coinvolgimento attivo degli operatori, ma al contempo ad un più preciso rispetto dei loro doveri legali, prima ancora che di civiltà. In questo senso l’EBNT si renderà promotore di una iniziativa nazionale che deve giocoforza passare attraverso le Istituzioni nazionali, europee e mondiali, ma che deve vedere il recupero di un ruolo protagonista da parte delle Associazioni di Categoria.
I dati dell’Osservatorio sono pubblicati sul sito www.ebnt.it.