Di Antonella Pino d’Astore

La matematica non è un’opinione, neppure la geometria analitica. E se la parola “parabola” evoca immagini bibliche, bene, nella situazione in cui versa il settore turismo dell’industria italiana, c’è poco da sperare nel miracolo, ma bisogna piuttosto sperare che arrivi presto l’inversione di tendenza. Ormai sono anni che si registra un calo nel flusso turistico, sia si parli di movimentazione entro i confini nazionali che verso destinazioni all’estero. Lo spot ministeriale che esalta il Bel Paese non ha convinto molto: il punto è che nessuno ette in dubbio la bellezza del nostro paese, né tantomeno la ricchezza e la crescita che ne deriva da un’esperienza di vacanza nostrana, ma quando si vuole fare qualcosa per l’Industria Turismo si deve pensare anche al comparto outgoing, che come realtà economica coinvolge e offre posti di lavoro agli stessi italiani che operano all’estero. Immaginiamo poi se anche i turisti stranieri scegliessero di seguire il consiglio di rimanere nei propri confini territoriali: sarebbe allora il crollo. Nel favorire il turismo entro i confini nazionali non si può remare contro e frenare le attività delle aziende italiane che lavorano con il turismo outgoing. La disapprovazione e i dubbi per tale politica d’interventi aumentano e c’è chi insiste sulla necessità di un tavolo comune che possa affrontare, considerando tutte le sfaccettature e criticità, sia le problematiche dei T.O. che lavorano con l’incoming quanto con l’outgoing, sia le problematiche delle AdV e quelle degli italiani, che vedono sempre più assottigliarsi il budget destinato alle vacanze. E dopo aver tentato per anni di nascondere la polvere sotto il tappeto, è giunto il momento di abbandonare inutili quanto improbabili ottimismi ma pensare ad azioni più concrete e incisive.

Ormai è sotto gli occhi e nelle orecchie di tutti che così proprio non va: cominciano a preoccupare seriamente i tanti T.O., vettori, network che scompaiono nel nulla, le troppe AdV costrette a chiudere bottega, lo stillicidio di posti di lavoro proprio in un settore che dovrebbe essere il fiore all’occhiello dell’economia italiana. Alla lettura dei dati previsionali sul turismo estivo degli italiani, Bernabò Bocca, Presidente di Federalberghi, ha così commentato: “ Si accresce, purtroppo, il solco tra chi può permettersi un periodo di vacanza estiva e chi no, e seppur il giro d’affari si accresca del 20% esso è semplicemente dovuto da un lato alla fiammata inflazionistica di tutto ciò che consente la movimentazione turistica e dall’altro l’incremento (da dieci a 12) dei giorni di permanenza fuori di casa”. L’indagine è stata realizzata da Federalberghi con il supporto tecnico dell’Istituto EMG Ricerche ed effettuata dal 5 al 9 luglio con il sistema C.A.T.I. (interviste telefoniche) a un campione di 1.200 italiani maggiorenni rappresentativi di oltre 47 milioni di connazionali maggiorenni. Evidenzia Bocca: “ La netta divisione tra chi può permettersi almeno un pernottamento fuori casa per vacanza durante il periodo estivo e chi no, è caratterizzato dal fatto che ben 1 italiano su 4 non fa vacanza per mancanza di soldi, sancendo la nascita di una nuova malattia del nostro sistema economico, definibile sinteticamente come povertà turistica”.   Per combattere la nuova malattia del turismo, Federconsumatori- Confturismo e Fiavet condividono la necessità di un’immediata azione sinergica tra tutti gli operatori della filiera del turismo organizzato per ridare fiducia al mercato perché: “ è una fase in cui la contrazione del potere d’acquisto, i dissesti finanziari e l’incertezza economica in generale hanno pericolosamente minato il rapporto di fiducia tra il cliente, distribuzione e organizzazione che rappresenta la base del business dell’intera filiera del turismo organizzato ”. Federviaggi-Confturismo è pronta a trattare, nel dettaglio, tutti questi argomenti e lancia l’ipotesi di un incontro da tenersi già a settembre, alla conclusione della stagione estiva in corso. È una situazione che preoccupa non poco e che dà spazio a molteplici chiavi di lettura ma che possono forse ricondursi tutte a: “Un dialogo e un confronto corretto, che sono alla base di tutto” come afferma Roberto Corbella, Presidente ASTOI. Corbella, in occasione del dibattito sulla questione supplementi carburanti ha osservato: “Che il mercato turistico non goda di ottima salute è noto a tutti gli attori della filiera e le conseguenze le subiscono tutti: Agenzie di Viaggio, T.O., Vettori. Come associazione abbiamo insistito più volte sulla necessità di metterci intorno ad un tavolo con le altre associazioni di categoria per affrontare temi sui quali c’è possibilità di ampia convergenza (Fondo di Garanzia, condizioni generali di contratto T.O./consumatori, attivazione di percorsi di formazione e qualificazione del comparto, creazione di percorsi di certificazione di qualità), ma anche temi sui quali dialogare è certamente più complesso e difficile. Il dialogo tra associazioni è iniziato, ma sicuramente dobbiamo metterci tutti più determinazione e impegno. Non è, dunque, la contrapposizione, la via da percorrere. Siamo fermamente convinti che un dialogo a monte, tra le associazioni di categoria, possa facilitare anche la gestione del rapporto diretto tra T.O. e Turismo Associato e possa aiutare a fare chiarezza sulle rispettive esigenze che inevitabilmente, nel rapporto trilaterale tra T.O., Agenzie di Viaggio e consumatori, debbano essere contemperate. Riteniamo quindi, anche in linea con il messaggio lanciato dal Presidente Uftaa, Bevacqua, che, sin dai primi di settembre, ci si debba nuovamente sedere intorno ad un tavolo per affrontare i temi che interessano il settore. In quest’ultima parte d’estate, cerchiamo intanto di rimanere uniti, concentrando il massimo sforzo per ottenere risultati più confortanti per tutti”. Si rimanda a settembre dunque il tavolo, le riflessioni, le proposte e gli interventi che possano guarire il turismo. Intanto come stanno reagendo i Tour Operator? Quale parabola possono provare a descrivere in questa seconda parte dell’estate? Alla luce della convulsa e problematica situazione economica, non è sicuramente facile fare previsioni, raccogliere risultati, immaginare possibili scenari futuri. Tuttavia, per tastare il polso della situazione, tra incertezze, dubbi e preoccupazioni, Travelling Interline ha intervistato alcuni dei più rappresentativi T.O.; non tutte le domande hanno trovato una risposta per alcuni dei soggetti intervistati. Queste le domande:

1)      Il 2010 è l’anno peggiore? La crisi durerà ancora e per quanto?

2)      Criticità e concause che colpiscono il settore turismo

3)      Quali strategie aziendali sono state adottate e quali azioni correttive sono state necessarie per contrastare la crisi?

4)      Le vendite attraverso le promozioni hanno dato i risultati desiderati?

5)      Funziona la formula advance booking? Il prenota prima quanto incide sulle vendite?

6)      Quali investimenti sono stati fatti?

7)      Una previsione sull’andamento dell’estate 2010

8)      Come cambierà la domanda turistica?

9)      Per quali destinazioni e per quali prodotti si prevede una maggiore richiesta e per quali si teme una flessione?

10)   Dal governo arrivano segnali di avvicinamento e interesse verso il settore turismo?

11)   Quali potrebbero essere i provvedimenti utili a rimuovere, piuttosto che aggiungere, ostacoli all’organizzazione dell’industria turismo?

12)   Quanto si sono rivelati utili per il settore le iniziative e gli interventi intrapresi dal Ministro del Turismo Brambilla?

13)   Cosa altro ci si aspetta dal Ministro per fronteggiare la crisi?

E queste le risposte:

FRANCO FENILITitolare 4WINDS

Il 2010 è l’anno peggiore? Dobbiamo ancora tirare le somme, diciamo che l’inverno e la Pasqua sono andati bene soprattutto per le destinazioni di alto livello. Crollano totalmente le vacanze economiche.

La crisi durerà ancora e per quanto? Chi può dirlo?

Criticità e concause che colpiscono il settore turismo.

Gli assetti geopolitici, le catastrofi naturali e l’informazione distorta influenzano molto i viaggiatori. La notizia del vulcano Islandese, per esempio, ha fermato le partenze per l’Islanda. Eppure l’Islanda attrae i turisti proprio perché è situata sulla frattura geologica del medio atlantico che è visibile cielo aperto e attrae per i suoi geyser e vulcani attivi … e si dimentica che, come il Giappone, L’Islanda è uno dei paesi più avanzati in fatto di monitoraggi sismici e vulcanologici. Altro danno è stato l’influenza del 2009 (chiamata anche influenza A/H1N1 o febbre suina) che ha bloccato tutto il flusso turistico verso l’aerea latino-americana.

Quali strategie aziendali sono state adottate e quali azioni correttive sono state necessarie per contrastare la crisi? Nessuna assunzione, offerte di viaggi brevi e potenziamento del web

Le vendite attraverso le promozioni hanno dato i risultati desiderati? No

Funziona la formula advance booking? ll prenota prima quanto incide sulle vendite? L’advance booking non funziona. Spesso il prenota prima si rivela un bluff, visti i continui ritocchi per adeguamento carburante delle compagnie aeree e l’aumento delle tasse apt.

Quali investimenti sono stati fatti? Web e potenziamento tipologia e numero di tour

Una previsione sull’andamento per l’estate 2010 I mondiali di calcio generalmente bloccano le prenotazioni, è una costante purtroppo, quindi aspettiamo che terminino per sbilanciarci. Al momento sono poche le prenotazioni, nettamente inferiori al 2009

Come cambierà la domanda turistica? Se si continua così, rimarrà solo il settore deluxe.

Per quali destinazioni e per quali prodotti si prevede una maggiore richiesta e per quali si teme una flessione? Medio – Oriente e America sud in aumento, in flessione Islanda

Dal governo arrivano segnali di avvicinamento e interesse verso il settore turismo? Per il momento nessun beneficio, speriamo in futuro.

Quali potrebbero essere i provvedimenti utili a rimuovere, piuttosto che aggiungere, ostacoli all’organizzazione dell’industria turismo? Una curata riclassificazione degli alberghi, un miglior contributo da parte degli uffici esteri per le campagne pubblicitarie

Quanto si sono rivelati utili per il settore le iniziative e gli interventi intrapresi dal Ministro del Turismo Brambilla?  Per il momento nessun beneficio, speriamo in futuro

Cosa altro ci si aspetta dal Ministro del Turismo per fronteggiare la crisi? Competenza, professionalità e serietà e conoscenza vera dei problemi del mercato.

AGOSTINO BALLONE – Presidente e Amministratore Delegato Gruppo BALTOUR

Il 2010 è l’anno peggiore? La crisi durerà ancora e per quanto?  Sicuramente il 2010 sarà l’anno della verifica. I primi segnali sono comunque rassicuranti sul piano dell’Out going. L’incoming invece continua a soffrire.

Criticità e concause che colpiscono il settore turismo Il progressivo invecchiamento delle strutture, la mancanza di risorse per gli investimenti, una fiscalità ridondante.

Quali strategie aziendali sono state adottate e quali azioni correttive sono state necessarie per contrastare la crisi?  Razionalizzazione delle risorse economiche e umane. Miglioramento dei sistemi informatici.

Le vendite attraverso le promozioni hanno dato i risultati desiderati? A volte si, ma impoveriscono il risultato di bilancio.

Funziona la formula avance booking? Il prenota prima quanto incide sulle vendite? Funzione abbastanza comunque incide per una quota modesta.

Quali investimenti sono stati fatti? Rinnovato il sito e il sistema di prenotazione on line.

Una previsione sull’andamento per l’estate 2010 Bene che vada, manteniamo le posizioni.

Come cambierà la domanda turistica? Sarà sempre più concentrata, i giorni si ridurranno, ma magari si ripeteranno vacanze in più periodi dell’anno.

               Per quali destinazioni e per quali prodotti si prevede una maggiore richiesta e per quali si teme una flessione? Continua a tirare sempre più la destinazione Egitto, magari su mete di nuova programmazione.

               Dal governo arrivano segnali di avvicinamento e interesse verso il settore turismo? Al momento si registrano solo annunci. Siamo in attesa che si concretizzino.

               Quali potrebbero essere i provvedimenti utili a rimuovere, piuttosto che aggiungere, ostacoli all’organizzazione dell’industria turismo? Sburocratizzazione, Piani Regolatori comunali coerenti con gli annunci. Detassazione delle utenze per le strutture ricettive. Costo del lavoro più basso. In pratica liberare l’economia turistica dall’oppressione fiscale – burocratica

               Quanto si sono rivelati utili per il settore le iniziative e gli interventi intrapresi dal Ministro del Turismo Brambilla? Di scarsa incisività. Andrebbe riformato il titolo 5° della Costituzione. Le regioni sono una iattura.

               Cosa altro ci si aspetta dal Ministro del Turismo per fronteggiare la crisi? Se riuscisse a togliere le competenze alle regioni sulla promozione estera potrebbe fare molto. Allo stato può solo galleggiare.

FABRIZIO PISCIOTTA – Direttore Commerciale Blu Holding.

Il 2010 è l’anno peggiore? La crisi durerà ancora e per quanto? È ancora presto per dirlo: sia se il 2010 sarà l’anno peggiore, sia quanto durerà la crisi. Certamente stiamo assistendo a qualcosa che non ha precedenti e non è legato ad eventi tragici ma isolati come in passato – torri gemelle, tsunami, terremoti etc. – che poi generano rimbalzi positivi. In ogni caso dobbiamo lavorare con le carte che abbiamo in mano, aiutando gli agenti della nostra rete – circa 800 agenzie con marchio Bluvacanze e Vivere&Viaggiare – con gli strumenti messi a punto dal nostro Gruppo, che è il primo polo distributivo del turismo in Italia.

Quali strategie aziendali sono state adottate e quali azioni correttive sono state necessarie per contrastare la crisi?Il nostro obiettivo era ed è quello di implementare una strategia di sviluppo sostenibile, basata sulla qualità al giusto prezzo. Questa è la cosa più importante nell’attuale scenario competitivo, dove i consumatori hanno bisogno di recuperare un po’ di fiducia negli operatori, affidandosi a chi può garantire loro affidabilità, serietà e un adeguato supporto organizzativo. La salvaguardia della qualità concorre anche ad assicurare una buona marginalità alle agenzie associate ed è importante abbinare competitività tariffaria senza far ricorso a eccessive leve promozionali. Per essere incisivi e in grado di rispondere a tutte le esigenze, in primis tariffarie, dei clienti, lavoriamo, inoltre, con molti T.O. con i quali abbiamo creato e sviluppato una mappatura per destinazione, individuando per ognuna di queste una serie di TO con fasce di prezzo differenti, valorizzandone le caratteristiche e condividendo una visione di sostenibilità. Per far questo ci basiamo anche sul feedback che ci arriva dalla nostra rete di agenzie, un vero termometro sul territorio.

Le vendite attraverso le promozioni hanno dato i risultati desiderati? Coerentemente con la nostra strategia di valorizzare tutti gli attori della filiera, condividendo rischi e benefici, stiamo cercando di contenere la percentuale dei pacchetti promozionati perché è fondamentale  trovare una propria  competitività tariffaria senza far ricorso a eccessive leve promozionali, pena il tracollo di tutta la catena del valore.Sul nostro tour operator Going – venduto esclusivamente dalla nostra rete agenziale alla quale genera una remunerazione molto interessante – dall’inizio dell’anno, il peso delle promozioni rispetto ai prezzi da catalogo è stato inferiore al 9% sul totale del venduto, mentre i sempre più elevati standard qualitativi riconosciuti dai clienti hanno portato a un +25% in termini di fatturato e +22% in termini di presenze.

Funziona la formula advance booking? Il prenota prima quanto incide sulle vendite?I meccanismi di advanced booking stanno progressivamente scomparendo mentre cresce il ricorso all’acquisto sotto data. Ciò rende necessario mantenere un’attenzione costante ben oltre l’inizio dell’estate e per tutta la durata del periodo, associata, nell’anno, a frequenti attività tattiche a sostegno dei differenti prodotti, con iniziative mirate.

Quali investimenti sono stati fatti?Continuiamo a investire sulla tecnologia più avanzata per consentire ai nostri agenti di comunicare e avere le informazioni nella maniera più rapida e completa possibile. A questo è da aggiungere il rifacimento completo del portale bluvacanze.it, il più completo marketplace dell’offerta turistica oggi online in Italia, che “porta” gli utenti a chiudere i contratti nelle agenzie sul territorio; la campagne di comunicazione su stampa generalista e free press, sempre a sostegno delle agenzie del Gruppo – che devono essere riconosciute per competenza, professionalità, ricchezza dell’offerta e convenienza – e la newsletter che mandiamo al nostro database clienti.

Una previsione sull’andamento dell’estate 2010. Mentre il “partito” dei primi 5 mesi dell’anno ha confermato un andamento positivo rispetto al budget, per l’estate registriamo un leggero ritardo e ci aspettiamo un aumento del ricorso agli acquisti sotto data. In un mercato che nel breve periodo non è destinato a crescere e a generare grandi volumi, l’obiettivo più importante è la salvaguardia della marginalità che si può ottenere solo evitando di innescare inutili e dannose guerre di prezzo da parte dei tour operator.

Come cambierà la domanda turistica? Se permarranno le condizioni generalizzate di contrazione della capacità di spesa, a farla da padrone sarà la variabile del prezzo dunque, a parità di gente che viaggia, prevarranno coloro che riusciranno a tenere un profilo tariffario più basso ma bilanciato con la qualità dei servizi, ormai imprescindibili. L’alternativa è “vincere” per ampiezza e profondità di gamma dell’offerta. Per il resto, continueremo ad assistere a una polarizzazione delle vendite tra advance booking e sotto data, con una crescita decisamente più marcata per il sotto data.

Per quali destinazioni e per quali prodotti si prevede una maggiore richiesta e per quali si teme una flessione? Stiamo ottenendo buoni risultati, come sempre del resto, sui prodotti Mare Italia e Mediterraneo, oltre all’Egitto e alla Tunisia, che mantengono ottime performance. Un po’ di ritardo si registra invece, comprensibilmente, su Grecia e Spagna, ma sono destinazioni con forti caratteristiche e potrebbero anche riservare buone “sorprese” per la fine della stagione.

CORRADO MUNARIN – Direttore Commerciale Condor

Il 2010 è l’anno peggiore? La crisi durerà ancora e per quanto? Se sarà l’anno peggiore ce lo diranno i fatti prossimi venturi. Sicuramente è molto peggio del 2009 e non è detto che la “sventolata” più che ventilata ripresa faccia si che il prossimo anno non sia ancora di queste…pane duro e pedalare…

Criticità e concause che colpiscono il settore turismo. Bè, il turismo è un recipiente dove dentro c’è tutto e anche di più. Bisognerebbe scandagliare a fondo quali settori del turismo sono più colpiti e quali meno, nessuno esente. La crisi economica, e ancor di più l’atteggiamento psicologico nei confronti dello stato attuale della suddetta crisi, sono le cause alla base dell’attuale situazione. Nel settore leisure si avverte maggiormente questo stato di cose in quanto la vacanza viene percepita come un qualcosa che può essere rinviato a un momento migliore, oppure si sceglie di ridurre durata/distanza/destinazione per non incidere sulle finanze del bilancio familiare.

Quali strategie aziendali sono state adottate e quali azioni correttive sono state necessarie per contrastare la crisi? Sarebbe necessario esistesse un Sistema Turismo che invece non c’è. Ognuno per la sua strada e chi sopravvive va avanti. Associazioni di categoria non pervenute. Da un lato c’è necessità di prodotto (che non costa meno perchè c’è la crisi, anzi), dall’altra la domanda ha avuto una contrazione che ormai possiamo dire consolidata oltre il 60% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso…Si faccia un giro fra i siti dei Network, di reti di distribuzione, per vedere quali OFFERTE contengono… da suicidio…non può durare… Condor ha optato per una contrazione del prodotto (= meno fatturato), in attesa di ripartire appena ci sarà uno spiraglio…Sarà un 2010 in altalena, i segnali sono comunque negativi…

Le vendite attraverso le promozioni hanno dato i risultati desiderati? Non sempre…le promozioni sono ormai all’ordine del giorno…SUPER COMMISSIONI, TARIFFE SCONTATISSIME NETTE AI CANALI DI DISTRIBUZIONE, BAMBINI GRATIS, VOLI AL 50% DI QUELLO CHE COSTANO, e chi più ne ha più ne metta…a volte pagano a volte non sono sufficienti nemmeno questi sacrifici (lacrime e sangue)

Funziona la formula advance booking? Il prenota prima quanto incide sulle vendite? Ha funzionato fintanto che c’è stata un minimo di domanda a supportarla, e quest’anno fortunatamente ha aiutato fino alla fine di maggio, poi il nulla…

Quali investimenti sono stati fatti? Direi che le promozioni sono un investimento più che sufficiente per una realtà medio piccola come la nostra…

Una previsione sull’andamento dell’estate 2010. L‘augurio che faccio a noi e a tutti i colleghi è che, comunque sia, alla fine si riesca a riempire tutti quanti. Altri tonfi come quelli visti un anno fa farebbero solamente male al sistema.

Come cambierà la domanda turistica? Più della domanda è possibile che cambi l’offerta. Forse nei prossimi anni ci saranno meno attori e sempre più in grado di offrire la gamma di opportunità di cui il mercato ha bisogno… e poi internet, low cost (che low cost non sono, ndr), vettori leisure che vendono vuoto/pieno e gli stessi posti direttamente al mercato… insomma di tutto di più… all’italiana…

Per quali destinazioni e per quali prodotti si prevede una maggiore richiesta e per quali si teme una flessione? In maniera molto sommaria, continua ad avere molto appeal il Mar Rosso (che noi non proponiamo), meno la Grecia e la Spagna (comunque meglio della Grecia)… soffre il lungo raggio tutto, niente escluso…

Dal governo arrivano segnali di avvicinamento e interesse verso il settore turismo? Non mi sembra proprio, ma le nostre associazioni dove vivono???

Quali potrebbero essere i provvedimenti utili a rimuovere, piuttosto che aggiungere, ostacoli all’organizzazione dell’industria turismo? Non voglio rispondere a questa domanda, però faccio un esempio: Lei prenda un’Azienda che ha un numero di dipendenti incluso fra 15 e 50 e che si trova in ovvie difficoltà dovute a un mercato debole e a una domanda che non c’è. I costi di gestione rimangono sempre gli stessi. Nessuna possibilità di accedere a forme di ammortizzatori sociali, cassa integrazione (ordinaria o in deroga), contratto di solidarietà, ecc. ecc. Obbligata ad assolvere tutti i vincoli di legge nei confronti di dipendenti e associazioni governative. Quanto può resistere?

Quanto si sono rivelati utili per il settore le iniziative e gli interventi intrapresi dal Ministro del Turismo Brambilla? Quali scusi??!!

Cosa altro ci si aspetta dal Ministro del Turismo per fronteggiare la crisi? Togliere qualche balzello di troppo? Aprire alla flessibilità? Rendere più snella la burocrazia e magari consentire a qualcuno il cambio d’indirizzo delle proprietà per far fronte alla crisi attuale del settore… in fondo basterebbe poco… buon senso e velocità…

 

GUIDO OSTANA Direttore Commerciale Settemari

Il 2010 è l’anno peggiore? La crisi durerà ancora e per quanto?
Per Settemari il 2010 è sicuramente meglio del 2009: in generale non si è rinunciato alla vacanza. L’andamento positivo fa pensare ad una ripresa.

Criticità e concause che colpiscono il settore turismo
La situazione critica di alcuni TO che in passato hanno rappresentato punti di riferimento per il mercato, la corsa al risparmio senza valutazioni corrette, alcune crisi locali (Grecia e Thailandia, in parte  risolte)

Quali strategie aziendali sono state adottate e quali azioni correttive sono state necessarie per contrastare la crisi? Settemari ha deciso di aprire le prenotazioni un mese prima (4 febbraio) rispetto allo scorso anno: è stata una decisione strategica che ha

consentito ai clienti di conoscere le nostre proposte in anticipo. Inoltre, già nel 2009, la nostra strategia è stata l’investimento sul prodotto con l’aumento della gamma di proposte, proprio per dare una maggiore scelta e per consentire a ciascuno di individuare la vacanza più vicina alle proprie esigenze. Il nostro principio è di rispondere a spunti nuovi che vengono dal mercato.

Le vendite attraverso le promozioni hanno dato i risultati desiderati?
Si, soprattutto l’advance booking

Funziona la formula advance booking? Il prenota prima quanto incide sulle vendite? La prenotazione anticipata sta tornando gradualmente alla ribalta; noi l’abbiamo incoraggiata anche con gli sconti JACKPOT e PRENOTA PRIMA. L’advance booking funziona soprattutto con le famiglie che è il nostro target principale nei club; per loro,  poter “scegliere” è infatti fondamentale per assicurarsi i migliori servizi e ottenere anche le quote più vantaggiose; a loro abbiamo proposto la promozione “BAMBINI GRATIS” e hanno reagito con grande interesse alla nostra iniziativa di sostegno alle vacanze.

Quali investimenti sono stati fatti?
Abbiamo aumentato il numero dei “SettemariClub” dai 17 del 2008, i 26 del 2009, ai 34 di oggi, con la maggior parte delle novità in Grecia; tra le strutture brandizzate ne annoveriamo oggi ben 4 che sono a 5 stelle. E poi abbiamo una struttura in più a gestione diretta sul Mar Rosso. Abbiamo inoltre varato anche la nuova formula SettemariClub Trendy, con un prodotto particolarmente adatto alla clientela più fashion

Una previsione sull’andamento per l’estate appena iniziata
In generale le vendite per l’estate 2010 stanno mostrando segno positivo rispetto al 2009: oltre il 15% in più in media sui mesi estivi.

Come cambierà la domanda turistica?
Probabilmente diventa importante programmare la vacanza con largo anticipo per godere delle promozioni più interessanti.

Per quali destinazioni e per quali prodotti si prevede una maggiore richiesta e per quali si teme una flessione? La destinazione estiva al momento più richiesta è l’Egitto. Inoltre, rispetto al 2009 sono cresciute, con percentuali molto alte, Spagna, Grecia e Italia.

 

FABIO LANDINI  Direttore Commerciale Press Tours

Il 2010 è l’anno peggiore? La crisi durerà ancora e per quanto?  Il 2010 per Press Tours è decisamente migliore rispetto al 2009, anche sia solo perchè il Messico per noi si è recuperato pienamente, anzi con incrementi forti anche rispetto a 2 anni fa. (l’invenzione della febbre suina è della fine Aprile 2009 ed ha colpito la destinazione fino a fine ottobre 09). Inverno 2010 vs 09: +16% circa sul partito – maggio 2010 vs maggio 2009: +29,3% sul partito.

Criticità e concause che colpiscono il settore turismo. Di tutto: neve, polvere vulcanica, epidemie costruite negli reparti marketing delle farmaceutiche, sommosse asiatiche soffocate nel sangue, persino la crisi economica perdurante nonostante il carburante salga in valore assoluto (sterilizzato anche l’apprezzamento del dollaro sull’euro)

Quali strategie aziendali sono state adottate e quali azioni correttive sono state necessarie per contrastare la crisi? Rimanere semplicemente l’operatore affidabile per le agenzie e che assicura i clienti a 360 gradi 

Le vendite attraverso le promozioni hanno dato i risultati desiderati? Ormai tutto è “promozione”, magari però non è solo offerta, “promozione” è anche prodotti specifici, segmentazione della clientela; in Press Tours quello che cresce maggiormente è il segmento lusso. Non crediamo che cresca in assoluto, riteniamo però che sempre più agenzie vedano in noi tra i pochi a cui poter affidare un cliente del genere che non puoi mandare in un villaggio qualsiasi e richiede anche una organizzazione all’altezza.

Funziona la formula advance booking? Il prenota prima quanto incide sulle vendite? A noi funziona ogni anni di più, perchè chi prenota con Press Tours non ha solo una promozione in anticipo, ma la garanzia di vedersi riadeguata al ribasso la quota ove l’offerta risultasse più bassa. E questo le agenzie lo vedono. Altrimenti l’advance booking è spesso una trappola in cui l’agente perde la faccia col proprio cliente.

Quali investimenti sono stati fatti? Abbiamo una tesoreria importante, fatta di acquisti di dollari e carburante anche con mesi di anticipo, che ci permette di sostenere una politica del genere.

Una previsione sull’andamento dell’estate 2010. Contiamo di chiudere una estate con un +20/25% di crescita complessiva, nonostante il lungo raggio sia in difficoltà, grazie al buon andamento di Cuba e al rientro forte del Messico. Buono comunque l’andamento degli USA. Repubblica Dominicana, Jamaica, Antigua, e altre destinazioni del Centro e Sud America sono pressocchè stabili.

Come cambierà la domanda turistica? Se lo sapessi … 🙂

Per quali destinazioni e per quali prodotti si prevede una maggiore richiesta e per quali si teme una flessione? Il dollaro tornerà a favorire Cuba, unico paese del Continente Americano che lavora in Euro. L’Egitto continuerà a crescere essendo la realtà che a medio raggio esprime il miglior rapporto qualità prezzo e report eccellenti. Noi abbiamo iniziato “in sordina” quest’inverno, facendo solo pacchetti su misura per l’ Egitto classico, e siamo molto soddisfatti. 

Dal governo arrivano segnali di avvicinamento e interesse verso il settore turismo? Il ministero del turismo sa solo che deve aiutare gli albergatori italiani per ragioni di bilancia commerciale. Parrebbe sfuggire l’indotto di tutto il comparto e le implicanze anche in termini di occupazione e gettito.

 

GIANCARLO BRUNAMONTI Direttore Divisione Outgoing King Holidays

Il 2010 è l’anno peggiore? La crisi durerà ancora e per quanto? Non possiamo dire che il 2010 sarà l’anno peggiore, soprattutto se lo consideriamo nella sua interezza e non semplicemente guardando all’estate. I primi mesi dell’anno sono stati, infatti, per noi estremamente positivi, direi pulsanti, in quanto a riscontri di prenotazioni e di “partito” (+ 7,5% nei primi cinque mesi dell’anno), con punte particolarmente interessanti su Spagna (+30%), Portogallo (+15%) e Marocco (+ 10%). Certo, l’estate non sta brillando in modo particolare soprattutto perché è “lenta”, la ridotta capacità di spesa da parte dei clienti c’è, è indubbio, e quest’anno si è verificato di tutto, dalla nube alla crisi finanziaria greca…ma al momento crediamo che riusciremo a far meglio dello scorso anno, anche perché abbiamo già dei buoni riscontri per l’autunno.

Quali strategie aziendali sono state adottate e quali azioni correttive sono state necessarie per contrastare la crisi? Abbiamo lavorato molto con i nostri fornitori per essere competitivi fin dalla stampa dei nostri cataloghi, con un’offerta ricca e differenziata. Soprattutto in Europa, tutti i protagonisti della filiera del tour operating, i nostri fornitori, hanno preso coscienza del momento e non hanno fatto richieste assurde, permettendoci di costruire dei prodotti di assoluta qualità – ormai prescindibile per la fiducia del cliente – a un prezzo equilibrato. D’altronde, tutti i paesi si sono attrezzati per essere competitivi.

Le vendite attraverso le promozioni hanno dato i risultati desiderati? Il nostro pricing segue logiche coerenti e razionali e non crediamo che “svendere” il prodotto possa portare alla fine risultati positivi. Non gonfiamo i prezzi prima e non possiamo dunque svuotarli sotto data. Sicuramente i  nostri prodotti di fascia di prezzo mediamente più bassa potrebbero soffrire la concorrenza di altre destinazioni che arrivano alla fine in agenzia a prezzi esageratamente promozionati.

Funziona la formula advance booking? Il prenota prima quanto incide sulle vendite? Da due anni ormai cresce stabilmente, e con percentuali importanti, l’acquisto sotto data mentre l’advanced booking raccoglie una sua fetta di clienti ma sta perdendo genericamente terreno a favore del cosiddetto “last minute”.

Quali investimenti sono stati fatti? King Holidays investe da anni nella formazione degli agenti di viaggio, sia attraverso educational che portino gli agenti direttamente a visitare i luoghi e le strutture dei nostri cataloghi, sia con incontri mirati nelle principali città italiane, dove presentiamo le destinazioni anche in collaborazione con Enti del turismo. Abbiamo anche ripetuto, per la terza volta, il nostro programma King&Go, dando agli agenti di viaggio la possibilità di conoscere le nostre destinazioni attraverso dei weekend e long weekend proposti a condizioni di assoluto favore (con quote particolarmente convenienti anche per gli accompagnatori). Abbiamo inoltre investito in una campagna di comunicazione multicanale, usando vari mezzi per intercettare pubblici diversi – radio nazionali e locali, internet, affissioni, televisione generalista e circuiti tv, stampa quotidiana e periodica. Siamo sponsor totali di una trasmissione radiofonica di turismo costruita ad hoc dai contenuti ricchi e vari, molto apprezzata dagli ascoltatori, che godono anche di tariffe speciali. Si tratta di una campagna rivolta direttamente ai consumatori finali che ha il duplice obiettivo di promuovere la conoscenza del marchio e, soprattutto, di spingere i clienti verso le agenzie di viaggi.

Una previsione sull’andamento dell’estate 2010 Stiamo a vedere, ma come dicevo, complessivamente, riusciremo ancora a crescere.

Come cambierà la domanda turistica? Sicuramente la variabile prezzo ha assunto un’importanza predominante, soprattutto nei passeggeri individuali, e questo penalizza l’offerta che in ogni caso, per essere vincente, deve garantire affidabilità dei servizi. Da parte nostra registriamo una nuova tendenza, che è poi un ritorno, ovvero torna il piacere di viaggiare in gruppo da parte di un pubblico che riscopre in misura sempre crescente il gusto del viaggio inteso anche come momento di socializzazione e come esperienza da condividere. Il gruppo è vissuto come parte dell’essenza stessa del viaggio e della scoperta, elemento di arricchimento e non limitazione: e non a caso le proposte che offriamo a questi clienti sono ad altissimo contenuto culturale, con pricing adeguato.

Per quali destinazioni e per quali prodotti si prevede una maggiore richiesta e per quali si teme una flessione? Dopo due anni di crescita a due cifre la Turchia si conferma ancora una volta una destinazione di successo nella nostra proposta di mèta culturale. Bene anche la Spagna il Portogallo, che ha recuperato molto rispetto alla scorso anno con un dettaglio molto positivo sulle Azzorre, destinazione sulla quale abbiamo investito molto in programmazione e in comunicazione e per la quale siamo i riconosciuti “specialisti”.

 

LUIGI MARTINI- Direttore Vendite Veratour

Il 2010 è l’anno peggiore? La crisi durerà ancora? Fino ad oggi per noi è andata un po’ diversamente: il 2010 è stato migliore degli altri anni, abbiamo registrato un ottimo segno +, ma questo è dovuto in parte alla fuoriuscita del nostro maggiore competitor, I Viaggi del Ventaglio. Vorrei essere ottimista; la positività serve solo a reagire. Ci sarà un filtro tra chi esce di scena e chi rimane. Dobbiamo attenderci altri colpi di coda e fallimenti.

Criticità e concause che colpiscono il settore turismo. Tra le tante concause, basti pensare alla nube del vulcano islandese: è stato un segnale sintomatico della situazione già critica in cui versa il turismo, e i clienti sono rientrati a spese nostre.

Quali strategie aziendali sono state adottate e quali azioni correttive sono state necessarie per contrastare la crisi? Puntare sulle promozioni e sull’advance booking.

Le vendite attraverso le promozioni hanno dato i risultati sperati? Funziona la formula advance booking? Il prenota prima quanto incide sulle vendite? Incide tantissimo: per acquisti oltre 60 giorni è molto elevato, intorno al 45% delle vendite. Una importante fetta di clienti ha scelto in anticipo per avere un prodotto migliore. Cerchiamo di adottare formule che garantiscano la qualità dei prodotti scelti in anticipo dai nostri clienti.

Quali investimenti sono stati fatti? Continuiamo a concentrarci sul miglioramento delle strutture. Maggiore attenzione ai clienti che comprano prima un prodotto e non vogliono avere brutte sorprese. Abbiamo investito sui prodotti Rodi, Creta  e Zanzibar. Nell’isola di Creta abbiamo ristrutturato la parte beach, nella parte nord di Zanzibar abbiamo un nuovo villaggo, molto bello. A Santo Domingo abbiamo rinnovato un villaggio acquisito due anni fa. Investimenti anche sul personale, che deve essere coinvolgente, entusiasmante; lo stato d’animo die clienti è molto importante e lo staff di animazione è l’anima del villaggio. Le pratiche economiche, adottate sul catalogo, regalano fidelizzazione e serenità al cliente. In un ottica di serietà e lealtà con il cliente, proponiamo il prezzo più vendibile possibile.

Una previsione sull’andamento dell’estate 2010. Siamo soddisfatti perché stiamo crescendo a livello di vendite e a livello di rendimento generale. Questo è dovuto in parte all’uscita di scena del nostro competitor principale. Non siamo invece soddisfatti sul flusso di chiamate che arrivano in agenzia e che sono sempre più ridotte.

Come cambierà la domanda turistica? Si sta registrando un crollo della presenza dei clienti in agenzia pari all’8%. I viaggiatori stanno cambiando le modalità di viaggio, sta cambiando l’economia. Noi continuiamo con le strutture Villaggi Veraclub, il core business della nostra azienda. Esistono anche i Club Amico che integrano l’offerta dei Villaggi Veraclub. Il cliente sicuramente cambierà, ma noi continueremo con la nostra linea di correttezza, sia verso i clienti ch verso le AdV, che sono l’anello di congiunzione della filiera, permettono di assemblare una vacanza. Consideriamo l’agente di viaggio un consulente.

Dal governo arrivano segnali di avvicinamento e interesse verso il settore turismo? Occorre più maturità! Un minimo di attenzione verso chi basa il proprio business sul prodotto viaggi per gli italiani; più attenzione per la macroeconomia dell’indotto outgoing.

Quali potrebbero essere i provvedimenti utili a rimuovere, piuttosto che aggiungere, ostacoli all’organizzazione dell’industria turismo?  Non si dovrebbe puntare solo sui sovvenzionamenti: è provato che là dove ci sono aiuti di questo tipo, non si stimola più l’iniziativa. Bisognerebbe puntare di più sulla cultura del viaggio. Le vacanze non sono solo un bene di consumo, ma anche di crescita, conoscenza. Il desiderio di conoscenza e l’esperienza si spinge anche oltre i confini dell’Italia. Altro intervento deve mirare al migliorante dell’ aspetto tecnologico dell’azienda turismo.

Antonella Pino d’Astore