Se n’è andato con discrezione, in punta di piedi, così come era nei contatti quotidiani con gli operatori del settore. Ci ha lasciato un professionista del turismo ed una persona ricca di tanta umanità. Ricordo le sue telefonate per complimentarsi con me per i redazionali che scrivevo e che a lui piacevano perché erano “coraggiosi, senza peli sulla lingua e veri” .
Ricordo il suo dispiacere quando risposi negativamente ad un suo invito per un rarissimo Press Tour che Cormorano Viaggi stava organizzando nello Zimbabwe e Botswana per pochissimi giornalisti.
Purtroppo per la data del tour avevo già preso degli impegni che non potevo annullare.
Nonostante le sue insistenze, e il mio grande dispiacere perché l’Africa è sempre stata nel mio cuore, feci partecipare uno dei miei giornalisti di Milano, Bruno Tecci che, al ritorno, mi parlò (e scrisse) delle meraviglie dei 2 paesi.
Fatalità volle che, mentre si stava svolgendo il press tour, nella trasmissione di Piero Angela – Superquark – fecero vedere un documentario proprio sui due paesi africani.
Pensando alla mia rinucia, confesso – e non mi vergogno a dirlo – piansi davanti alle immagini che scorrevano davanti ai miei occhi e che, probabilmente, non avrei mai visto perché Cormorano. fino ad allora, era stato l’unico operatore ad aver organizzato quel tipo di viaggio.
E Franco me lo rinfacciò ogni volta che siamo sentiti al telefono, o che ci siamo incontrati.
Ecco, ogni volta che mi capitava – e mi capita ancora – di sentir parlare delle due nazioni, inevitabilmente il pensiero andava a Foccoli, al suo invito, alla sua insistenza e ai suoi rimproveri.
Mi dispiace moltissimo per la sua perdita.
Persone così non si incontrano tutti i giorni.