Il 5 aprile, a Londra, nello storico edificio della Guildhall, la Principessa Anna del Regno Unito ha conferito il prestigioso riconoscimento “Seatrade Personality of the year 2011” a Gianluigi Aponte, proprietario e presidente del gruppo MSC, per i successi internazionali ottenuti nel trasporto marittimo negli ultimi quarant’ anni.

 
Il premio è stato consegnato nel corso del “23° Seatrade Awards Ceremony Dinner”, manifestazione annuale in cui si celebrano le eccellenze in materia di sicurezza ed efficienza nel trasporto marittimo e rispetto dell’ambiente, alla presenza di 350 personalità di spicco del settore.
“Non capita spesso di vedere un armatore costituire una società da zero, senza investimenti esterni e condurla fino a ricoprire un ruolo guida nel mondo dello shipping, in diversi settori del trasporto marittimo” ha dichiarato il presidente del Seatrade Chris Hayman, al momento dell’investitura di Gianluigi Aponte.

Nato a Sorrento, Aponte ha iniziato la sua carriera come capitano nella società di famiglia, un’azienda che gestiva una flotta di barche a vela nel Mediterraneo. Dopo alcuni anni nel settore bancario, nel 1970 Aponte ha fondato la Mediterranean Shipping Company (MSC) con l’acquisto di una nave. Sotto la sua guida, MSC è cresciuta tanto da diventare il secondo operatore di navi portacontainer del mondo, impiegando oggi più di 40.000 persone su una flotta di 441 navi da carico, operando su 306 porti in tutto il mondo.
Aponte è stato in grado di realizzare un boom analogo in ambito crocieristico, con la creazione nel 1988 di MSC Crociere, diventato oggi il quarto gruppo crocieristico al mondo, nonché leader nel Mediterraneo, in Sud Africa e in Brasile. Nel maggio 2012 sarà varata la nuova ammiraglia MSC Divina, che porterà la flotta della Compagnia a 12 unità e permetterà di raggiungere nello stesso anno una capacità di 1,5 milioni di passeggeri.
Nonostante la prodigiosa crescita degli ultimi 40 anni, MSC è rimasto un gruppo armatoriale a conduzione familiare e il suo fondatore continua a dedicarsi alla società in prima persona oltrechè alla sua famiglia.