Non sarà una Pasqua di passione secondo l’Indagine condotta dall’ENIT-Agenzia, nei Paesi dove è presente, che registra un certo ottimismo sul fronte del turismo organizzato in arrivo dall’estero: per il 79% degli operatori contattati, la destinazione Italia avrà un aumento dei flussi turistici; per il 13% di essi il trend sarà stabile mentre solo per l’ 8% ci sarà una diminuzione.
La Pasqua alta di fine aprile, poi, anticipa l’inizio delle vacanze “sotto il sole” e molti ospiti stranieri potrebbero essere attratti dalla possibilità di godersi i primi bagni di mare anticipando, di fatto, l’inizio della stagione turistica estiva 2011.
La motivazione culturale predomina nelle scelte di vacanze per il periodo primaverile, abbinate allo shopping e all’enogastronomia. Buono il trend del wellness, dello sport e del segmento natura con i parchi, uniti alla vacanza attiva e alle escursioni.
Segnali positivi – per quanto riguarda il mercato europeo – provengono dalla Germania dove i maggiori Tour Operator (Dertour, ITS, Thomas Cook, FTI) hanno registrato per la Pasqua aumenti a due cifre ed incrementi del 20% circa per la prossima stagione estiva mentre in Austria sono molto richiesti i tour che dedicano visite approfondite ad una sola regione o quelli che interessano gli highlights del nostro Paese (Venezia, Firenze, Siena, Roma e Napoli). I turisti svizzeri sono molto interessati alle visite non solo alle grandi città d’arte, ma anche a quelle che, da qualche anno, chiamiamo“del territorio”. In sintonia il trend dal Belgio che, per il periodo pasquale, evidenzia soprattutto una richiesta per i city trips (+13,8% Roma e +11,9 % Venezia). I segnali provenienti dal Regno Unito sono contrastanti: le prenotazioni per l’Italia nel periodo pasquale sono in aumento, anche se a marzo si è registrato un lieve calo; andamento analogo per la Francia dove alcuni operatori registrano vendite stabili; altri in leggero in aumento. Anche per quanto riguarda l’incoming proveniente dalla penisola iberica, i TO per il periodo pasquale segnalano leggeri incrementi, mentre la Penisola Scandinava – dove la destinazione Italia raramente figura nei cataloghi per le prossime festività –fa registrare incrementi del 10% circa nelle prenotazioni per la stagione estiva.
Un traffico elevato si segnala in provenienza dall’ Europa dell’ Est dove un posto privilegiato se lo ritaglia la Russia dalla quale, anche se la Pasqua non costituisce una festività, si attendono ottime performance di crescita (+20-25% circa). Sono stati 12,6 milioni i turisti russi che, lo scorso anno, hanno trascorso vacanze all’estero. Poco sentita la festività anche in Polonia e nella Repubblica Ceca, mentre dall’Ungheria gli spostamenti verso il nostro Paese, soprattutto in pullman turistici, avvantaggeranno in particolare il Veneto, il Friuli V. Giulia e le città di Firenze e Roma.
Per quanto riguarda i mercati oltreoceano, sono ottime le previsioni per il mercato USA, come risulta dalle vendite in aumento (+15%) dei pacchetti dei TO per le vacanze pasquali. L’Italia mantiene un posizione privilegiata anche per la prossima estate con richieste che variano dal 10 al 30% circa. Buone prospettive dal Canada, dall’ Argentina e dal Brasile dove l’ Italia si conferma tra le destinazioni europee più richieste nel 2011.
Analizzando l’area del Medio Oriente, emerge che i turisti emiratini scelgono destinazioni non molto lontane e soggiorni short-stay; per i viaggi diretti in Italia privilegiano le città di Milano, Venezia, Firenze e Pisa mentre le principali motivazioni restano il leisure e lo shopping. Ma è l’outgoing dalla Cina che continua ad attraversare un periodo particolarmente favorevole: per Pasqua i principali operatori turistici registrano incrementi delle vendite variabili dal 30% al 50% di pacchetti turistici per gruppi orientati alla visita delle grandi città d’arte, che rimangono privilegiate anche per il periodo estivo. La maggioranza degli enti turistici stranieri presenti in India prevede una crescita del settore outbound verso l’Italia, quantificabile intorno al 25% circa per il periodo estivo, mentre la Pasqua non registra particolari segnali nelle vendite. Anche per l’incoming dalla Corea, stagione estiva con il segno più per la destinazione Italia: gli operatori contattati dichiarano vendite in crescita.
In riferimento al Giappone secondo le valutazioni di Euromonitor International, le partenze dall’estero dei giapponesi dovrebbero ottimisticamente subire quest’anno un calo dell’ 11% circa e la Banca Mondiale stima che il Paese avrà bisogno di almeno cinque anni per potersi riprendere.
“Il periodo pasquale rappresenta un test importante per l’avvio della stagione turistica estiva, ormai alle porte – spiega il Presidente dell’ ENIT-Agenzia, Matteo Marzotto – e ci fa ben sperare sul consolidamento della ripresa dei flussi turistici internazionali che, nel periodo gennaio-ottobre 2010, secondo gli ultimi dati ISTAT, ha segnato per l’ Italia un incremento di arrivi del 4,3% e del 2,1% di presenze. Inversione di tendenza anche per quanto riguarda la spesa dei viaggiatori stranieri (+ 1,1%), arrivata a quota 29,17 miliardi, come attestano le rilevazioni della Banca d’Italia. Si preannuncia, dunque, un anno importante per la domanda turistica internazionale dove anche il ricco calendario di eventi programmato in occasione della ricorrenza del 150° anniversario dell’ Unità d’Italia, costituirà un valore aggiunto non solo per Torino ed il Piemonte, ma per tante altre località che sono state protagoniste del processo unitario”.
“Questi segnali positivi che ci arrivano dai nostri Monitoraggi ci confortano sul lavoro che stiamo facendo e sulle iniziative che abbiamo messo in campo per incrementare ulteriormente il nostro appeal turistico internazionale” – aggiunge il Direttore Generale, Paolo Rubini – “Stiamo operando in termini di Club di prodotto, curando strategie di segmentazione della domanda internazionale e confezionamento di un’offerta nazionale, coerente e personalizzata. Abbiamo accantonato la generica promozione dell’Italia privilegiando invece una selettiva strategia di promozione per mercato, segmento di clientela ed anche canale distributivo. I risultati ci diranno se abbiamo avuto ragione”.
21 aprile 2011