La mini ripresina del 2010 non tiene nel 2011 secondo i dati presentati in anteprima. “L’andamento – ha detto il professor Giorgio Castoldi che ha illustrato i dati GfK – è quello che simpaticamente in borsa definiscono ‘il rimbalzo del gatto morto”.
Smentiti i parametri ottimistici del ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla, contestati sempre a NoFrills nell’ambito di un altro convegno dal presidente di Astoi Roberto Corbella: “La ricerca del ministero svolta dalla Banca d’Italia su un campione di 84mila intervistati, ci fa capire che essendo le performance migliori quelle dei Paesi di confine, come l’Austria, spesso si tratta solo di persone che vengono in Italia solo per fare la spesa”.
“L’economia – ha detto Andrea Costanzo di Fiavet – e le istituzioni dovrebbero tener conto anche e soprattutto delle aziende che fanno outgoing e producono reddito per il nostro paese attraverso il confezionamento di viaggi per gli italiani che vogliono andare all’estero”.
Nella realtà delle vendite in agenzia (2500 punti vendita monitorati) nel periodo gennaio-agosto 2011 si rileva una diminuzione di 2,3 milioni di passeggeri in calo del 12% rispetto allo scorso anno (flessione che si somma al -8% del 2009).
Il fatturato ha registrato un calo dell’11% pari a 2,3 miliardi di euro . Sale nell’estate 2011 di 1 punto percentuale la spesa media per viaggiatori che adesso si attesta sui 1000 euro. Le partenze estive 2011 hanno registrato un calo di passeggeri del 15% a giugno (494mila pax), mese peggiore del trimestre. A seguire, la brutta performance di agosto, con un -14% (pari a 1.090.000 pax). Luglio ha mosso 747mila passeggeri, in flessione del 6% rispetto allo stesso mese del 2010.
Il 70% dei vacanzieri dell trimestre giugno-agosto si è suddiviso tra 9 fasce di prodotto. La più richiesta è stata una settimana in Italia (380mila pax). Mediterraneo in primo piano con Francia, Spagna, Grecia, crociere ed Egitto. Gli Stati Uniti hanno accolto 60mila passeggeri.