Forse è prematuro esternare conclusioni; a dicembre nebbia e neve possono aver creato un connubio particolare, ma di certo se le cifre dovessero trovar conferma nei mesi a venire, sulla Milano-Roma lo scenario potrebbe divenire interessante, per i consumatori in primo luogo. Le ferrovie su questa tratta TGV hanno dichiarato di aver portato, nel mese di dicembre, più passeggeri che non Alitalia e Air One messe insieme. Una bella notizia che smentisce clamorosamente chi, nel mezzo delle infinite polemiche che hanno accompagnato la travagliata nascita della nuova Alitalia, vedeva come problema più impellente quello della ridotta concorrenza sulla principale tratta domestica italiana. Da parte nostra avevamo avvertito come in primo luogo le sinergie fra i due vettori avrebbero permesso ad Alitalia di riguadagnare quello share di controllo del mercato domestico che tutti gli altri principali vettori già detengono nei rispettivi paesi, e in secondo luogo si è visto come il concorrente ci fosse e come. Un concorrente che ha il suo punto di forza non solo sulla leva tariffaria, ancora difficile da decifrare a cause della polverizzazione di offerte che distinguono la tariffa aerea, quanto piuttosto sul fattore tempo, un elemento da troppi sottovalutato. Era evidente che un mezzo ad alta velocità il quale ha il vantaggio di accettare il suo cliente a bordo anche se questo si presenta pochi minuti prima della partenza, è destinato ad avere la meglio su un mezzo di trasporto che ha visto allungarsi in maniera esasperata le formalità di imbarco e di sbarco, per non parlare del supplemento di costo per il trasporto aeroporto-città.
Un concorrente aggiuntivo cui dovranno tener sempre più conto anche i gestori aeroportuali: la rete ad alta velocità ferroviaria è destinata infatti ad interessare altre città e non potrà non significare una riduzione del numero passeggeri che transita negli scali.
Antonio Bordoni