AITR, Associazione Italiana turismo Responsabile, anche in relazione ai recenti fatti occorsi a viaggiatori italiani nella regione indiana dell’Orissa, in India, nel precisare di non avere rapporti con gli interessati, tiene a sottolineare quanto segue: AITR è assolutamente contraria ai cosiddetti “safari umani”, miranti per finalità non scientifiche a carpire immagini della vita quotidiana delle popolazioni.
Le popolazioni tribali isolate non devono essere oggetto di morbosa curiosità e possono essere visitate solo con il loro esplicito consenso e in ogni caso con il massimo rispetto. In particolare si possono fotografare le persone solo dopo averne ottenuto l’esplicito permesso.
Gli operatori turistici di AITR si attengono alle segnalazioni del Ministero degli Affari Esteri per quanto riguarda le zone a rischio per l’incolumità dei viaggiatori. La responsabilità degli operatori di AITR non si limita all’ambiente, alle popolazioni, alle comunità ed ai lavoratori delle destinazioni di viaggio, ma si estende anche ai viaggiatori turisti, di cui va garantita la sicurezza.
Il Turismo Responsabile non significa viaggi a casaccio alla ricerca di frontiere inesplorate, ma progetti condivisi con le persone e le comunità locali, che abbiano caratteri di trasparenza e di continuità.
L’India è in generale una destinazione sicura ovunque, tranne che ovviamente nelle zone in cui sono attivi focolai di guerriglia.
L’Associazione Italiana Turismo Responsabile è a disposizione mediante i suoi media (www.aitr.org, Facebook, Twitter) per fornire tutte le informazioni e gli approfondimenti utili.
Maurizio Davolio
Presidente AITR