Di Liliana Comandé.

 

Voli nuovamente pieni con gli italiani che riprendono a visitare il paese dalle mille meraviglie o che proseguono per altre destinazioni. Raddoppio della commissione per le agenzie Iata e novità per settembre-ottobre.

 

L’Egyptair, fondata nel 1932, è la principale compagnia aerea egiziana e il più grande vettore africano che, dal 2008,  è entrata  ufficialmente a far parte della Star Alliance divenendo la prima compagnia aerea dell’area medio orientale ad essere membro di una alleanza globale. Interamente di proprietà del governo egiziano, ma senza che lo Stato interferisca con la possibilità dei manager di prendere decisioni autonomamente, opera voli di linea in oltre 70 destinazioni suddivise fra Europa, Africa,  Medioriente, estremo Oriente, oltre a Stati Unit e Canada. Inoltre, Egyptair ha una vasta rete di collegamenti domestici ed è anche membro della Arab Air Carriers Organization (Organizzazione Araba dei Trasporti Aerei). Nel 2004 è diventata  la prima compagnia aerea del Medio Oriente ed Africa ad ottenere la certificazione IOSA e, nel 2006,  la società di ricerca britannica nel campo dell’aviazione civile, Skytrax, ha consegnato il certificato di qualità ad Egyptair con un rating di 3 stelle. La sua flotta è composta da vari tipi di Airbus oltre a Boeing, inclusi i B777-200ER e 300ER.

Egyptair è una compagnia che negli ultimi anni ha visto incrementare il suo traffico passeggeri in maniera esponenziale, soprattutto verso Il Cairo, fino al momento in cui è iniziata la cosiddetta “Primavera Araba”, che ha fatto registrare una flessione per un certo periodo di tempo, fortunatamente terminato, ed ora la compagnia di bandiera egiziana ha ripreso ad operare a pieno ritmo.

Intervistiamo Stephanos Michaelidis, Direttore Commerciale Egyptair Italia negli uffici romani della Compagnia per avere notizie aggiornate sul vettore.

Come è la vostra situazione dopo le elezioni egiziane?

“Ora è periodo di Ramadan e poco prima c’è stato un grosso flusso di traffico etnico ma anche turistico. Diciamo che abbiamo registrato un 40/50% di movimento etnico e il resto business e leisure, riscontrando un load factor dell’80% ma alla fine di luglio abbiamo i voli già pieni, quindi raggiungeremo il 100% di coefficiente di riempimento perché è alta stagione”.

Durante la ormai nota  e passata rivoluzione, quanti passeggeri in meno avete trasportato? La gente si è spaventata, chiaramente.

“Ad essere sinceri, a livello di numeri non abbiamo sofferto molto, se non nei mesi di febbraio e marzo, ma da aprile abbiamo ricominciato a volare con un load factor passato dal 60% all’85%. Per nostra fortuna, e grazie alle strategie commerciali messe in atto, ciò che ci ha aiutato è stato il traffico “beyond”, cioè quello che va oltre Il Cairo. Per questo motivo lo stiamo potenziando, perché ci sta dando molte soddisfazioni. Abbiamo destinazioni molto interessanti a prezzi competitivi e questo ci ha permesso di ottenere dei risultati inaspettati e di tornare a regime normale con un aumento considerevole di passeggeri!”

State facendo delle promozioni tariffarie destinate al mercato italiano?

“Le abbiamo fatte nei mesi di maggio e fino al 18 giugno, perché per noi quei due mesi non sono alta stagione né media. Lo abbiamo fatto per incentivare il traffico nei periodi in cui il traffico diminuisce e possiamo applicare tariffe più basse. Luglio e agosto non hanno problemi di traffico perché l’Egitto è una destinazione che si vende. La promozione l’ abbiamo fatta anche per andare incontro agli agenti di viaggio ai quali abbiamo anche aumentato la commissione standard che dall’1% è stata portata al 2%. Questo incentivo, però, è stato dato solo alle agenzie Iata, anche per dimostrare la nostra vicinanza alle loro esigenze.”

Ci sono novità per quanto riguarda la flotta? Sono in arrivo nuovi aeromobili?

“Era già partito un progetto di rinnovamento che, però, abbiamo dovuto accantonare. Abbiamo avuto un momento di stallo, di stand by dovuto sia alla situazione politica egiziana, sia a quella socio-politica italiana. Non dobbiamo dimenticare la crisi mondiale e, soprattutto, quella italiana. Comunque, abbiamo una flotta composta da aeromobili che hanno un’età media di 6 anni e due mesi”.

La vostra appartenenza a Star Alliance a chi ha portato benefici? Voi in cosa siete stati aiutati?

“Sicuramente l’essere membri di Star Alliance ci ha aiutato in termini di immagine e di prestigio. Inoltre, la possibilità di avere un network mondiale così numeroso, ha dato la possibilità a Il Cairo di essere un hub importante per l’Africa. Ma anche Star Alliance ne ha beneficiato  perché si avvantaggia dell’hub de Il Cairo”.

Che cosa vi aspettate una volta terminato il periodo del Ramadan?

“Anche subito dopo il Ramadan i voli sono pieni. Noi operiamo dall’Italia con 22 voli settimanali: 9 partono da Roma e 9 da Milano e in più, dal venerdì alla domenica inclusa, abbiamo un doppio volo giornaliero. Comunque, stiamo cercando di diversificare la nostra strategia e porci sul mercato in maniera molto più aggressiva. Come ho detto prima, siamo molto interessati a sviluppare il traffico “oltre Cairo” e per questo stiamo potenziando i voli “top market”. Abbiamo ottenuto ottimi risultati da queste destinazioni, che sono andate molto bene, tanto da non farci sentire il calo che avremmo avuto se non ci fossero state queste destinazioni “beyond” ad aiutarci, e molto”.

Per quale motivo non mettete un vostro volo diretto su Sharm El Sheikh, la destinazione egiziana più amata dagli italiani?

“Stiamo studiando per riportare tutto al nostro schedule storico. Certamente Sharm è una destinazione che sta dando i risultati maggiori dal mercato italiano. Ma non bisogna dimenticare che noi siamo un vettore di linea e, quindi, abbiamo dei costi alti e i voli devono essere remunerativi. Essere in concorrenza con i voli charter significa avere la garanzia dei posti venduti. Non ci possiamo permettere di rischiare di avere voli che non sono remunerativi. Però, è in fase di studio questa possibilità e a tal proposito abbiamo contattato vari T.O. interessati a questa operazione. Ci auguriamo che a settembre-ottobre ci sia qualche novità in merito a questo argomento”.

So che avete vinto un premio per la migliore Business Class africana…

“Sì abbiamo vinto questo premio che ci ha reso felici perché ci ha dato un grande prestigio e ci ha ricompensato degli sforzi fatti a livello di servizi, di aeromobili nuovi e di accordi con Sky Chef per i pasti a bordo. Tutte queste cose hanno fatto sì che fossimo giudicati come migliore business class africana. Questo riconoscimento ci ha dato un’ulteriore spinta a migliorare ulteriormente i nostri servizi, perciò abbiamo attivato per i clienti che viaggiano in questa classe anche il servizio di “fast track” sia a Roma che a Milano. Ed è un servizio molto apprezzato dai passeggeri”.

Come si sono comportati gli agenti di viaggio e i T.O. italiani nella situazione che si era creata e in quella attuale?

“Molto bene, anzi, vorrei ringraziarli tutti perché, nonostante la situazione che c’è stata in Egitto e quella che c’è in Italia, continuano a starci vicini e noi stiamo cercando di venire incontro alle loro esigenze laddove è possibile riportare traffico che è necessario per loro e per la nostra compagnia. Sponsorizziamo anche delle iniziative e, sicuramente, a settembre-ottobre avremo delle novità ”.

Lasciamo Michaelidis al suo lavoro e ci auguriamo che le novità siano quelle che tutti noi del settore aspettiamo: una ripresa totale del turismo dall’Italia verso una delle destinazioni più belle, uniche, magiche e interessanti che si possano vedere al mondo.