Saranno poco più di 250 mila (+ 4% rispetto allo scorso anno) – secondo Agriturist (Confagricoltura) – i vacanzieri che trascorreranno le prossime festività di fine 2012 e inizio 2013 ospiti di un agriturismo. Domanda concentrata soprattutto su Capodanno, con prenotazioni prevalentemente di due o tre notti, e viaggi brevi. In crescita la sistemazione in appartamenti indipendenti, per limitare la spesa del ristorante al solo cenone della notte di San Silvestro e cucinare da sé negli altri giorni.

In un anno (rilevazioni dell’Osservatorio Nazionale per il Turismo) il ricorso ai circuiti di intermediazione degli agriturismi è passato dal 32,4% al 44%. Di conseguenza, i turisti arrivati “in fattoria” tramite agenzie e tour operators, sono cresciuti dal 9% al 14,8%.

Le regioni più richieste – rilevate dalle visite al sito internet www.agriturist.it – sono: Toscana, Lombardia, Piemonte, Campania e Lazio, evidentemente collegate alla domanda proveniente dalle vicine zone altamente urbanizzate di Roma e Milano. Province di destinazione preferite: Roma, Siena, Bergamo, Torino e Perugia. Ai primi posti, fra le località di maggior richiamo, Etna, Chianti senese, Penisola Sorrentina, Roma e Colli Albani, Perugia e Assisi.

Prima di tutto – sottolinea la nota di Agriturist – emerge una particolare attenzione al contenimento della spesa. Così, sempre in base ai dati di www.agriturist.it , rispetto allo scorso anno, è cresciuta del 21% l’attenzione per le offerte. e del 13% la consultazione dei siti internet degli agriturismi, per raccogliere informazioni dettagliate, confrontare le tariffe, fare la miglior scelta qualità/prezzo.

 

Per quanto riguarda gli ospiti stranieri, l’analisi di Agriturist registra in diminuzione la domanda da Germania e Austria (diretta prevalentemente verso Toscana, Trentino Alto Adige e Sicilia) e dalla Gran Bretagna (verso Toscana, Veneto, Umbria); in sensibile aumento quella dalla Francia (verso Toscana, Piemonte e Sardegna). Sul totale degli arrivi, l’incidenza delle provenienze dall’estero dovrebbe confermare i risultati dello scorso anno (30%), dopo aver toccato il 41,6% nella stagione estiva (hanno fatto meglio solo gli alberghi a 4 e 5 stelle e gli ostelli per la gioventù).

 

Foto: agriturismo.it