Paese che vai, usanze che trovi. Ma il Carnevale è una festa talmente ricca di simboli che, pur con forme diverse, si trova in moltissimi paesi. Ed è anche una tradizione tirolese, seppure con caratteristiche particolari, che richiamano l’identità del territorio. A Nassereith, il 3 febbraio, si celebra la sfilata delle maschere lungo la via Claudia. Centrale è la figura del domatore e dell’orso, che ricorda i tempi in cui artisti girovaghi portavano in giro gli animali per gli spettacoli di piazza e arrivavano anche in questi paesi fra le valli. Personaggi presenti nella storia e nella memoria collettiva che assumono un significato più grande, tipicamente carnevalesco: il passaggio da una stagione all’altra, la rinascita della vita, il cambiamento. Il domatore rappresenta infatti l’inverno che ancora tiene prigioniera la primavera, smaniosa di liberarsi. Altri personaggi simbolo di questo Carnevale del Tirolo austriaco sono Scheller, Roller e Kerher, anch’essi legati al tema del nuovo che nasce e del vecchio che viene spazzato via. (Kehrer ha una grossa scopa di saggina che agita davanti alla folla). Davvero belle sono le maschere dei personaggi che sfilano, coloratissime, ancora prodotte artigianalmente dalla famiglia Kranewitter. La sfilata è un evento mondano, al quale partecipano tutti gli abitanti di Nassereith, in una gara di sfarzo e di colori che ricorda i tempi in cui, nel vicino castello di Fernstein, si tenevano feste e balli principeschi. Per maggiori informazioni sul Carnevale tirolese: [email protected]; www.tirolo.com
C.E.