L’elezione avvenuta a larghissima maggioranza da parte dell’Assemblea dei delegati che ha aperto la seconda Convention nazionale della Federazione. Grandi le novità e le aspettative con cui si apre il nuovo mandato. Ieri, giovedì 2 aprile 2009, al termine dell’Assemblea dei Delegati che ha costituito il prologo della seconda Convention nazionale di Federcongressi, in svolgimento presso il Centro congressi Magazzini del Cotone di Genova, Paolo Zona è stato eletto a larghissima maggioranza (un solo astenuto) presidente della Federazione per il biennio 2009-2011. Subentra ad Adolfo Parodi, che ha ricoperto la carica per due mandati consecutivi, dal 2005 al 2009. Sei mesi fa, a norma di Statuto, Zona era stato proposto dal Comitato esecutivo come futuro presidente, e questa sera l’Assemblea ha confermato questa indicazione. Dopo l’elezione ha avuto ufficialmente inizio la Convention, che quest’anno conta su ben 270 partecipanti (molti in più del già importante risultato dell’anno scorso) e ha il significativo titolo Verso il giro di boa. Ai lavori di apertura hanno presenziato l’Assessore al Turismo di Genova Roberta Morgano, il presidente di Porto Antico Genova Bruno Giontoni e il presidente della Camera di Commercio, Industria Artigianato e Agricoltura di Genova Paolo Odone. Paolo Zona Il nuovo presidente di Federcongressi nasce a Torino il 31 dicembre 1969. Dopo gli studi classici si laurea in Economia e Commercio nel 1995 presso l’Università degli Studi di Torino con tesi in Economia Sanitaria relativa all’introduzione in Italia del nuovo sistema di finanziamento delle prestazioni assistenziali ospedaliere. Questa propensione per i problemi organizzativi e di politica sanitaria lo indirizza prima come junior researcher (1995-1996) al C.R.E.S.A. – Centro di Ricerca per l’Economia Sanitaria – di Torino, poi come editor e direttore commerciale (2003- 2007) presso il Gruppo Centro Scientifico, casa editrice medico-scientifica di Torino. L’esperienza maturata nel periodo 1996-1998 presso il Centro Congressi Internazionale s.r.l. (Professional congress organizer torinese di livello nazionale) lo induce a intraprendere la via imprenditoriale, e nel 1998 è socio fondatore, presidente e amministratore delegato di Planet Srl – Eventi & Congressi, agenzia che ancor oggi dirige. Una prolungata esperienza di volontariato presso una missione in Guinea Bissau ha acuito in lui il senso della concretezza e la percezione che molti disagi relazionali e organizzativi possano essere affrontati, indipendentemente dalle risorse economiche, con perspicacia analitica e piani previsionali. Lo “spirito di servizio” maturato negli anni lo ha spinto dal 2004 a impegnarsi fortemente in ambito associativo, con diversi incarichi nelle associazioni del settore congressuale e degli eventi aggregativi (PCO Italia, Italcongressi e naturalmente Federcongressi). Il discorso d’insediamento «Mi ispiro al visual di questa convention per indicare in Federcongressi una “barca” che ci rappresenta tutti. Una barca ambiziosa, che aspira a traguardi importanti. Con emozione ne rilevo il timone da Adolfo Parodi, dal quale ho imparato moltissimo, e ne elenco le mete che intendo raggiungere con la collaborazione di voi tutti. In primis, quella che è sintetizzata nel claim della Federazione: dare voce unitaria alla meeting industry verso istituzioni a volte sorde ai nostri appelli o a volte semplicemente impossibilitate a darci una mano. Secondo: il Convention bureau nazionale, sicuramente organismo strategico cui dobbiamo tendere con priorità. Poi ci sono diverse associazioni – quali Assocomunicazione, Unicom e la Consulta degli Eventi – rappresentative di professioni simili alla nostra, con le quali dobbiamo intavolare un dialogo il più possibile costruttivo. Stessa cosa mi propongo di raggiungere con i rappresentanti degli albergatori, partner per noi cruciali, il rapporto coi quali ha un valore economico molto elevato. Altro punto focale è la politica fiscale di settore, che ancora soffre di gravi discrepanze legislative. C’è poi da iniziare la trasformazione di Federcongressi verso un’associazione di primo livello, che accolga direttamente tutti gli operatori della meeting industry, ciascuno con le sue specificità e caratteristiche distintive, con la sua storia, coi suoi marchi, così da dare al comparto una rappresentanza realmente unitaria. Mi impegno infine a promuovere la nascita di un Centro studi in grado di fornire dati anche segmentati sulla nostra industria, e di un “learning center” che possa erogare formazione in modo diretto, senza dover forzatamente passare – com’è stato sino a oggi – per accordi con terzi. Ecco, questo è il mio programma, sicuramente intenso e ambizioso, ma tale è l’obbligo per chi ricopre il ruolo cui sono stato eletto. Faccio molto conto sull’entusiasmo, sulla passione, sull’amore per il mestiere che ci contraddistingue tutti». Dichiarazione del past president Adolfo Parodi «Desidero congratularmi vivamente con Paolo Zona, neo presidente, al quale va tutta la mia stima, fiducia e collaborazione. Credo che la Federazione abbia bisogno di un imprenditore giovane alla sua guida in un momento non facile. Questa Convention infatti ha un significato particolare perché cade in un momento caratterizzato da una congiuntura economica negativa con la quale anche il nostro settore, nonostante la sua forte vitalità e la crescita globale degli ultimi dieci anni, sta facendo i conti. Peraltro in questi quattro anni, ma direi soprattutto nell’ultimo anno, abbiamo fatto passi concreti molto significativi. Il 2008 è stato infatti l’anno della nostra affermazione a livello istituzionale. Ciò ha consentito alla meeting industry italiana di contare: sulla prosecuzione del Progetto interregionale Italia for Events, transitato ora alla gestione di Enit-Agenzia per il Turismo; sull’ottenimento della modifica interpretativa della Legge 133/08, per cui spese alberghiere e di catering saranno considerate come tipiche dell’attività e pienamente deducibili; sul completamento del processo di rappresentanza del settore con l’ingresso di Aimp (Associazione italiana meeting planner), che ha permesso una proficua collaborazione con il sistema Confcommercio; e sul radicamento nel territorio, con la costituzione di ben sei Delegazioni regionali. Sono convinto che Paolo condurrà brillantemente la Federazione e tutta la nostra industria a ulteriori traguardi e affermazioni».