Lampedusa si apre al turismo valorizzando al massimo la sua vocazione di accoglienza. Oltre alle sue bellezze naturali che attraggono turisti da tutta Europa, è nota a tutti per essere approdo dei migranti che dal continente africano intendono andare verso l’Italia o l’Europa. E questo non può mettere in ombra le potenzialità di Lampedusa, ma anzi gli isolani intendono spingere l’accelleratore su un turismo sostenibile e che vada incontro ai diritti umani.
L’isola intende promuovere un turismo legato alla sostenibilità e ai diritti umani, ed ecco cosi che entrano in gioco alcune organizzazioni come AITR (Associazione Italiana Turismo Responsabile), impegnata per statuto nella promozione di un turismo attuato secondo principi di giustizia sociale ed economica nel pieno rispetto dell’ambiente e delle culture, e Amnesty International, impegnata nella difesa dei diritti umani. E da qui si parte per diffondere un’idea positiva di Lampedusa.
Con la “Lampedusa, piacere di conoscerci. Festa del turismo responsabile e dei diritti umani”, che si svolgerà sull’isola dal 22 al 29 giugno, con l’intenzione di omaggiare una destinazione e gli abitanti locali. “Lampedusa è interessata da due flussi di arrivi: i visitatori che provengono dal nord, interessati alle bellezze naturali del posto, ed i profughi dal sud – spiega Maurizio Davolio, presidente AITR – “Questi due flussi necessitano di ospitalità e i lampedusani non l’hanno fatta mai mancare”. Con la manifestazione di fine giugno si intende riconoscere agli abitanti dell’isola i loro meriti e ridare al territorio quella dimensione turistica che le appartiene. Riccardo Noury, Portavoce di Amnesty International Italia: “Abbiamo l’obiettivo di fare di Lampedusa un luogo dove si investa nei diritti umani per i lampedusani e per i migranti. Inoltre, sono convinto che sensibilizzeremo i turisti verso un approccio meno ostile e più solidale nei confronti della realtà naturale e sociale dell’isola”.
Parlando di diritti umani e di turismo sostenibile, l’apporto di Ecpat, da sempre impegnata contro lo sfruttamento sessuale dei bambini nei viaggi e nel turismo, è risultato fondamentale. Yasmin Abo Loha, Coordinatrice della Sezione Italia, ha parlato di “esperienza di qualità e di un modo nuovo di affrontare certe tematiche”, dichiarandosi certa che “la realtà di Lampedusa costituirà motivo per iniziare un nuovo percorso di sensibilizzazione per affrontare il nostro problema”.
Insieme ad AITR e ad Amnesy International, saranno partner della manifestazione “Lampedusa, piacere di conoscerci” anche ARCI, ECPAT, IBBY Italia e Legambiente.