L’autunno in Germania è la stagione delle grandi feste popolari. Dopo l’Oktoberfest di Monaco, che si svolge tradizionalmente nelle due settimane a cavallo tra settembre e ottobre, e la quasi contemporanea Cannstatter Volksfest di Stoccarda, il divertimento si sposta a nord per altri due appuntamenti di grande richiamo: il Freimarkt di Brema (quest’anno dal 17 novembre al 2 dicembre) e il Winterdom di Amburgo (dal 7 novembre al 7 dicembre). Nata 970 anni fa per celebrare lo status di libera città mercantile, la festa di Brema è una delle manifestazioni più antiche della Germania settentrionale, ma si è adattata ai tempi moderni con l’introduzione di giostre e divertimenti dell’ultima generazione.
A metà tra sagra e carnevale, il Freimarkt richiama nei suoi 17 giorni di apertura almeno 4 milioni di visitatori. Quest’anno propone circa 320 attrazioni su un’area di 100.000 mq, incluse decine di ristoranti e bancarelle. Il programma prevede tra l’altro una grande sfilata in costumi sgargianti ispirata al Carnevale di Rio. In alternativa alla chiassosa festa sul prato Bürgerweide ce n’è un’altra più tranquilla, detta Kleiner Freimarkt, che si tiene contemporaneamente nella bella piazza del mercato.
Anche il Winterdom di Amburgo, città anseatica come Brema, vanta una lunga storia. Nell’XI secolo l’arcivescovo Burchard decise di allontanare dal cortile del duomo lo stuolo di mercanti, artigiani, saltimbanchi e guaritori che era solito cercarvi riparo. Ma i fedeli la presero male e il vescovo fu costretto a fare marcia indietro, organizzando addirittura una festa che è diventata una tradizione ben radicata. Tanto che l’Hamburger Dom si tiene tre volte l’anno (in primavera, estate e inverno) nell’area semicentrale dell’Heiligengeistfeld e sfiora puntualmente i 9 milioni di visitatori.
Gli amburghesi ne amano l’atmosfera un po’ nostalgica e l’ampia scelta di giostre e attrazioni come il Mäusezirkus (circo dei topi) e la ruota gigante.
Al n. 47 della vicina Feldstrasse si può anche curiosare nella trattoria Feldkeller dove da decenni si rifocillano giostrai e venditori impegnati nella festa. Le pareti del locale sono decorate con immagini storiche del Dom e una ricca collezione di oggetti curiosi.