Agenziadi Liliana Comandè.

Come accade da sempre, le cose stanno precipitando…e gli ADV stanno a guardare!

Qualche agente che segue da anni i miei editoriali, mi ha domandato come mai non mi sia ancora espressa sul nuovo Ministro dei Beni Culturali e del Turismo, Massimo Bray, visto che aveva letto commenti positivi su altre riviste del settore sulla sua prima conferenza pubblica.

Travelling Interline ha riportato le frasi più importanti di quanto dichiarato dal Ministro, ma io…sono ormai come San Tommaso e non mi faccio più incantare dalle parole, sempre giuste, sempre intelligenti e piene di promesse dei vari Ministri che abbiamo avuto fino ad oggi o dei vari Direttori delegati al turismo che si sono succeduti dopo il referendum abrogativo.

Anche Michela Brambilla aveva fatto il suo bel discorso di rito, lo stesso l’altro “Ghost” Piero Gnudi. Tutti ad “osannare” i nuovi Ministri e a sperare che qualcosa cambiasse. Mi dispiace, ma non mi fido più delle parole di nessuno fino a quando non vedo qualcosa di concreto. E non parlo solo di ciò che verrà fatto per attirare turisti in Italia, ma anche per chi i turisti li manda all’estero. Sì, perché nessuno pensa mai a questo settore che, anche se manda soldi all’estero, molti li trattiene in Italia. Ci paga le sue brave tasse, paga gli stipendi ai dipendenti, contribuisce all’occupazione dei giovani e meno giovani, paga la luce, il materiale che serve in un ufficio, l’Imu se l’ufficio è di sua proprietà, l’Ama ecc…Anche chi fa outgoing riveste un ruolo importante per l’economia nazionale, ma molti non se ne sono ancora accorti.

Associazioni e Ministri compresi!!! Quindi, cari amici, mi pronuncerò sul nuovo Ministro quando avrò constatato che il suo discorso non era solo un discorso, ma ha saputo concretizzare quanto uscito dalla sua bocca. Per dire la verità, anche i suoi progetti sono alquanto vaghi e riguardano soprattutto la sfera culturale – che può avere mille sfaccettature. Basta chiacchiere, se ne fanno troppe, sia da parte delle istituzioni, sia da parte delle Associazioni di categoria, sia da parte degli agenti di viaggio. Troppi bla, bla, bla e niente: fatto, fatto, fatto!

Si parla troppo e non si agisce mai …

Anch’io sono stanca delle mie “chiacchiere”. Da oltre 20 anni scrivo cose che sembrano essere state scoperte da molti agenti di viaggio, anche di una certa età, soltanto oggi. Ho parlato dell’abusivismo, della non unità del settore, del pericolo del last minute, del quasi azzeramento dei charter, del fare cartello fra ADV, del pericolo di Internet, dei Cral, dei network, delle fee, della scarsa considerazione di molti T.O. nei confronti dei dettaglianti, delle associazioni dei consumatori, del pericolo Licia Colò, dei portali – sorti come funghi – ecc..

Sin da quando sono iniziati i problemi, li ho portati all’evidenza di tutti senza troppi giri di parole e senza nascondere la testa nella sabbia, come fanno gli struzzi e come faceva – ancora fa – laturismo-web-300x228 maggior parte della gente del settore. Venivo apprezzata per ciò che dicevo, perché era la realtà del momento e molti concordavano con quanto scrivevo e riflettevano sulla non unità del settore. Ma da quel momento sono passati tanti altri momenti (anni!!!) di pura stasi, di fermo totale. Tutti a tirare a campare in attesa di un “Messia” che risolvesse tutti i problemi. Non ho mai visto nessuno prendere di petto i problemi, mettersi attorno ad un tavolino, discuterli e trovare assieme delle soluzioni.

Tutti gli attori del turismo hanno proseguito per la propria strada facendo finta che tutto ciò che stava accadendo, in fondo, non li avrebbe portati a restare “in mutande”. Ma oggi ci sono tutti, salvo rare eccezioni, e questo perché non c’è mai stata alcuna lungimiranza, ma soltanto tanta miopia da parte di chi avrebbe dovuto tutelare il proprio lavoro.

“Sputi” addosso da ogni parte…e abusivismo mai voluto debellare

Di provvedimenti, per non dire che oggi “il re è nudo” , se ne sarebbero potuti prendere molti, ma non c’è stata nessuna protezione per la categoria, oppure, se si è tentato di farlo, il risultato è stato sempre un grande insuccesso. Gli agenti di viaggio hanno sempre ricevuto “mattonate in testa” a destra e a manca stando sempre zitti. Quello che è accaduto lo sanno ormai anche i sassi.

Ad iniziare da Trenitalia, che tolse le commissioni alle ADV, alle compagnie aeree che iniziarono a fare altrettanto e a vendere anche a prezzi inferiori i biglietti sui propri siti. Dagli alberghi che incominciarono a “rubare” i clienti alle ADV –( ricordate quando si mandavano in montagna o al mare i clienti e poi – quando era Natale o Pasqua – questi ultimi ricevevano un biglietto di auguri con scritto anche che se avessero prenotato direttamente con loro avrebbero ottenuto uno sconto?), alla liberalizzazione delle licenze, che ha  fatto diventare “carta straccia”  licenze pagate anche un bel po’ di milioni.

Dall’abusivismo, sempre esistito, ma mai voluto debellare perché, in alcuni casi, a qualche operatore faceva comodo avere un intermediario, non agente, che si accontentasse di una commissioneabusivo minore e portasse clienti e soldi nella sua cassa. E poi le parrocchie, i negozi di articoli sportivi, fino al “salumiere” che organizzavano(e che ancora organizzano) viaggi senza pagare un Euro di tasse soffiando il lavoro agli agenti e ai T.O.

La cosa bella è che, oltre tutto, a tutti questi personaggi sembra che non sia mai andato niente storto, non abbiano mai ricevuto lettere di avvocati o convocazioni in tribunale, cosa che il cliente di un’agenzia di viaggi qualche volta fa anche quando il viaggio è andato bene!!!

Cosa fanno i Social Network?

In questi ultimi anni i vari Social Network  sono stati una sorta di “stanza rossa del Grande fratello” nel quale gli agenti di viaggio si sono ritrovati in vari gruppi – con denominazioni più o meno fantasiose –  a lamentarsi sui problemi che incontrano nelle loro giornate lavorative, a chiedere consigli su questo o l’altro operatore su una certa destinazione, a commentare qualche articolo dei giornali di settore e non, a fare tanti proponimenti di scendere “sul piede di guerra” per poi restare, come sempre, nella propria agenzia lamentandosi del lavoro fatto a vuoto per i clienti, delle persone che prenotano in Internet e poi, quando c’è un problema, si rivolgono a loro, oppure sulle varie stupidaggini che vengono dette dai clienti quando entrano nelle loro agenzie (ma sapessero quanto poi sono simili ai propri clienti quando, a loro volta, prendono il posto di questi ultimi per prenotare le proprie vacanze!).

Durante il corso dell’anno ne era sorto uno che aveva tutti i requisiti per poter diventare quasi un “portavoce” delle varie categorie del settore. Prima delle elezioni sembrava che dovesse diventare quasi un gruppo politico. Tantissimi gli iscritti, tantissimi i commenti positivi degli ADV ma, finite le elezioni, anche questa grande aggregazione è rimasta solo un’aggregazione. Molto grande, ma niente di più. Come mai? Anche qui solo chiacchiere? Peccato, perché in un momento così realmente tragico per la categoria, un gruppo così numeroso di addetti ai lavori avrebbe potuto fare qualcosa.

Malinconica estate…tristissimo autunno?

Facebook viaggiIn tanti anni di lavoro nel turismo, non mi era mai capitato di vedere un’estate così misera di prenotazioni. Non di lavoro, si badi bene, perché di preventivi le agenzie ne hanno preparati tanti – e chi lavora nel campo sa quanto tempo ci voglia per dare un buon preventivo ai clienti e quanto tempo dedicato a stare dietro agli operatori per avere il miglior rapporto qualità-prezzo.

Gli unici che non se ne rendono conto sono proprio i clienti i quali, dopo aver sollecitato le quotazioni, (anche dopo una sola ora che l’hanno richiesta), spariscono nel nulla senza dire neppure un grazie. Ma si sa, la parola grazie è andata a finire nel dimenticatoio, così come il rispetto per il lavoro altrui. E, soprattutto nel turismo sembra che tutto sia dovuto.

Come rimpiango i tempi in cui si lavorava per guadagnare la commissione che riconosceva il tour operator e le compagnie aeree!  E come rimpiango i tempi in cui era il contatto umano e la professionalità ciò che rendeva “fedele” il cliente!

 

negozio-chiusoNe è passata di acqua sotto i ponti e Internet, come già avevo predetto quando iniziò ad apparire nelle nostre vite, avrebbe modificato ogni cosa. Internet, “benedetto e maledetto” nello stesso momento ma, soprattutto, operatori turistici, nei quali includo anche chi si occupa di navi da crociera, alberghi… e tanti altri che avrebbero dovuto capire che senza guadagno “si muore”.  Eppure sono stati capaci – e lo sono tuttora – di svendere in maniera vergognosa i propri prodotti ai portali concedendo loro sconti assurdi e impensabili per gli ADV.

Prezzi talmente assurdi, con i quali non si potrà mai competere e che, quando si leggono, la prima tentazione che si ha è quella di “chiudere la serranda” e cambiare mestiere. Forse lo dovremo fare tutti, ma è una magra consolazione sapere a chi addossare la colpa.

Associazioni di categoria, non sarebbe il caso di lavorare tutti insieme per salvare quello che ancora si può salvare?

Ps. E non esaltiamoci se in due telegiornali hanno parlato delle agenzie di viaggio. Ne hanno parlato ogni anno per chiedere quali fossero le mete più gettonate dagli italiani. Non mi sembra che sia cambiato qualcosa. Si continua, come sempre,  a parlare degli acquisti di viaggio in Internet e di quanto siano aumentati gli italiani che comprano on line..

Ma se qualcuno si consola per così poco, cosa dire? Continuiamo a camminare in discesa, prima o poi un baratro lo troveremo tutti quanti!!!