Ma i maggiori beneficiari imprese medio grandi al Nord
Nel 2014 il taglio del 9,8% delle imposte sui redditi delle imprese porterà a un risparmio per le aziende di 2,6 miliardi di euro per effetto dei principali provvedimenti in materia di tassazione dei redditi adottati a partire dal 2011, ma ancora difficoltà per le piccole imprese, un numero altissimo in Italia. Lo rileva l’Istat, precisando che i provvedimenti sono quelli sulla nuova disciplina sul riporto delle perdite, sulla deducibilità dell’Irap sul costo del lavoro e sulla detassazione dal reddito di impresa del rendimento figurativo del capitale proprio (il cosiddetto Ace) come riporta LaPresse
L’analisi, precisa l’istituto statistico, è effettuata sull’universo delle società di capitali utilizzando il nuovo modello di microsimulazione Istat-Matis (Modello per l’analisi della tassazione e degli incentivi sulle società di capitali) nel periodo 2011-14. Per il 2014 si stima che il riporto delle perdite avrà un impatto limitato mentre le deduzioni dell’Irap e l’Ace interesseranno oltre la metà delle imprese (57,3%). Di queste, circa un terzo beneficerà di entrambe le misure. La percentuale di beneficiari è maggiore per le imprese industriali e di dimensioni medio-grandi, per i gruppi di impresa, e per le imprese residenti al Nord.