Necessario l’impegno del governo per incrementare introito viaggi e turismo
Nel 2013 il contributo diretto di viaggi e turismo all’economia italiana e’ diminuito dell’1,6% ma per quest’anno le previsioni del settore sono in crescita e superiori agli altri comparti dell’economia italiana, secondo David Scowsill, presidente e amministratore delegato del Consiglio mondiale dei viaggi e del turismo (WTTC), illustrando i dati dell’organizzazione internazionale, relativi all’impatto economico annuale e alle previsioni per l’Italia. Il Report sull’impatto economico annuale del WTTC per il nostro paese indica nel 2013 un contributo al Pil italiano derivante da viaggi e turismo pari al 10,3%, percentuale comunque tra le piu’ elevate tra i Paesi membri del G20, come riporta l’Asca. Per David Scowsill il 2014 dovrebbe essere migliore, con un contributo dal settore previsto in crescita del 2,1%. ”Il 2013, in Europa, e’ stato un anno molto variegato. Paesi come Russia, Turchia e Gran Bretagna hanno registrato una crescita positiva. Ma le misure all’insegna dell’austerity adottate in alcuni Paesi membri del G20 come Francia, Germania e Italia, hanno inciso negativamente su viaggi e turismo. Comunque, ora che il recupero nell’Eurozona risulta avviato, un numero maggiore di cittadini europei dovrebbe effettuare viaggi nazionali e regionali, nel corso dell’anno”, afferma Scowsill, che consiglia al governo italiano di avviare iniziative per incrementare il contributo economico di viaggi e turismo in Italia, aumentando cosi’ anche il numero di posti di lavoro.
Il contributo complessivo del settore viaggi e turismo all’occupazione, inclusi i posti di lavoro indirettamente supportati, e’ stato pari a 266 milioni di posti di lavoro (l’8,9% dell’occupazione totale) – un posto di lavoro su 11 rispetto a tutti quelli esistenti sul pianeta. Nel 2014 e’ prevista una crescita complessiva del settore pari al 4,3%.