Il turismo del vino fattura oltre 250 milioni di euro
La Toscana , dopo aver lavorato sui nuovi mercati (Cina e Brasile in testa), guarda adesso ai segmenti turistici emergenti: matrimoni, cicloturismo e enoturismo. Tre i progetti in fase di elaborazione da parte di Toscana Promozione che hanno come obiettivo quello di intercettare flussi che, secondo le stime internazionali, riguardano complessivamente circa 57 milioni di turisti. «Il mondo del turismo è in continua evoluzione – spiega Alberto Peruzzini, dirigente del settore turismo dell’Agenzia – e per essere sempre ai primi posti è necessario lavorare con anticipo su quei segmenti d’offerta che, in prospettiva futura, offrono il maggior ritorno sull’investimento iniziale». Da qui l’idea di puntare su tre segmenti che vedono la Toscana già ben posizionata, ma che hanno bisogno di quella spinta in più per poter uscire dalla “nicchia”.
«Per fare un esempio concreto – illustra il dirigente di Toscana Promozione -, basti pensare che solo negli Stati Uniti si celebrano 2 milioni di matrimoni all’anno, di cui 500mila vengono organizzati all’estero. L’Italia potrebbe intercettarne almeno il 10%, con un enorme beneficio anche per tutto l’indotto». Potenzialità che il matrimonio indiano celebrato lo scorso anno a Firenze hanno ben messo in evidenza: 700 ospiti, 5 alberghi in esclusiva, 35 parrucchieri, 60 fioristi, 200 mezzi riservati e un budget complessivo di 8 milioni di euro.
Anche il cicloturismo si mostra interessante. «Oggi – spiega Peruzzini -, la classifica delle principali destinazioni cicloturistiche europee vede la Francia e l’Austria ai primi posti. Il nostro obiettivo è portare sul podio la Toscana, sfruttando anche la forza che la nostra regione ha nei principali paesi da cui partono i flussi cicloturistici: Germania e Regno Unito».
Enoturismo, un settore dalle enormi possibilità. I Wine resort e accolgono oltre 100mila turisti
Qui la Toscana gioca in casa, tanto da essere un caso studio a livello internazionale. Ma si può fare di più. Nel mondo, infatti, si stima che siano circa 20 milioni gli enoturisti (fonte: Wine Tourism Conference) di cui solo 3 arrivano in Italia. «Gli esperti di settore su questo sono categorici – chiarisce Alberto Peruzzini -: gli arrivi in Italia rappresentano solo il 20% delle potenzialità di questo segmento d’offerta». «I riconoscimenti ottenuti dalla Toscana negli ultimi anni e che ci indicano come la miglior destinazione europea per l’enoturismo – aggiunge il dirigente di Toscana Promozione – ci dicono che possiamo avere un ruolo importante per incrementare la performance nazionale di questo segmento d’offerta, e questo è quello che vogliamo ottenere. Nella nostra regione sono attive 350 aziende vinicole con offerta ricettiva, di cui 64 si posizionano nel segmento lusso e di queste 15 si situano nel segmento extralusso. Numeri che fanno della Toscana una delle principali destinazioni internazionali del turismo del vino di fascia alta». «Oggi i nostri Wine Resort attirano circa 100mila turisti per un fatturato complessivo che, nel 2013, è stato 250 milioni di euro – conclude Peruzzini -.
M.I.