Per la primavera 2014 tornano a crescere le prenotazioni nelle strutture ricettive delle località balneari, secondo i dati Unioncamere e Impresa Turismo, e andando incontro alla bella stagione le imprese (già ai primi di aprile) possono contare il 34,9% di camere prenotate per lo stesso mese, il 26,4% per maggio ed il 21,9% per giugno, con una crescita delle prenotazioni anticipate che verso il 2013 indicano il +9,5% su aprile, il +9,3% su maggio ed il +7,4% su giugno. Tendenza che gli operatori riscontrano anche per il mese di luglio quando si registra con 4 mesi di anticipo già il 23,9% di camere prenotate.
Sempre superiori alla media nazionali, le prenotazioni nelle strutture ricettive delle località balneari rispetto agli altri prodotti turistici si posizionano subito dopo le città d’arte nel mese di aprile. Ciò non accade, però, per i ponti quando le prenotazioni sono inferiori, oltre che alle città di interesse storico culturale anche a quelle nelle destinazioni termali e in campagna, così come nei mesi di maggio e giugno
Ma che il sistema di offerta del turismo balneare necessiti, fatta eccezione che per alcune poche destinazioni, di un processo di rinnovamento appare evidente dai consuntivi di prodotto che mostrano come in media durante il 2013 le imprese ricettive del mare abbiano venduto solo il 41,7% delle camere disponibili. Si tratta di un dato che sebbene in lieve recupero rispetto al 2012 (+1,9%) mostra la fragilità di un prodotto che per numerosità di posti letto offerti si conferma ogni anno il primo prodotto turistico italiano, ma che non riesce ad ottenere lo stesso primato in termini di occupazione, attestandosi al di sotto sia della media nazionale (42,5%) che della media delle città d’arte (50,4%) e delle località lacuali (45,2%).
Eppure le imprese ricettive del mare in Italia utilizzano sempre più strumenti e strategie a loro disposizione ricorrendo al circuito dell’intermediazione nel 59,5% dei casi (55% in media Italia) per un totale di ritorni pari al 20% della loro clientela (21% in media Italia).
Anche il web è ormai uno strumento funzionale alle vendite, tanto che il 71% delle imprese ricettive balneari offre il booking on-line diretto, recuperando da Internet il 43,4% delle loro prenotazioni (di cui il 10,7% dal sito proprietario, il 14,5% dai grandi portali ed il 18,2% via e-mail), contro il 42,3% del dato nazionale.
Inoltre, le imprese ricettive del balneare possono contare su una quota di clientela abituale del 32,3% (30,1% in media Italia), composta per l’80% da coppie e famiglie.
Infine, le strutture ricettive del mare sono tra quelle che puntano ancora al contenimento dei prezzi, infatti, se in media Italia le tariffe alberghiere applicate per una camera doppia sono aumentate del +3,9% rispetto al 2012, quelle nelle destinazioni balneari del +2,3%. Ad incidere sull’andamento l’aumento dei prezzi nei 4 e 5 stelle (+5,9%), negli 1 e 2 stelle (+3,7%) e, di contro, la diminuzione delle tariffe nei 3 stelle -0,4%.