di Liliana Comandé.
Non lontano dall’Italia c’è la possibilità di scoprire un mondo dove pace e bellezza sono due binomi imprescindibili.
C’è un’oasi di pace e di tranquillità nel Mediterraneo, dove alte montagne boscose precipitano in mare per addolcirsi in golfi e insenature, sperdute spiagge e calette, dove arcipelaghi di isole verdeggianti di pini e profumate da lavande e rosmarino si specchiano in acque trasparenti e dove cittadelle storiche celano tesori d’arte e offrono ospitalità in alberghi grandi non solo come dimensioni ma anche come comfort a prezzi moderati.
E’ la Croazia, o meglio, la costa della Dalmazia, antica provincia dell’Impero romano, situata a sud dell’Europa, ovvero, l’altra faccia del mar Adriatico.
Ci si può arrivare attraversando l’Adriatico a bordo di un traghetto, da Ancona a Spalato, dove il visitatore può già incominciare a sentirsi come a casa propria, perché il centro storico è racchiuso nel perimetro dell’immenso palazzo fatto erigere dall’Imperatore Diocleziano, un illirico nato nella vicina Salona.
Tra imponenti resti, tratti di mura, la Porta Aurea, saloni adibiti a musei, colonne del tempio di Giove dinanzi alla cattedrale di San Doimo, vicoli – un tempo percorsi interni del palazzo su cui oggi si affacciano tanti negozietti, si svolge un indimenticabile itinerario.
Se si scende lungo la costa si incontrano eleganti località di villeggiatura, con pinete digradanti fino al mare entro cui si snodano percorsi pedonali tra gli alberghi e la riva.
Così Brela, di antichissima origine, o Makarka, già prospera all’epoca del dominio di Venezia, ricordato nelle settecentesca cattedrale di san Marco con la adiacente fontana, nonché dal monastero francescano cinquecentesco, con una ricca collezione di incunaboli (nome dato ai primi prodotti della tipografia, dalle origini al 1500) ed un’altra di conchiglie.
Più a sud ancora Tucepi ed una costa frastagliata con montagne scoscese che si aprono svelando pianure disseminate di laghi di acqua dolce, fino alla vallata della Neretva e il Porto di Poce, mentre più avanti ancora l’incantevole golfo di Neum è parte integrante della Bosnia, ma vi si transita senza problemi.
Durante il viaggio, guardando verso il mare, si notano una serie di lunghe isole dagli alti profili che corrono quasi parallele alla costa. E poi ci spostiamo su quest’altro versante addentrandoci su uno di questi lembi di terra che proprio isola non è.
E’, invece, la penisola di Peljesac, che si presenta con una piccola baia dove si allevano le ostriche e si raccoglie il sale, dominata dalle mura veneziane di Ston.
Evia lungo uno strada panoramica fino ad Orebic, appartato e accogliente centro balneare.
Di fronte c’è l’isola di Korcula, che si può raggiungere agevolmente in barca, scendendo proprio sotto le mura della cittadella di Korcula, protesa su una penisoletta, dominata dal campanile della cattedrale di San Marco, dove la pala dell’altare maggiore, raffigurante i santi protettori, è opera del Tintoretto.
A fianco della chiesa una torre svetta sulla casa dove, si dice, nel 1254, nacque Marco polo. Nelle acque di Korcula il 7 settembre 1298 si svolse una battaglia navale tra genovesi e veneziani. Vi partecipò anche Marco Polo, che cadde prigioniero e finì a Genova, dove avrebbe scritto “il Milione”.
In traghetto si raggiunge l’isola di Hvar, nome derivato da quello di Pharos che le diedero i primi colonizzatori greci. Il nome italiano è Lesina. E’ famosa per la lavanda e il rosmarino, i cui cespugli coprono i suoi pendii.
La bella cittadina di Hvar vanta la più grande piazza della Dalmazia con un duomo romanico, il teatro comunale più antico d’Europa e imponenti mura veneziane.
Ma c’è ancora un’altra bella isola: è Brac, con la sorprendente spiaggia di Bol, una lingua di ghiaia e sassolini levigati, che cambia forma a seconda delle maree, e il villaggio di Supetar.
Croazia, Dalmazia…la stessa faccia di un paese tutto da scoprire e “assaporare” con piacere.
Bellissime foto! Questo posto è una buona scelta per le vacanze, senza alcun dubbio.