di Liliana Comandè.
Capita, nella vita, che ad un certo momento non si abbiano più cose da dire, o meglio, di cose da dire ce ne sarebbero ancora molte, ma dopo aver detto di tutto e di più in 23 anni, mi rendo conto che non ho più voglia di commentare ancora le stesse cose scritte e “strascritte” nei miei editoriali. Chiunque mi abbia seguito in questi lunghi anni, conosce a memoria i miei pensieri e sa quanto io mi sia battuta affinché questo settore “ritrovasse sé stesso”.
Ma mi rendo conto, leggendo tutto ciò che viene scritto nei social network, che il settore non solo non “vuole” ritrovare sé stesso, ma non è neppure interessato a prendere provvedimenti affinché non scompaia.
Per anni ho fatto la “Cassandra”, non perché volessi “portar male” al settore del quale faccio parte a 360°, ma per una ragione semplicissima – e non lo dico per vantarmi – vedevo più lontano di quanto vedessero tutti gli altri.
C’ero solo io a scrivere editoriali “pesanti” che non guardavano in faccia nessuno. Ho pagato con la perdita di molta pubblicità, con la non presenza alla Bit. Ho avuto un paio di scontri verbali con la Licia Colò, dopo aver scritto tutto il male che arrecava al settore quando conduceva la trasmissione “Alle Falde del Kilimangiaro”.
Chi era presente ad una BMT di alcuni anni fa, ricorda che fui chiamata d’urgenza proprio per dirle in faccia ciò che pensavo di lei e del suo modo di lavorare.
Ho ottenuto gli applausi degli ADV e dei T.O. presenti alla conferenza stampa della Colò, poi, però, alla fine, erano tutti lì, in fila, a farsi fare una foto con lei.
Internet che non faceva paura? Ed io a dire che tutto sarebbe cambiato…e sempre Cassandra rimanevo.
L’abusivismo, le fee, gli sconti ai clienti, la poca professionalità di chi diventava ADV in una giornata (ma non solo di questi), il pericolo dei last minute e dei troppi charter…Le bugie dei T.O. che raccontavano balle sui passeggeri trasportati, il fatturato che non voleva dire guadagno, le spese accessorie che, spesso, erano una vero e proprio abuso da parte degli operatori.
La mancanza di colloquio tra gli stessi operatori e fra gli ADV e i T.O.
Lo “schifo” dei prezzi bassi dati ai CRAL direttamente dai T.O. e dati agli abusivi che organizzavano, e che continuano imperterriti ad organizzare, viaggi come se fossero pioggia.
Ecco, dopo 23 anni, mi dispiaccio nel constatare che le cose non solo non sono cambiate, ma sono anche peggiorate.
Ogni tanto leggo alcuni articoli su altri giornali del trade che sono delle vere e proprie “arruffianate” e fanno colpo. E allora, poiché anche la politica è fatta così, e a me non piace, penso che il continuare ad esortare il settore non abbia più senso.
Ultimamente avrei potuto commentare il suicidio dell’agente di viaggio di Savona…ma a che pro? Ce ne sono stati altri, e non solo nel nostro settore, ma l’ADV morta non ha fatto notizia. Il settore turistico non fa notizia perché nessuno ha mai fatto in modo che il nostro “oro nero” diventasse importante nel paese che potrebbe vivere solo di turismo.
Dovrei continuare a parlare dei portali o delle persone che prenotano stando seduti a casa o in ufficio davanti ad un computer? Cosa ormai superata.
Oppure dovrei riprendere il discorso delle commissioni – a volte “pezzenti” – che gli operatori danno alle ADV e poi si scopre che fanno come vogliono con i privati?
Oppure delle commissioni che le compagnie aeree con danno più agli ADV? Degli alberghi che alle ADV danno (quando la danno) una commissione del 10%, sulla quale c’è da calcolare l’IVA, mentre ai clienti che chiamano direttamente danno un prezzo netto più basso di quello che ha dato al dettagliante?
Vogliamo anche parlare delle “tariffe sottobanco” che si danno ad alcune associazioni e anche in esclusiva? Oppure di alcuni personaggi, che ancora girano alla grande nel settore, e che hanno contribuito a far fallire l’azienda per la quale lavoravano. Ma loro sono sempre in piedi, a fare i propri affarucci.
Realmente ho bisogno di prendermi una pausa per ricaricarmi. Sicuramente non è un addio ai miei editoriali, ma devo trovare UNA MOTIVAZIONE che mi faccia ricominciare a difendere un settore diventato quasi indifendibile.
Non me ne voglia chi mi ha chiesto di scrivere su questo e su quell’altro argomento. Dovrò trovare in me stessa la ragione vera per farlo.
Liliana Comandè
Liliana sono sicuro che molti di noi concordano con le tue parole che sono sempre perle di saggezza e di onestà morale in un settore dove spesso l’ipocrisia e la falsità hanno trovato il risalto e l’onore delle cronache. Chi si riconosce nelle tue parole non può che accettare questo tua decisione,convinti che tu possa da questa pausa ritrovare quella giusta motivazione di cui hai bisogno e sappi sin d’ora che anche se pochi ma ci saranno sempre delle persone in attesa di leggerti e dei tuoi commenti. Forse dovrai accelerare i tempi prima che anche quei pochi abbandonino ogni speranza…..
Grazie Sofia, l’amarezza è veramente tanta e preferisco tacere piuttosto che dire cose che non sento
Cara Liliana, io scrivo agli agenti di viaggio da molto meno di te, eppure ti capisco benissimo… Vorrei che la fiducia nel domani fosse fruibile per endovena: una flebo e via, avanti per un altro giro! Invece siamo (consentimi il “noi”…) qui a chiederci perché, nonostante l’impegno costante, nonostante la chiarezza delle parole e la purezza delle idee, la nostra “platea ideale” rimane sorda e cieca.
Mah… Riprenditi e torna presto. E sappi che ci mancherai…
Dario, io non ho rimpianti. Ho scritto sempre quello che pensavo. MI dispiace soltanto di essere stata “allontanata” da alcuni cosiddetti colleghi che si sentono …non so che cosa (io non sono neppure capace di fare la ruffiana con gli enti turistici per farmi invitare ai viaggi stampa!!!) ed aver cercato di scuotere un settore tanto amato ma tanto dimenticato. Cosa ho ottenuto? Le mie parole sono rimaste sulla carta e basta. Forse farei bene a scrivere che nel turismo sono “tutti belli, biondi, alti e con gli occhi azzurri”, sicuramente avrei ottenuto più credito e seguito.
Grazie Rob, vedo tanti applausi, spero che gli applausi non siano perché così non scrivo per un certo tempo!!!
Sandro , già sono in trincea, ho resistito. Concedimi di cambiare il fucile…
Grazie Marco, noi abbiamo sempre qualcosa da preparare insieme, chissà che non sia un buon incentivo per poter tornare presto! Grazie mille
Liliana Comandè, permettimi di dire che se sei apprezzata da pochi agenti e da un numero forse ancora inferiore di attori del comparto, infine ritengo che la qualità superi di gran lunga la quantità… Ciò che resta sulla carta è come scolpito nella pietra, verba volant sed scripta manent, come i dieci comandamenti. Se mi fossi iscritto alla fiavet 30 anni fa oggi sarei anche io alto biondo con gli occhi azzurri e avrei ancora vent’anni, sarei delegato da qualche parte e farei politica a cena con Franceschini e i vari Battifora ecc. ecc. Preferisco una burrascosa amicizia con Marco Palma, confronti audaci e volte inviperiti con Sandro Profumi e la salace ironia di Nick Zafiropoulos, e di mille altri, perchè sono certo di essere nel giusto e di confrontarmi sempre con i giusti. Chi se ne frega di cosa fa la massa, mica siamo i lemmings… Tu continua a scrivere le cose giuste e noi ti seguiremo. Se qualcuno si perde per strada, peggio per lui
Oggi non ci sono più parole ma allora è il momento di cambiare tono. BASTA ad essere dimessi, BASTA ad avere paura, BASTA a rinunciare alla lotta. Io, per natura, non mi arrendo MAI e i risultati si vedono anche davanti Tribunali o Giudici di Pace. Lo scoramento, a volte, è inevitabile ma poi DEVONO prevalere gli attributi e chi li ha li metta fuori per il bene di tutti. Non ci aiuta nessuno, dobbiamo aiutarci da soli. Liliana Comandè….FORZA!!!!!
Liliana, anche se ora ti senti “per voce sola ” , sai meglio di chiunque che i tuoi editoriali sono e saranno sempre , specchio di una realtà che tutti condividiamo e nella quale ci riconosciamo… Nel bene e nel male . È’ solo un momento no, sono fiduciosa che la tua grinta guerriera riaffiorerà non appena troverai le giuste strade per equilibrare i problemi che ti hanno soverchiata… Avanti sempre…. Lo sai bene
Luigi, le parole avrebbero dovuto non esserci più già tanti anni fa, quando ancora si potevano puntare i piedi e ribellarsi davvero con chi ha sfruttato gli ADV e poi li ha gettati in un angolo come uno “straccio” vecchio. Gli attributi li ho sempre avuti, anche fin troppo, ma non me ne pento. Questo è sempre stato il mio carattere e lo sarà sempre. Dobbiamo aiutarci da soli…ma se ci facciamo del male anche da soli…un paio di giorni fa ho letto che un’agenzia di viaggi fa pagare il viaggio di nozze al ritorno dal viaggio e chiede una stupidaggine come acconto. Qualcun altro ha detto la stessa cosa. E non è farsi male da soli? Il settore sembra composto da tanti Tafazzi.. e non si rendono conto che, qualche volta, la plastica si rompe, e allora sono dolori!!!.Grazie per incitarmi…ma deve passare questo momento…
Grazie Francesca, mi conosci da tanti anni e sai che sono sempre stata una guerriera, in ogni momento della mia vita. Ora ho problemi che mi stanno “pesando” sulle spalle come macigni e non ho la forza o la voglia di scrivere editoriali. Spero di ritornare presto a “graffiare” come prima.
Liliana Comandè allora vuol dire che chi non ha gli attributi cambierà strada a malincuore o con sollievo. Tutto si evolve, anche noi. Condivido che la direzione sia nebulosa ed ho perso la chiaroveggenza ma la strada esiste e dobbiamo, bene o male, percorrerla e dobbiamo farlo INSIEME a passo d’uomo
Liliana Comandè non mi devi ringraziare per avere pubblicato il tuo editoriale. Io nel mio piccolo, e grazie alla collaborazione di stimati colleghi che hanno anche da insegnarmi più di quanto già penso di conoscere, cerco di veicolare su questo gruppo, che ironicamente nel suo nome vuol fare pensare ad una di quelle razze in via di estinzione e che si vorrebbero ancora proteggere, commenti , post, interventi che suscitino delle riflessioni e lascino, se non altro, una scia. Mi dispiace apprendere che ci sono altre spinte che ti hanno portato a prendere una decisione e credo che di fronte a certe scelte personali si debba avere solo che il massimo rispetto.
Grazie Santo, non ho la mente sgombra per poter parlare di cose serie come quelle che riguardano il settore.
E allora fregatene e pensa prima di tutto alla tua mente, alla tua persona che è sempre la cosa che ha la priorità assoluta….
Luigi , sono anni che dico che da soli non si va da nessuna parte ma, nonostante siano passati tanti anni, tutto è come prima. La chiamano industria, per me è come una bottega dove il bottegaio pulisce solo davanti al suo negozio e se ne infischia se chi gli sta vicino ha l’ingresso pieno di cartacce. Il motto è sempre stato “vita mea mors tua”, e ancora persiste.
Già
E’ un già triste il tuo, Elisabetta. Vedo che anche tu ti rendi conto che questo è un settore di individui e non di un gruppo compatto pronto a difendere i propri interessi. E non a scapito dei colleghi, come succede ora.
Liliana Comandè sono solo 10 anni che conosco da vicino il settore, provengono dal mondo forense. Ho notato subito che lo sport nazionale era (ma è ancora) dire che uno ce l’ha più lungo di tutti. E chi più lo diceva, più sprofondava. Ho poche attitudini, ma una è quella di cercare una soluzione ai problemi. Io non mi tiro indietro a rimettere in piedi i cocci di questo mondo. Chi ha commentato e ti ha dato ragione deve buttare il cuore oltre l’ostacolo, fare un passo indietro e mettersi a lavorare insieme tutti allo stesso punto di partenza. Ti concedo un paio di giorni di depressione poi, però dobbiamo iniziare, lo dobbiamo prima a noi stessi e poi a chi si sente smarrito
Luigi , magari mi bastassero due giorni…purtroppo ho problemi familiari veramente gravi e devo stare dietro a questi…poi, se ne riparlerà e si agirà.
Ciao Liliana, sono Giulio. Non ci sentiamo da un po. Prenditi il tuo tempo e prenditi gli spazi dei quali hai bisogno. Ricordarsi di essere prima di tutti donne e uomini con pulsioni, esigenze, desideri ma anche doveri di altro tipo , non è togliere il grado di passione che uno mette nella professione. Io ho cambiato radicalmente vita e anche in questa fase imprenditoriale ci sono ben altre cose che vengono prima del turismo dei T.O. e delle quote di iscrizione non restituite. Ma non perché ciò non sia importante ma perché la tua vita i tuoi affetti devono essere preservati da tutte le angherie che questo settore vive. Hai sempre guardato le persone negli occhi quando dicevi le cose che pensavi e non quelle che volevano altri tu dicessi. E questo è la parte più nobile. Occupati di ciò che ti è capitato in questo periodo e che devi affrontare. Adesso il tuo posto non è dietro un blocco di carta ma accanto il dolore e la sofferenza umana. Ora servi li. Quando le cose saranno passate noi qui siamo…… Un in bocca al lupo con stima e affetto. Non te l’ho mai detto ma adesso è arrivato il momento di dirtelo.
Grazie Giulio. Non ci vediamo da qualche tempo e in qualche fiera che non ricordo. Io ho sempre evitato di pensare a me. Sono sempre venuti prima tutti gli altri. Tu sai che io ho sempre detto quello che pensavo senza alcun timore. Ora devo pensare ad uno dei miei familiari, che in questo mese sta occupando gran parte del mio tempo, e troppo ne occuperà. Grazie per la stima e l’affetto contraccambiato. E sono felice di tutto ciò che hai detto. Il lato umano delle persone è la cosa più bella che si possa conoscere. Ti abbraccio con affetto
Cara Liliana ormai ho alle spalle quasi 35 anni di turismo…ma con fierezza faccio parte della schiera di coloro che scrivevano i biglietti a mano…e con questo penso di aver detto tutto… Il Turismo era davvero una Professione…da amare… E per la quale molti di noi si sono giocati vita e annessi. Non me ne pento. Ma alla luce del turismo di oggi (la “t” è volutamente minuscola) ribadisco il mio mesto e alquanto amareggiato “già”
Tu continua così. Ti stimo. Con affetto
Appartengo anch’io a quella schiera cara Elisabetta. Non mi pento anch’io di aver fatto parte – e ancora ne faccio parte – di questo settore che ci ha dato tempo in tempi meravigliosi. Oggi da soltanto preoccupazioni e amarezze. Se ne uscirà mai da questo stato di cose? Se non si prenderanno provvedimenti nulla cambierà, purtroppo. Grazie per la stima e per l’affetto. Permettemi di abbracciarti virtualmente.
Carissima Liliana Comandè.. Da decenni si parla di cambiare qualcosa. Ma alla fine ormai è guerra tra tutti contro tutti. Senza renderci conto che abbiamo combattuto una guerra
.tra poveri. Una cosa sta accadendo e trovo che sia positiva: in molti (agenti di viaggio dettaglianti e tour operator) stanno ritornando pian piano ad un approccio più vero e professionale. Chissà che si possa ritornare ad essere Agenti e non…Lettori di Internet e basta! Notte a voi e scusate se ho rubato spazio
Mi piacerebbe che tra chi ha la stessa idea e che ha commentato si creasse una rete vera per iniziare un percorso. Ci vorrebbe qualcuno che conosce bene tutti.
Elisabetta, avevo scritto che il futuro sarebbe stato possibile con un ritorno al passato. Come sempre ci fu chi mi dette ragione, ma chi si occupa di informatica, mi disse che si doveva nadare avanti e il passato andava dimenticato. Era come dire: stiamo diventando robot e non possiamo più avere un cervello ed un cuore nostro. Io lo spero, ma sto sentendo voci di operatori che vogliono trattare direttamente con i clienti…e da insospettabili T.O
Io credo che l’informatica ci abbia dato una mano. L’errore è stato dare in pasto all’informatica anche il nostro cervello. In pratica…un autogol clamoroso. Il punto non è trattare con il cliente. Il punto è che gli agenti dettaglianti dovrebbero Fare per l’appunto… Solo i Dettaglianti. E i tour operator fare solo i Tour Operator
Ma la stessa cosa vale per le compagnie aeree o i corrispondenti locali. Ma amica cara per fare questo occorre tornare a Sapere cosa vuol dire Viaggio… E
ad essere Professionisti e non Imparaticci dell’ultima ora. Studiare. Studiare. Studiare. E non su Wikipedia
Leggendo mi e’ passato un brivido lungo la schiena….descrizione perfetta di una “categoria ” che non esiste, di colleghi che non si rispettano tra di loro, di una categoria che non viene tutelata da nessuno.In bocca al lupo per tutto
Elisabetta Ma nessuno fa il proprio lavoro e basta. Internet ci ha aiutato, ma ha portato i clienti a starsene a casa a fare ogni tipo di prenotazione e, credimi, a volte sono più bravi degli agenti di viaggio. Non si finisce mai di imparare, ma oggi – come si suol dire – sono nati tutti “imparati”.
Marika, il rispetto è una parola desueta nel settore. E non ha mai voluto essere tutelata se non a chiacchiere.
Gentilissima signora Comande’
la seguo da anni , una volta mi ha pubblicato un articolo anche.
Cara signora sono in tutto e per tutto daccordo con lei nel suo articolo che mi è arrivato oggi.
Dopo venti anni io sono la prova vivente, come altri ,di chi ha subito tutto cio’. Non me ne voglia però signora, se semplicisticamente e volutamente riassumero’ il tutto con la parola Italiano che da tempo mi fa arrossire ormai dovunque vado.
La metà dei problemi del settore si rifa’ ad una natura truffaldina di clientelismo sporco tipica di questo popolo (abusivi, tangenti ad associazioni etc ) è una forma di delinquenza propria della maggioranza del ns. popolo.
Dove se non in questo paese ci si improvvisa (si diventa agenti in una giornata, quando prima come alcune mie coleghe si vendevano pentole o si lavorava al forno per carità di tutto rispetto) se non Italia? Dove i cafoni prendono il posto delle persone per bene e preparate dove chi è peggio va avanti meglio con sotterfugi stratagemmi e con tanti soldi dubbi..?..E’ normale che il villano truffaldino faccia sconti al cliente non collabori con l’agenzia collega, e’ normale che la lobby degli hotel e di ogni mezzo di trasporto faccia da padrone , tanto sanno che sono intoccabili.. e allora cara signora beata lei he puo’ prendersi un momento di riflessione, noi dobbiamo prenderne uno per non rimettere di stomaco e continuare fino a quando? quando mi stuferò di pagare per gli errori di altri per l’ignoranza di altri per la disonesta’ degli altri.. ma chissè che alla fine qulcuno non se ne riesca a friggere… non si sa mai!
Grazie per i suoi articoli e le sue opinioni
Buona giornata e non se la prenda!
Buon lavoro
Anch io brevemente in merito a ciò che hai scritto ultimamente…molto modestamente e in punta di piedi: non credo tu abbia bisogno di conferme inerenti all affetto di TUTTI NOI. MA proprio perchè sei speciale, se hai bisogno di una pausa….prenditela. “Se voglia che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi” (Il Gattopardo).
Grazie Francesca, so quanto mi siate affezionati, per questo non voglio scrivere cose che non rispecchiano il mio vero pensiero. Ho bisogno di una pausa. Poi sarò di nuovo la Liliana di sempre. Ti ringrazio nuovamente per questo tuo scritto. Mi aiuta…
Continua ciò che hai cominciato e forse arriverai alla cima, o almeno arriverai in alto ad un punto che tu solo comprenderai non essere la cima.
(Seneca)…Ho letto il tuo “ultimo” editoriale.
cara Elettra , in questo momento non è solo il problema dell’editoriale. Ne ho di ben più gravi, pesanti e di non facile risoluzione. Ho bisogno, per ora, di non avere il pensiero dell’editoriale.
Voglio congratularmi caldamente con te per i famosi editoriali che compaiono sempre sul giornale ma in modo particolare per quello uscito oggi 27.1.2015 che, anche se con tristezza, condivido in pieno con te. E forse purtroppo ho sbagliato io a scegliermi 43 anni di compagnie aeree e tu a fare la giornalista e tutto il resto.. Chi lo saprà mai ??
Grazie Filippo, chissà come sarebbe stato il nostro destino! In fondo, ho rigiutato di lavorare per 5 compagnie aeree che mi avevano chiesto di far parte del loro organico – ed anche in posti di rilievo -. Ma a me piace essere creativa. So quando sbaglio e lo ammetto, senza che me lo dicano gli altri. Questo mi ha portato a fare la scelta di lavorare autonomamente. Forse ho sbagliato…ma non mi pento delle scelte fatte.
ciao Liliana, ho un’agenzia di viaggi solo da 5 anni, ma ne ho viste di tutti i colori, sempre contro di noi…ti capisco e anche se non ti ho mai conosciuta condivido TUTTO quello che hai scritto e spero di rileggerti ancora.. sono contento che esistano persone come te che, come me e altri, fanno il lavoro con passione e molti sacrifici.. il nostro settore non, scusa il termine, se lo caga nessuno e mai nessuno ci pensa o difende.. fai bene, prendi la tua strada… in bocca al lupo per tutto! 🙂
Grazie Giovanni. Sicuramente mi rileggerai. Ho bisogno, come ho scritto nell’editoriale di un momento di pausa. Ma tornerò agguerrita come prima. Buon lavoro e buona giornata. PS MI dispiace che tu sia entrato in questo mondo nel momento peggiore…
Ciao Liliana Comandè l’aver pubblicato il tuo editoriale forse ti ha costretto a posticipare di qualche giorno la tua decisione, visto i commenti di affetto e stima che hai ricevuto e a cui tu, nonostante la tua decisione, da persona corretta ed esemplare, hai comunque trovato tempo e modo di rispondere, a riprova che quello che abbiamo dentro non è facile spengerlo in un attimo, solo che in questo momento tu hai il giusto e sacrosanto diritto di dedicarti a qualcosa di più prezioso di ogni qualsiasi attaccamento al lavoro, quel maledetto attaccamento che anche a me mi portò in un periodo delicato e difficile a volermi dividere tra necessità familiari e la dedizione del lavoro, quando invece sarebbe stato più opportuno mettersi da parte e dedicarsi a chi in quel momento aveva assolutamente bisogno della mia presenza. Sapendo, come hai potuto vedere che ci sono tanti amici veri intorno a te, prenditi tutto il tempo e la pausa e siamo sicuri che un tuo editoriale, di quelli a cui ci hai abituato, ci farà capire quando sei di nuovo in campo…..
Grazie Santo , scusa ma ho appena letto questo tuo commento che mi ha fatto veramente piacere. Hai capito che ho altre priorità in questo momento (anzi da quasi un mese) e sono più importanti dei miei editoriali. Ma ritornerò. Non si possono buttare all’aria 23 anni di “conversazioni” con gli agenti che mi hanno sempre sostenuta e stimata. Ritornerò e spero presto. Un caro abbraccio.
Gent.ma Sig.ra Liliana Comande’,
mi scusi se mi sono permesso di scriverLe personalmente,ma leggendo il Suo editoriale, constato con dispiacere che mi mancheranno i Suoi articoli pungenti e critici verso un andazzo omologato alla normalita'(o anormalita’), che invece gli antesignani e Cassandre come Lei,hanno sempre avversato.
E’ un peccato trovare il vuoto che momentaneamente lascia,ma solo Lei sa cosa prova ora e se necessario sapra’ trovare nella pausa di riflessione (ed in essa,lontano da tutti e da sola dentro se stessa),i nuovi stimoli per ricaricarsi e per affrontare le nuove battaglie in un mondo sempre piu’ difficile,frammentato e competitivo.
La capisco e Le sono vicino,poiche’ certi momenti sono necessari ed anche normali nell’iter professionale di una persona con un certo spessore,se non accetta di accontentarsi e comunque e’ importante seguire il proprio istinto e natura esaminando e ponderando tutti gli aspetti e depurandosi prima dai condizionamenti.
Spero che tutto possa esserLe utile per il futuro e se avesse bisogno di un senex per una chiacchierata costruttiva ed obbiettiva, sono sempre disposto a scambiare con Lei proficue esperienze,per me gia’ vissute e risolte e Le auguro di ritrovare convinzione e forza.
Nella vita, tutto si puo’ perdere,ma mai la coerenza ed il proprio onore…
La saluto con stima,
Sergio