Saranno affidati agli operatori che valorizzano il patrimonio
L’Agenzia del Demanio presenta il progetto di valorizzazione dei Fari italiani. I primi sono 9 in Sicilia, Campania, Puglia e Toscana. L’obiettivo è valorizzarli per il turismo in maniera sostenibile contribuendo ad attivare le economie locali. Il progetto Valore Paese-FARI, l’iniziativa che permetterà di sottrarre 9 fari italiani al degrado in cui versano e di avviarli a rigenerazione, contribuendo ad attivare le economie locali e a riconsegnare questi beni alla comunità.
Obiettivo del progetto, spiega un comunicato del Demanio, è valorizzare questi suggestivi beni partendo da un’idea imprenditoriale innovativa e sostenibile, che sappia conciliare le esigenze di recupero del patrimonio, tutela ambientale e sviluppo economico. Lo strumento sarà la concessione in affitto fino a 50 anni degli immobili a operatori che possano sviluppare un progetto turistico dall’elevato potenziale per i territori, in una logica di partenariato pubblico-privato, a beneficio di tutta la collettività.
Si tratta di 9 fari di proprietà dello Stato, di cui due proposti dal Ministero della Difesa, e si trovano in Sicilia, Campania, Puglia e Toscana. Si tratta del Faro di Brucoli ad Augusta (Siracusa), il Faro di Murro di Porco a Siracusa, il Faro di Capo Grosso nell’Isola di Levanzo – Favignana (Trapani), il Faro di Punta Cavazzi a Ustica (Palermo); il Faro di Capo d’Orso a Maiori (Salerno), il Faro di Punta Imperatore a Forio d’Ischia (Napoli); il Faro di San Domino alle Isole Tremiti (Foggia) e i due beni sull’Isola del Giglio (Grosseto) proposti dal Ministero della Difesa, il Faro Punta del Fenaio e il Faro di Capel Rosso. ISi partecipa compilando le form on-line, disponibili nella pagina dedicata al Progetto Fari all’interno del sito dell’Agenzia del Demanio. I bandi di gara saranno pubblicati in autunno 2015 per concludersi ad inizio 2016. Saranno aggiudicati sulla base della miglior proposta, sia in termini di progetto imprenditoriale di recupero che di sostenibilità economico-finanziaria.